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A berlino

La Spagna è campione d’Europa: sconfitta 2-1 l’Inghilterra in finale

Il gol decisivo è di Oyarzabal a quattro minuti dalla fine: per gli iberici è il quarto titolo, il terzo nelle ultime cinque edizioni

Il cielo di Berlino non è rosso soltanto per i colori del tramonto. Nel giorno in cui lo spagnolo Carlos Alcaraz conquista in terra inglese Wimbledon, il torneo di tennis più importante del mondo, la Spagna batte 2-1 l’Inghilterra nella finale di Euro 2024, coronando un percorso perfetto, fatto di sette vittorie in sette partite senza mai avere bisogno dei rigori, ma solo dei supplementari contro la Germania nei quarti.

Una vittoria sacrosanta per il gioco espresso, di gran lunga il migliore della competizione sotto il profilo qualitativo. Sin dal dominio del girone contro Italia, Croazia e Albania, poi eliminando in serie Georgia, i padroni di casa tedeschi, la Francia e appunto, in finale, gli inglesi, alla seconda sconfitta consecutiva all'ultimo atto dopo quella di tre anni fa contro l’Italia a Wembley.

Il punto di svolta della partita arriva 80 secondi dopo l’inizio del secondo tempo, dopo un primo tempo di studio, nel momento in cui tutti pensavano che la Spagna avesse perso una certezza con la sostituzione per infortunio del pilastro Rodri. Il centrocampista del Manchester City, match-winner della finale di Champions League del 2023 contro l’Inter, era stato costretto al cambio per un problema muscolare al bicipite femorale rimediato dopo un contrasto. Era stato il giocatore di gran lunga più continuo ad alto (anzi, altissimo) livello probabilmente di tutto l’Europeo.

E invece, nonostante questo, il gol che ha sbloccato la situazione lo hanno segnato proprio le furie rosse, con l’inventiva del solito straordinario talento classe 2007 Lamine Yamal partendo da destra e rientrando sul mancino per poi offrire a Nico Williams un destro facile dentro l’area ad incrociare. Le parate di Pickford hanno tenuto in piedi l’Inghilterra, che si è risvegliata solo dopo i primi due cambi di Southgate, in attacco: fuori un inguardabile Kane - miglior marcatore di sempre dell’Inghilterra ma in condizioni decisamente rivedibili - e il centrocampista Mainoo, dentro l’eroe della semifinale Watkins e Cole Palmer.

Sono stati proprio loro due a confezionare l’1-1 intorno alla mezz’ora della ripresa, su un’azione iniziata a destra da Bukayo Saka, rifinita con la sponda di Bellingham per il mancino rasoterra a giro da fuori area proprio di Palmer, imprendibile per Unai Simon.

Yamal avrebbe la palla del 2-1 sul sinistro, ma la parata di Pickford glielo ha negato: il gol decisivo comunque è stato soltanto ritardato di pochi minuti, tempo che l'attaccante della Real Sociedad Mikel Oyarzabal (subentrato a Morata) allunghi la zampata sul cross di Cucurella, nell’ennesima azione costruita da manuale da una grande Spagna.

Il salvataggio sulla linea di testa di Dani Olmo sull’assedio finale ferma le speranze inglesi: per gli iberici è il quarto titolo assoluto, il terzo in cinque edizioni dopo quelli del 2008 e del 2012.

Spagna-Inghilterra 2-1

Marcatori: 47’ Nico Williams, 73’ Palmer, 86’ Oyarzabal

Spagna (4-2-3-1): Unai Simon; Carvajal, Le Normand (83’ Nacho), Laporte, Cucurella; Rodri (46’ Zubimendi), Fabian Ruiz; Yamal (89’ Merino), Dani Olmo, Nico Williams; Morata (68’ Oyarzabal). A disp. Raya, Remiro, Jesus Navas, Vivian, Grimaldo, Baena, Fermin Lopez, Ferran Torres, Joselu.
Ct. De la Fuente

Inghilterra (3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Rice, Mainoo (70’ Palmer), Shaw; Foden (89’ Toney), Bellingham; Kane (61’ Watkins). A disp. Ramsdale, Henderson, Gomez, Konsa, Dunk, Alexander-Arnold, Trippier, Gallagher, Wharton, Eze, Gordon, Bowen. Ct. Southgate

Arbitro: Le Texier (Francia)

Ammoniti: Kane, Olmo, Stones, Watkins

Espulsi: -

Note: recupero tempo pt 2’, st 4’

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