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Val cavallina

“Lago di Endine, potenzialità poco sfruttate”: si cerca un nuovo modello di turismo sostenibile

L'area del secondo bacino lacustre più grande della Bergamasca racchiude enormi possibilità ma manca una visione complessiva. Nel 2023 oltre 18mila turisti censiti nelle strutture dei quattro Comuni più importanti: a Ranzanico i numeri più alti

Lago di Endine. Un foglio bianco (o sarebbe forse meglio dire azzurro) sul quale è ancora possibile scrivere un futuro diverso, sostenibile da un punto di vista ambientale e allo stesso tempo economicamente proficuo. Così potrebbe essere definito, metaforicamente, il Lago di Endine, una delle aree più attraenti della Val Cavallina da un punto di vista turistico.

Un luogo paesaggisticamente incantevole ma ancora piuttosto “grezzo”, come definito da Michele Forchini, operatore nel settore alberghiero locale ma anche cittadino della valle (residente a Casazza). “Le potenzialità turistiche del lago sono incredibili ma non vengono sfruttate adeguatamente – racconta -. La mancanza di una strutturazione portante al turismo rende ancora possibile dare al territorio una connotazione diversa rispetto all’overtourism che da anni caratterizza il quadro dei laghi di Garda e di Como: nell’area del Lago di Endine è impossibile pensare ad un uso ‘intensivo’ a scopo turistico, un qualcosa che è da considerare come un vantaggio”.

“A non regolamentare determinate situazioni ad un certo punto si arriva per forza di cose ad un punto di rottura – prosegue Forchini – Siamo ancora in tempo per sviluppare un discorso che porti ad evitare questi problemi e alla costruzione di una destinazione che si muova verso un turismo sostenibile a livello ambientale e sociale”. Un turismo ‘nuovo’, un innovativo sistema che al tempo stesso contrasti gli afflussi di turismo di massa ed elevi il territorio a motore di sviluppo economico e sociale.

Un ragionamento che forse mai come nel nostro presente può acquistare rilevanza: hanno fatto il giro del mondo le immagini girate a Barcellona, dove centinaia di residenti si sono riuniti lo scorso 8 luglio in una manifestazione di protesta contro l’overtourism. In alcuni casi i manifestanti hanno accerchiato le famiglie di turisti sedute nei locali e le hanno bersagliate con pistole ad acqua al grido “tourist go home”. Il motivo alla base delle proteste in Spagna è proprio legato ai dannosi effetti del turismo di massa sulle città: tra i più importanti, la crescita del prezzo degli affitti e la graduale chiusura di storiche attività commerciali in favore di negozi per turisti.

Riportando il focus sulla Val Cavallina, i numeri dello scorso anno relativi alle presenze turistiche nei quattro Comuni principali che si affacciano sulle acque del lago (Endine Gaiano, Spinone al Lago, Monasterolo del Castello e Ranzanico) mostrano un interesse vivace verso il territorio, soprattutto proveniente dall’estero. L’analisi dei flussi, fornita dall’Osservatorio Turistico Provinciale su elaborazione di dati Istat, delinea il quadro del turismo sul Lago di Endine nel 2023, anno in cui si è forse lasciati definitivamente alle spalle l’esperienza della pandemia.

“La Val Cavallina è una valle piccola e chiusa: cerchiamo di adattarci ad essere una metà turistica di qualità che si propone come controproposta rispetto all’offerta del capoluogo e di altre valli – commenta Marco Belotti, membro del Comitato turistico della Val Cavallina e assessore al Turismo del Comune di Trescore -. Il dato sulla capienza non è strettamente indicativo delle potenzialità del territorio, in cui sicuramente rivestono un ruolo chiave il Lago di Endine e gli affreschi di Lorenzo Lotto a Trescore”.

Ranzanico è il Comune che registra i numeri più alti, con oltre 9mila presenze spalmate sui 12 mesi dell’anno (circa 2,700 italiani e oltre 6mila stranieri per un totale di 9.187). Medaglia d’argento per Monasterolo, dove le presenze arrivano a sfiorare quota 5mila (4.888 il dato esatto). Terzo e quarto posto per Endine e Spinone, rispettivamente con 2.179 e 2.116 turisti registrati ufficialmente tra gennaio e dicembre.

