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Al point di dalmine

Pmi bergamasche a lezione di Intelligenza Artificiale con “Ri-Generarsi” video

L'evento per promuovere efficienza e produttività organizzato nell’ambito di Ital.IA Lab, progetto di Fondazione Mondo Digitale e Microsoft Italia. In collaborazione con il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio, Bergamo Sviluppo e Dintec (Unioncamere)

Dalmine. Rimanere competitivi sul mercato, agganciando la rivoluzione digitale e le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale Generativa. È questa la promessa che ha mosso, lunedì 15 luglio, 75 piccole medie imprese bergamasche che si sono date appuntamento al Point di Dalmine per partecipare ad un evento formativo organizzato dal Punto Impresa Digitale di Bergamo Sviluppo – azienda speciale della Camera di Commercio – in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale e Microsoft Italia.

Tutti in aula per imparare ad applicare l’AI nella propria impresa per innovare processi, rielaborare dati, ottimizzare il marketing e la comunicazione. Tutte con lo stesso obiettivo: far crescere il proprio business. Ma anche per rassicurare quanti temono di perdere mercato e lavoro.

Un tema attuale e urgente, come spiega Alessio Misuri (Unioncamere, Dintec) citando una recente ricerca dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) per cui il 60% dei lavoratori teme di perdere il lavoro a causa dell’intelligenza artificiale generativa.

Un dato che (per fortuna) si bilancia con la risposta di quanti, dopo aver utilizzato le nuove tecnologie, pensano che sia indispensabile cavalcarne le opportunità (63%). Si, ma come? Andrea D’Onofrio di Microsoft Italia ci offre uno schema a tre punte: “imparare – adottare – averne beneficio”. “In questo modo – aggiunge Misuri citando una ricerca Microsoft e Ambrosetti – il PIL dell’Italia con l’applicazione dell’AI potrebbe crescere del 18%”.

“La Camera di Commercio di Bergamo – spiega Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo – sta investendo molto nella transizione digitale a supporto delle imprese del territorio; attraverso il PID Punto Impresa Digitale, vengono stanziati oltre 2 milioni all’anno tra bandi e opportunità, anche formative, utili a promuovere la digitalizzazione delle aziende. Il futuro è già oggi: questa è la direzione su cui proseguiremo”.

 

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“L’intelligenza artificiale e la sua applicazione nei processi aziendali – continua Cristiano Arrigoni, direttore generale di Bergamo Sviluppo – è un tema di forte interesse per le nostre imprese; la formazione è il primo passo per conoscere le nuove tecnologie e gli strumenti che possono essere impiegati nel proprio business. Abbiamo raccolto un interesse notevole delle imprese, continueremo su questa strada”.

In Italia, il mercato dell’intelligenza artificiale ha registrato un notevole incremento nel 2023, arrivando a 570 milioni di euro, con tasso medio di crescita per il prossimo futuro del 28,2% (dati Anitec-Assinform).

Una crescita fortemente auspicata dalla Commissione Ue che nel paper “Stato del Decennio digitale” stima che solo il 5% delle aziende in Italia usa l’intelligenza artificiale, contro l’8% della media dei 27 Stati dell’Unione.

L’obiettivo al 2030 è di avere una copertura del 75% delle imprese. Numeri interessanti soprattutto per tessuti produttivi vivaci e variegati come quello di Bergamo, in cui operano in prevalenza micro, piccole e medie imprese. Sono oltre 82 mila le imprese attive a livello provinciale suddivise, secondo i dati relativi al primo trimestre 2024, tra servizi (33.237 pari al 40,2% delle imprese attive totali), commercio (17.546 pari a 21,2%), costruzioni (16.756 pari al 20,3%), manifattura (10.167 pari al 12,3%) e agricoltura (4.816 pari al 5,8%).

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