Orio al Serio. Un venerdì da dimenticare. Il 19 luglio l’aeroporto di Orio al Serio ha risentito, come del resto ogni scalo europeo, del down del software Crowdstrike di Microsoft, che ha causato guasti informatici in tutto il mondo, dai sistemi bancari ai media fino, appunto, agli aeroporti, portando anche a stop per diverse ore di grandi compagnie soprattutto statunitensi come United, Delta e American Airlines.
Il traffico aereo è stato difficoltoso a livello mondiale e di riflesso lo è stato anche al Caravaggio: in mattinata l’attivazione del sistema di gestione locale Local Dcs – un software che consente di gestire i voli e portare avanti senza conseguenze le fasi di check-in e di imbarco – è riuscito a limitare i danni, ma nel pomeriggio evitare i disagi è stato pressoché impossibile, a causa soprattutto degli enormi ritardi accumulati negli aeroporti di partenza.
Qualche posticipo si è verificato già in mattinata proprio per questa ragione: quattro voli Wizz Air – con destinazione Bucarest, Sofia, Tirana e Cluj -, in partenza da Orio dopo il loro arrivo da altri scali, hanno accumulato un paio d’ore di ritardo. Dopo mezzogiorno, invece, ci sono state le prime cancellazioni.
I ritardi sono diventati praticamente la prassi nel pomeriggio, con effetto a cascata: emblematiche in particolare le foto dei tabelloni con le scritte ‘Delayed’ ricorrenti in quasi ogni riga, salvo rare eccezioni.
Posticipi di una, due, tre ore, in certi casi anche di più (quattro voli in programma tra le 13 e le 14 sono partiti tutti dopo le 19.30) che hanno inevitabilmente creato ‘traffico’ anche a livello di passeggeri, considerando anche l’alta, se non altissima stagione in termini di vacanze: lunghissime attese per i controlli, ai banchi dei check-in e inevitabilmente nella zona dei gate al piano superiore, con gruppi di persone e famiglie stipate in ogni angolo del terminal.
Le code sono state provocate soprattutto dal fatto che i check-in online non sono stati più disponibili col passaggio al Local Dcs, dunque ogni passeggero è dovuto passare ai banchi prima di recarsi ai controlli. Ragion per cui è stato chiesto a livello europeo da Ryanair (e non solo) di giungere in aeroporto con almeno tre ore di anticipo rispetto all’orario di partenza fissato del volo.
In serata le cancellazioni si sono fatte più frequenti: sono stati annullati due voli di Wizz Air verso Tirana e Cluj per motivi non dipendenti dall’aeroporto di Orio, ma degli scali all’origine che avrebbero dovuto portare gli aerei a Milano-Bergamo. Dopo le 20 altri 4 voli Ryanair sono stati annullati (Riga, Atene, Stansted e Minorca), più uno da Hannover, a causa degli enormi ritardi accumulati.
Sacbo ha fatto sapere che alle 22.30 i voli Ryanair cancellati in totale sono 9 e quelli non partiti da BGY corrispondono a quelli non arrivati dalle rispettive destinazioni.
Wizz Air, rimborsi fino al 120% in credito di volo
“A seguito degli sforzi del team di Wizz Air in risposta ai blackout dei sistemi a livello mondiale causati da un fornitore esterno, Wizz Air è lieta di confermare che i sistemi si stanno ora riprendendo” ha fatto sapere la compagnia venerdì in serata. “Secondo la nostra politica, anche se la causa del disservizio è stata al di fuori del nostro controllo, i clienti i cui voli sono stati cancellati riceveranno automaticamente un rimborso del 120% in crediti WIZZ entro 24 ore dalla partenza del volo programmato. Se un cliente desidera riprenotare il proprio volo invece di ricevere un rimborso, è a disposizione la linea del call center non premium. Inoltre, i clienti possono ora riprenotare un volo o richiedere un rimborso tramite il nostro sito ufficiale o l’app mobile”.
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