• Abbonati
Il tecnico caduto nell'adda

Dopo l’autopsia Claudio Togni torna nella ‘sua’ Paladina: sequestrata l’imbracatura

La famiglia ha nominato un legale. Occhi sull'attrezzatura per capire se il giorno della tragedia fosse tutta a norma

Paladina. Dopo il riconoscimento ufficiale del corpo e l’autopsia che si è svolta ieri (mercoledì 17 luglio) in obitorio a Milano, la salma di Claudio Togni può finalmente tornare a Paladina, dove sabato 20 luglio alle 16 sono stati fissati i funerali del 59enne tecnico della Italgen, disperso il 28 giugno nell’Adda e ritrovato senza vita dopo dieci giorni di estenuanti ricerche.

La famiglia si è rivolta all’avvocato Vanessa Bonaiti, presente all’esame autoptico insieme al perito Lavinia Mastroluca. “Dalle primissime indicazioni – commenta il legale – pare che la causa del decesso sia da attribuire proprio ad annegamento e non a un malore che avrebbe provocato la caduta in acqua”. L’esito definitivo delle perizie è atteso entro 60 giorni, ma non è da escludere un prolungamento delle tempistiche.

In procura a Milano è stato aperto un fascicolo d’inchiesta (si presume per omicidio colposo) nel quale dovrebbero già essere stati iscritti come indagati uno o più responsabili della società per la quale Togni stava lavorando. Le indagini, coordinate dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pubblico ministero Valentina Mondovì, dovranno anche chiarire il perché l’uomo sia precipitato nell’Adda senza che nulla ne impedisse la caduta.

Da quel poco che filtra, Ats avrebbe sequestrato alcuni strumenti di lavoro per capire se quel giorno fosse tutto a norma, come assicurato in prima battuta dalla Italgen. Una delle ipotesi emerse – tutta da verificare – è che l’imbracatura pesante avrebbe impedito al tecnico di stare a galla. Contattato, l’avvocato Enrico Felter, che segue l’azienda di Villa di Serio, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

Claudio Togni, dipendente con oltre trent’anni di esperienza, stava lavorando alla chiusura di una diga di sbarramento quando è finito in acqua a Concesa, località di Vaprio d’Adda. Forse per una manovra sbagliata con il moschettone, forse per altre ragioni, starà alle indagini chiarirlo. I colleghi che erano con lui hanno detto di averlo visto cercare di raggiungere con tutte le sue forze la riva, per poi essere risucchiato dalla forza del fiume.

Nell’annuncio funebre la moglie Daniela, i figli Lorenzo e Gabriele e tutti i parenti rivolgono un particolare ringraziamento alle forze dell’ordine: “A tutte quelle che si sono prodigate nell’aiutarci a ritrovare Claudio”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
claudio togni
L'operaio disperso nell'adda
Il corpo di Claudio Togni recuperato dopo 10 giorni, avvistato da un pescatore
Operaio caduto
L'incidente sul lavoro
Claudio Togni disperso nell’Adda, caduto mentre lavora sulla diga: “Il tecnico più esperto”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI