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Ortofrutta

La ricetta

Tempo di angurie al mercato: prova una fresca ed estiva anguriata

Vera protagonista dell'estate, l’anguria è un frutto dissetante, rinfrescante ed ipocalorico. Presente per tutti i gusti e le tasche

Sono le angurie il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco, disponibili in diversi formati e pezzature, per tutti i gusti e tutte le tasche. L’areale di riferimento è quello mantovano, ma si può reperire anche merce proveniente dal sud Italia con un grado di selezione lievemente inferiore. Degne di nota e sempre apprezzate dai consumatori sono le angurie di pezzatura più piccola (angurie baby) e le angurie apirene (senza semi).

Vera protagonista dell’estate, si tratta di un frutto dissetante, rinfrescante ed ipocalorico, in grado di assicurare un prezioso, quanto più abbondante, apporto idrico: è costituita da oltre il 93% di acqua e fornisce pochissime calorie, è fonte di vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6) e sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio. Ha proprietà depurative e diuretiche, rappresenta un rimedio naturale contro stanchezza, affaticamento e stress, ed è consigliata anche alle persone che lamentano disturbi estivi legati ad alterazione della pressione osmotica, ritenzione idrica, eccitabilità neuromuscolare e lievi alterazioni della ritmicità del cuore. Sono da consumarsi preferibilmente lontano dai pasti perché tendono a rallentarne la digestione e forniscono una certa sensazione di sazietà.

Dando uno sguardo più ampio al reparto della frutta, anche i meloni provengono dall’areale mantovano: buoni i quantitativi sia per il prodotto liscio che retato. Disponibili anche referenze meridionali, nonostante valga maggiormente la pena concentrarsi sul prodotto settentrionale dal momento che la forbice di prezzo che separa i due prodotti è minima.

Areale di riferimento delle albicocche è il centro-sud Italia: anche in questo caso la disponibilità di prodotto è buona, mentre i prezzi rimangono stabili a fronte di una qualità crescente. Il rapporto qualità- prezzo è ottimo.

L’areale di produzione delle ciliegie, invece, si è spostato più a nord, in Trentino ove il clima è generalmente più fresco. Sono disponibili in tutte le pezzature: quelle medio-grandi godono di una qualità superiore. Presente anche del prodotto di origine spagnola, anch’esso con un buon rapporto qualità-prezzo.

Sempre apprezzati i fichi. Discreta la disponibilità di prodotto proveniente sia dal sud Italia, nonostante il fiorone abbia terminato la sua campagna produttiva, che dal veronese.

Con l’aumento delle temperature, l’areale di riferimento delle fragole si è spostato più a nord, in particolare dal veronese e dal Trentino. Quest’ultimo spunta quotazioni lievemente superiori a fronte di una qualità differente e di una ‘shelf life’ (durata del prodotto) più lunga.

Ancora buono l’assortimento di pesche e nettarine, con un ottimo rapporto qualità-prezzo e costi all’incirca equivalenti. Al prodotto nazionale si affianca quello iberico, anche se vale la pena concentrarsi sulla merce italiana considerando che la differenza di prezzo è molto bassa.

Le susine provengono in gran parte dall’Emilia Romagna e dalla Spagna, ma vi è disponibilità anche di merce meridionale. Il rapporto qualità- prezzo è buono, anche se ultimamente questa referenza non è tra le più apprezzate tra la frutta estiva.

Terminiamo con l’uva: buona la disponibilità, con quantitativi e qualità in aumento e prezzi conseguentemente in discesa. Protagonista è la merce proveniente dal sud Italia, come ad esempio l’uva Vittoria, ma sono presenti anche prodotti senza semi e varietà più scure. Il rapporto qualità-prezzo è buono, e man mano che la qualità ed i quantitativi aumentano il costo diminuisce.

Passando al comparto orticolo, da citare è sicuramente la cipolla di tropea, con provenienza dal sud Italia, che gode anch’essa di un buon rapporto qualità-prezzo, tutto sommato stabile.

