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La scelta

Carona, il Comune riacquisisce gli impianti di risalita: obiettivo riapertura per la nuova stagione invernale

Completata l'operazione con la Sviluppo Monte Poieto per 1,4 milioni di euro: l'importo riguarda anche i terreni e gli immobili connessi. Ora il bando per la gestione delle tre seggiovie

Carona. Verso una nuova ripartenza. Lunedì 15 luglio 2024 si è concluso l’iter di acquisizione, da parte del Comune di Carona, del ramo di azienda della Sviluppo Monte Poieto avente in capo i terreni, gli impianti di risalita e gli immobili connessi. Lo ha comunicato l’amministrazione con una nota ufficiale.

La delicata trattativa ha avuto inizio mesi addietro ed è stata condotta “con perizia e professionalità dalle parti fino alla concretizzazione degli accordi presi, ora sigillati da atto notarile”. Per riacquisire la proprietà degli impianti e dei terreni il Comune ha versato 1,4 milioni di euro alla Sviluppo Monte Poieto.

“La negoziazione è stata fitta ed intensa, atta a non tralasciare nemmeno il più piccolo dettaglio, ed è sintomo della serietà con cui l’attuale Amministrazione Comunale intende affrontare il rilancio e lo sviluppo dei beni appena acquisiti” si legge nella nota.

“Destagionalizzazione, fruibilità ed unità: queste sono le parole d’ordine che fanno da guida alle scelte da prendere per il futuro del comprensorio, di Carona e di tutta la Valle Brembana” si conclude.

Il pasaggio di mano chiude la vicenda che ha una lunga storia – con al centro il fallimento nel 2017 della Brembo Super Ski – ed era arrivata al punto, lo scorso anno, della mancata apertura della parte del comprensorio della Val Carisole, con inevitabili pesanti ricadute socio-economiche su tutta la Valle.

Anche per questo motivo uno dei principali obiettivi dell’amministrazione è stata la riapertura per la nuova stagione invernale 2024/25: per dare in gestione gli impianti sarà preparato un bando di assegnazione, non avendo il Comune i requisiti per farlo in autonomia.

In contemporanea verranno svole le revisioni necessarie sulle tre seggiovie, Conca Nevosa, Alpe Soliva e Valgussera, per verificarne lo stato di usura. Su quest’ultima in particolare ne servirà una con un iter più complesso.

L’obiettivo è avere un comprensorio che funzioni sia in inverno che in estate, con un’offerta che si estenda anche ai mesi più caldi, di modo da poter ampliare la proposta turistica. Per quanto riguarda le stagioni sciistiche si punterà anche ad avere un biglietto unico con l’altro versante, quello di Foppolo.

Sono stati avviati i contatti con enti superiori per capire se ci saranno possibilità di auti e di sostegni: il sindaco Aldo Ruffini aveva posto la questione come una delle sue priorità due anni fa e ora, nonostante le difficoltà, è riuscito a muovere un deciso passo in avanti verso il ritorno di Carona al centro delle attività sciistiche della provincia.

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