Bergamo. La vendita e la riqualificazione dello stabilimento ex Sace con la possibile realizzazione di un’area residenziale è un momento molto atteso dai residenti della zona che da mesi denunciano una situazione diventata difficile.
In pochi accettano di parlare davanti ai taccuini, ma chi lo fa non nasconde la preoccupazione per lo stato di degrado del sito che per ottant’anni è stato la sede dell’azienda elettromeccanica divenuta leader in Italia per i suoi interruttori.
Da quando il 20 settembre 2014 venne inaugurato il nuovo building nelle vicina via Pescaria 5, è iniziato il declino della storica struttura che nel frattempo è stata venduta a un gruppo di privati.
Le scritte sui muri, dedicate all’Atalanta e ai vaccini, sono solo il biglietto da visita di quello che si cela all’interno del vecchio sito industriale, dove l’erba è incolta e sul piazzale si vedono indumenti vari. Appartengono ai senzatetto che di notte si introducono di quella che era l’azienda per dormire. E magari fare altro, come dimostra la lite sfociata in un tentato omicidio lo scorso 27 maggio tra due marocchini, con l’arresto dell’aggressore nel frattempo fuggito a Parma.
Ma non è solo la situazione all’interno che fa storcere il naso a chi abita lì, perchè in molti denunciano anche la numerosa presenza di camper nelle vie circostanti. Qualcuno racconta anche di accese discussioni, una delle quali avvenuta un mese fa nel piazzale del supermercato Carrefour e sfociata in una rissa di fronte ai clienti sbigottiti.
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