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Le prime parole

Godfrey si presenta: “Atalanta, mi manda Ancelotti”, Percassi: “Lo seguivamo dal 2019″

Le prime parole del difensore inglese in nerazzurro: “Carlo mi ha fatto esordire all’Everton, è stato uno dei primi con cui ho parlato. Mi sento un braccetto destro. E il sole dell’Italia non l’avevo mai visto”

Dopo essersi affermato nel Norwich di Daniel Farke e aver trascorso l’ultimo quadriennio in forza all’Everton, Ben Godfrey ha scelto l’Atalanta per fare il suo prossimo passo. Il difensore inglese classe 1998 è stato il primo acquisto della stagione nerazzurra: arrivato per circa 9 milioni di euro dalla Premier League, è ora pronto a fare la differenza nella difesa di Gasperini. E si è presentato in conferenza stampa a Zingonia nella giornata di mercoledì (17 luglio).

A fare gli onori di casa, ovviamente, Luca Percassi – che ha anche parlato della situazione di Teun Koopmeiners – il quale ha dato il benvenuto al 26enne nativo di York: “È stata una trattativa lunga: siamo orgogliosi del fatto che sia il giocatore che l’agente abbiano dimostrato sin dal primo giorno di volere fortemente l’Atalanta, rifiutando anche molte opportunità soprattutto in Premier che si erano aperte. Ben rappresenta appieno lo spirito Atalanta: ha fatto tutte le categorie professionistiche in Inghilterra partendo dalla quarta divisione fino alla Premier. Con il lavoro si è conquistato quello che ha oggi”.

“Quando ho saputo dell’interesse dell’Atalanta ho capito che c’era solo un obiettivo: venire qui. Ho seguito le partite la scorsa stagione, è stata fantastica” ha affermato il difensore inglese, che all’attivo ha 112 presenze in Premier League. “Lo stile di Gasperini è il top per me, un fit perfetto. Negli anni ha fatto sviluppare tanti giocatori: voglio portare la mia conoscenza calcistica ad un livello successivo, voglio imparare molto ed è ciò che sto cercando. Nella pre-stagione c’è molto lavoro fisico, il mister adesso sta iniziando la parte tattica, ho guardato tanti video insieme a lui delle partite precedenti”.

Sul ruolo Godfrey non ha dubbi: “Penso che sul lato destro della difesa posso fare meglio, ma dovunque il mister mi chiederà di giocare darò il 100%. Spingere in avanti? Sono pronto”. E l’ambiente l’ha accolto benissimo: “La prima settimana è stata molto piacevole, si sta lavorando duro, ma tutti i ragazzi mi hanno accolto benissimo e mi sento alla grande. E poi qui c’è il sole! È fantastico, non avevo mai visto niente del genere, mai visto così tanto caldo! Mi sto divertendo”.

 

Ben Godfrey Luca Percassi Atalanta

 

Per il classe 1998 sarà l’esordio in Serie A (“Un campionato tosto, con squadre tatticamente preparate”) ma anche in Champions League: “Tutti da ragazzi la sogniamo, non vedo l’ora di giocarla e speriamo di fare il meglio possibile. Tutti quanti in Inghilterra sanno che l’Atalanta è una squadra molto forte, e per questo tutti erano molto felici della mia scelta. Lo 0-3 di Anfield? Sono sicuro che la parte blu di Liverpool era felice…”.

A proposito di Europa League: “Ero molto felice per Lookman (anche lui ex Everton, ndr), si è preso le copertine con la tripletta di Dublino, ma è stata una partita incredibile per tutti. Nell’ultima settimana in allenamento ho visto perché ha fatto quelle cose. Ci ho giocato contro, sono sicuro che ha ancora fame di raggiungere altri traguardi”.

Come ad esempio la Supercoppa contro il Real Madrid: “Non vediamo l’ora che arrivi questa partita, sono le notti che speri di vivere. L’Atalanta merita di essere lì”. E l’incrocio con Carlo Ancelotti, suo allenatore all’Everton: “L’ho avuto per poco tempo: è un grande uomo, un allenatore fantastico ed è stato uno dei primi con cui ho parlato di andare all’Atalanta. Mi ha detto che avrei dovuto assolutamente andarci, perché è un grande club”.

Un incrocio in realtà con la Dea lo ha già avuto: un’amichevole di 5 anni fa quando giocava con il Norwich, d’estate: “Me la ricordo, è quando ho capito che l’Atalanta era molto forte, l’ho sempre tenuta d’occhio da quel giorno e per questo venire qui è stata una decisione semplice. Devo ringraziare i Percassi, D’Amico e mister Gasperini per avermi voluto”.

Lo stesso Percassi ha ammesso che quell’amichevole del 2019 fu determinante per iniziare a tenere d’occhio i suoi progressi: “Fu protagonista di una stagione straordinaria e fu venduto a una cifra record, all’epoca non potevamo competere con i 27 milioni dell’Everton. Per una serie di coincidenze poi siamo entrati in contatto con il suo agente, abbiamo lavorato tutto il mese per provare a chiuderlo”.

Intanto Ben, che sta già imparando l’italiano, ha già ben chiaro il motto “la maglia sudata sempre”: “È stata una delle prime cose che ho visto quando ho firmato perché l’ho visto nella maglia e infatti ho chiesto cosa significasse…”. Test della mentalità: superato.

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