 

Ranzanico
Il Palazzo Re di Ranzanico

 

“Il nostro è un turismo naturalistico ma anche culturale, legato alla valorizzazione delle opere d’arte – prosegue l’assessore -. Si tratta principalmente di soggiorni ‘mordi e fuggi’, non è semplice trattenere per una settimana i turisti: la chiave è catturare il turista a Bergamo e nelle altre grandi città che ha voglia di passare una giornata nella natura”.

Una fetta significativa dei visitatori potrebbe dunque essere rimasta fuori dai conteggi ufficiali, proprio a causa di un turismo che spesso porta italiani e stranieri a godere delle bellezze del lago e della valle nel corso di una singola giornata e quindi senza pernottamento. Nonostante questo le statistiche possono essere interpretate come espressione delle grandi potenzialità del territorio: solamente nei quattro Comuni di riferimento (che, sommati, contano non più di 7mila residenti) sono stati più di 18mila i turisti censiti secondo i dati elaborati dall’Istat.

“La nostra ricettività è legata soprattutto a piccole realtà come i Bed and Breakfast: grosse strutture alberghiere non sono presenti, a parte alcuni campeggi che registrano buoni numeri – conclude Belotti -. Il traffico sulla Statale 42 è un problema anche per il turismo: un’arteria stradale così importante e battuta che transita di fianco al lago è estremamente dannosa dal punto di vista paesaggistico. Come Comitato stiamo lavorando a progetti di valorizzazione del turismo slow: tra poco uscirà una pubblicazione con i possibili itinerari da completare in bicicletta, mentre un secondo progetto in collaborazione con il Cai della Val Cavallina riguarda i percorsi di trekking”.

I numeri che tracciano il quadro dei flussi sono in crescita globalmente rispetto al 2022. Proprio Ranzanico è l’unico dei quattro Comuni che registra un decremento: due anni fa il dato aveva infatti sfondato abbondantemente la soglia delle 10mila presenze (10.814, ndr).

Una delle novità più intriganti dello scorso anno è stata la creazione del Cammino Tre Laghi, un percorso complessivo di 100 chilometri ad anello (partenza e arrivo a Sovere) che tocca 13 Comuni che gravitano attorno ai bacini lacustri d’Iseo, di Endine e di Gaiano. Comuni che appartengono alla Comunità Montana dei Laghi bergamaschi e che si incrociano tra la Val Borlezza, la Val Cavallina e la Val Camonica.

 

cammino tre laghi (sito ufficiale)
Foto dal sito ufficiale del Cammino

 

“Siamo cresciuti sul territorio, da sempre ammiriamo in ogni stagione le bellezze del lago – racconta Sara Bianchi, 23 anni di Sovere, co-ideatrice del progetto e responsabile della comunicazione e del sito -. Come fruitori ci siamo accorti di grosse lacune in ambito turistico, in particolare legate a questioni logistiche”.

Il Cammino è nato nella primavera del 2023: il primo anno il nuovo itinerario ha registrato un riscontro limitato, mentre nel 2024 ha avuto fin da subito un risalto maggiore con oltre 800 credenziali già vendute. “Ad inizio anno abbiamo avuto anche i primi contatti con i Cammini d’Italia – spiega la giovane soverese, figlia dell’ideatore del progetto Rudi Bianchi -. Si tratta di un cammino a sei tappe: da Monasterolo a Fonteno, passando per Lovere e Bossico con una tappa extra sui monti soveresi”.

“È un percorso pensato su sei giorni, poi naturalmente dipende anche dal passo degli escursionisti: qualcuno ha azzardato il completamento in soli 3 giorni – continua Bianchi -. La stagione forse migliore per intraprendere il cammino è quella autunnale: il clima è agevole e l’ondata di turismo un po’ più impattante si è dileguata. Abbiamo già ricevuto numerose richieste per i mesi di settembre e ottobre”.

La nascita del Cammino ha messo forse in evidenza come lungimiranza, idee e attaccamento ai luoghi possano essere l’ingrediente mancante per far sì che anche sul Lago di Endine si possa arrivare ad una visione complessiva e a lungo termine del fenomeno turistico, per raggiungere la consapevolezza che un turismo slow e sostenibile può preservare il territorio garantendo allo stesso tempo un ingresso economico significativo.

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