Cividate al Piano. Nei giorni scorsi, Fit Cisl Bergamo ha firmato il primo accordo di sito all’interno dell’impianto Amazon di Cividate al Piano.
Dopo le manifestazioni degli scorsi giorni degli operai della sede bergamasca, è stato siglato un accordo “storico” e importante anche in virtù dei rapporti sindacali inaspritisi. Di fatto, l’accordo siglato sancisce, tra le altre cose, una nuova organizzazione per la turnazione Rme: con l’intesa firmata, sarà organizzata su un arco temporale di 5 settimane con 2 fine settimana interamente liberi , una settimana di “scarico” con 4 giorni lavorativi e comunque nessuna settimana con più di 5 giorni lavorativi (la precedente turnazione prevedeva 6 giorni lavorativi ogni settimana).
Inoltre i riposi saranno meglio distribuiti in modo da evitare più di 4 giorni consecutivi a cavallo delle 2 settimane; la turnazione L&D sarà completata con l’introduzione di un turno dalle 17 all’1, in un arco temporale di 11 settimane con l’introduzione di un weekend lungo di 4 giorni di riposo consecutivi tra la terza e la quarta settimana; sarà istituita una “reperibilità” di miglior favore (con il concetto di “rotazione” e calendarizzazione preventiva ) per il personale con qualifica Sr RME Technician che prevedrà la maggiorazione del 15% della paga oraria per ogni ora di reperibilità.
Inoltre, con l’accordo cambiano anche le modalità di retribuzione: il valore di mezza giornata di retribuzione di fatto, più le maggiorazioni fino a 4 ore di intervento; il valore di una giornata di retribuzione di fatto, più le maggiorazioni oltre le 4 ore di intervento. Infine, viene introdotta la mansione di “Coordinator” , focalizzata sulle attività di “reportistica” del turno e di interfaccia tra il team ed Operations.
“La nostra azione sindacale – sottolinea Nicola Serao, di Fit Cisl Bergamo – ha ottenuto di poter monitorare la situazione dei controlli in uscita organizzando incontri mensili con la dirigenza , in modo da poter sempre meglio affrontare e poter risolvere le problematiche di tutti i lavoratori che ci verranno segnalate”.
“È indubbio che il tavolo sindacale paga – insiste Serao -. La nostra Organizzazione Sindacale è a disposizione di tutti i lavoratori al fine di poter fornire tutte le eventuali delucidazioni del caso, anche insieme ai nostri Delegati Sindacali. Noi non parliamo alla pancia dei lavoratori, ma piuttosto alla testa. Pertanto crediamo che un buon tavolo sindacale, ove le parti siano disposte e propense ad instaurare dei “rapporti industriali” costruttivi, sia sicuramente la strada da perseguire. L’accordo nato nella giornata del 16 luglio ne è la prova tangibile”.
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