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Confcooperative Bergamo

Coop storiche

Cooperativa Serena, da 35 anni al fianco delle persone con fragilità

L'associazione è suddivisa in aree di intervento: adulti e minori, oltre all’area gestionale, composta da persone che si occupano dei temi amministrativi, finanziari, legati alla gestione del personale, alla sicurezza sul lavoro che permettono il funzionamento e l’organizzazione

Rispondere al bisogno sociale di prendere in carico le persone con fragilità: con questo obiettivo è nata nel 1989 la Cooperativa sociale Serena, fondata da Adriana Cazzaniga. Ed è con questa mission che la cooperativa continua ad operare, giorno dopo giorno, per portare un cambiamento nelle nostre comunità. 

Anche oggi, in questo 2024 in cui la cooperativa, associata a Confcooperative Bergamo, è vicina al traguardo dei 35 anni guarda al futuro con la voglia di crescere ancora e di sperimentarsi in contesti e progetti nuovi, come quelli legati all’inserimento lavorativo e alla residenzialità, quali nuove progettualità che la cooperativa ha iniziato a sviluppare negli ultimi anni.

La cooperativa affronta il futuro ripartendo da un passaggio storico importante avvenuto il 19 dicembre 2023: la trasformazione in cooperativa sociale di tipo misto.

La revisione dello statuto, frutto di un lungo percorso di confronto, ha la sua centralità in due punti principali: il primo è relativo alla modifica del concetto dell’essere socio della cooperativa e al dare significato e centralità all’essere socio-lavoratore, mentre il secondo punto apre la cooperativa ai temi dell’inserimento lavorativo delle persone fragili, permettendo così di costruire una filiera di servizi e progetti, tra cui la dimensione inclusiva del lavoro.

La volontà è offrire alla persona con fragilità una progettualità che sostiene il percorso di vita, dall’infanzia all’età adulta, offrendo dopo la conclusione del percorso scolastico, delle progettualità in cui il lavoro e l’abitare avranno un ruolo sempre più centrale.

La storia: da sempre accanto alle fasce deboli

“La nostra cooperativa – racconta la presidente Marcella Giazzi – nasce con lo scopo di promuovere l’interesse generale della comunità, l’esercizio dei diritti di cittadinanza, il superamento delle condizioni di emarginazione e di esclusione sociale, la partecipazione attiva dei cittadini.

In particolare, vuole offrire servizi alla persona e alle famiglie, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione quali: anziani, persone con disabilità, famiglie in difficoltà“.

Gli obiettivi che si pone la cooperativa, il cui acronimo significa Servizi e NuoVE Attività, mirano, attraverso la promozione di servizi, interventi, progetti, sia a ridurre le situazioni di criticità e di emergenza sociale che a promuovere la persona umana nella sua interezza andando oltre la fragilità, per integrarla a pieno titolo nella comunità, anche attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato dei diversi portatori d’interessi del territorio.

I valori del movimento cooperativo mondiale e del movimento aclista

“La nostra cooperativa – afferma la presidente – crede nel valore della persona e nella possibilità di ogni persona di realizzare il proprio progetto di vita: è per questo motivo che ogni nostra proposta parte dalle caratteristiche e dagli interessi della singola persona e dalla caratteristiche della comunità in cui vive, nell’ottica di fornirle gli strumenti e i sostegni più adeguati per trovare  il proprio posto nella società e realizzarsi, anche costruendo e attivando percorsi e servizi ad hoc”.

“Ogni giorno – continua Giazzi – ci ispiriamo ai valori del movimento cooperativo mondiale, cercando di concretizzarli nel nostro operato: mutualità, partecipazione, solidarietà, democraticità, impegno ed equilibrio delle responsabilità, legame con il territorio e spirito comunitario, equilibrato rapporto con Stato e istituzioni, e ai valori del movimento aclista, ovvero la centralità della persona e della comunità e del lavoro giusto, equo, dignitoso”.

Le attività: servizi per minori e anziani

La Cooperativa è suddivisa in aree di intervento: adulti e minori, oltre all’area gestionale, composta da persone che si occupano dei temi amministrativi, finanziari, legati alla gestione del personale, alla sicurezza sul lavoro che permettono il funzionamento e l’organizzazione.

Entrambe le aree adulti e minori sono caratterizzate da focus specifici, che rispecchiano le tipologie di servizi offerti, ossia servizi domiciliari e territoriali, servizi socio-sanitari/socio-educativi, diurni o residenziali e servizi abilitativi e riabilitativi. L’offerta comprende, citando alcuni esempi, servizi di assistenza domiciliare (SAD) per persone anziane in condizione di non autosufficienza (parziale o totale) o autosufficienti ma con bisogni sociali importanti che richiedono un monitoraggio costante, ma anche servizi di assistenza leggera con interventi domiciliari temporanei e partecipazione ad attività territoriali, come la custodia sociale e i caffè sociali.

Si aggiungono servizi socio-sanitari domiciliari integrati, cure palliative domiciliari, interventi infermieristici o assistenziali domiciliari erogati in forma privata, oltre a servizi diurni per persone con disabilità e autismo. 

L’area minori comprende misure quali assistenza scolastica e domiciliare di persone con disabilità, servizi anticipi/posticipi nelle scuole e il progetto Sereroom, ovvero la stanza multisensoriale.

Il futuro in due parole chiave: sviluppare e rendere attrattivo il lavoro di cura

La cooperativa lavora sempre mantenendo un doppio sguardo e l’attenzione rivolta sul presente e sul futuro, con l’ottica di costruire collaborazioni sempre nuove, di progettare risposte d’aiuto innovative e d’impatto sociale per le persone fragili nel sostegno al loro percorso di vita. Lo sviluppo di nuovi progetti è possibile se la cooperativa è e sarà sempre più capace di leggere i nuovi contesti e i nuovi bisogni e soprattutto se saprà già nel presente mettere al centro il lavoratore e saprà prendersi cura di lui o di lei,  dando nuovo valore e significato al lavoro sociale e costruendo percorsi di attenzione al lavoratore, di supporto alla conciliazione lavoro-famiglia, costruendo sistemi di Welfare.

“Rispondere a queste sfide – conclude la presidente – ci sarà possibile solo se manteniamo saldo il senso del lavoro sociale, quella bussola che ci permette di orientarci nel cammino e di mantenere la corretta direzione: il nostro lavoro è, e deve essere, intrinsecamente legato alla lotta per la giustizia sociale e l’equità. Il nostro essere cooperativa oggi, e nel futuro, avrà senso solo se continuiamo a impegnarci attivamente nella promozione dei diritti umani, nella lotta contro le disuguaglianze e nella creazione di ambienti inclusivi e accoglienti per tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine, da orientamento sessuale, identità di genere o condizione socioeconomica”.

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