Stessa cosa vale per i fagiolini: spicca il prodotto raccolto a macchina dall’Emilia Romagna, ma c’è anche dell’ottimo prodotto raccolto a mano, che gode di una selezione superiore a fronte di quotazioni e qualità superiori.

Per quanto concerne le melanzane, l’areale di riferimento è quello veronese. I prezzi sono in discesa a fronte di una qualità e una quantità elevate. Disponibile anche per questa referenza il prodotto iberico, ma, in questo caso, è da prediligere il prodotto nazionale, considerata la minima differenza economica. È sempre buona norma farsi consigliare dal proprio fruttivendolo o ambulante di fiducia.

I peperoni, invece, provengono sia dal veronese che dall’Olanda: la merce estera gode di una ‘shelf life’ più lunga e di una selezione maggiore, questo porta a delle quotazioni generalmente superiori. Come spesso accade non si registrano differenze significative tra la varietà rossa e quella gialla.

Sempre particolarmente apprezzati i pomodori, principalmente le varietà a grappolo come i ciliegini e i datterini, vero must dell’estate. Ottimo il prodotto proveniente sia dal sud Italia che dal veronese. Iniziano a diminuire le quotazioni e ad aumentare la qualità del San Marzano (o peretto) da sugo.

Concludiamo l’excursus con le zucchine: ottimo assortimento di tutte le pezzature. Il prezzo è lievemente in discesa considerato l’aumento dei quantitativi. Anche in questo caso, l’areale di produzione di riferimento è quello veronese.

 

 LA RICETTA:

Tratta dal blog di Giallozafferano https://ricette.giallozafferano.it/Anguriata.html

INGREDIENTI PER 10 PERSONE:

– 8 kg di anguria

– 250 g di polpa di melone

– 2 pesche

– 200 g di ciliegie

– 300 g di polpa di ananas

– 100 g di limoni

– 100 g di arance

– 100 g di lamponi

– 100 g di mirtilli

– 250 g di fragole

– 2 succhi d’arancia

– 1 succo di limone

– 40 g di zucchero

– 1 litro di moscato

PREPARAZIONE:

Per preparare l’anguriata procuratevi un’anguria tonda e regolare, che stia in piedi se appoggiata sull’estremità inferiore ed eliminate la calotta a circa ¾ della sua altezza. Se non dovesse stare in piedi, pareggiatela anche nella parte inferiore. Scavate l’anguria con l’aiuto di uno scavino a forma semisferica, fino a ricavare 500 gr di polpa a forma di pallina e mettetele da parte in una ciotola.

Ora procedete con la pulizia dell’altra frutta: tagliate il melone ricavando delle fettine spesse 1 cm e con degli stampini, per esempio a forma di cuore o stella, ricavate circa 500 gr di polpa. Lavate e sbucciate le pesche, togliete il nocciolo e tagliate la polpa a cubetti.

Lavate le ciliegie, togliete loro il picciolo, tagliatele a metà ed eliminate il nocciolo. Passate all’ananas: tagliate via il ciuffo e poi la buccia tutta intorno, con un coltello a seghetto, in quanto molto dura e spessa. Dividetela a metà e tagliate la polpa a triangolini.

Lavate le fragole, eliminate il picciolo verde e tagliatele nel senso della lunghezza. Tagliate il limone e l’arancia a fette sottili, che dividerete in quattro parti.

A questo punto ricavate il succo da un limone e da due arance che filtrerete e sposterete in una ciotola capiente. Versate nel succo ricavato tutto il vino moscato, unite lo zucchero e mescolate bene. Versate il mix ottenuto nell’anguria scavata e delicatamente tutta la frutta sbucciata in precedenza a cominciare dalle palline di anguria.

Aggiungete poi le formine di melone, l’ananas e le fragole, le ciliegie, le pesche, e infine i lamponi e i mirtilli. Mescolate con un cucchiaio e coprite l’anguria con la calotta superiore tagliata all’inizio. Ponete l’anguriata in frigorifero almeno per due ore ed ecco pronta la vostra anguriata bella fresca da servire in delle coppette monoporzione e decoratele con gli spicchi di limone e arancia tagliati in precedenza!

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