Bergamo. Il Comune di Bergamo si appella al mercato privato per trovare alloggi a favore degli studenti che frequenteranno la sede cittadina del Copenaghen Institute of Interaction Design (Ciid).
La richiesta di disponibilità si riferisce al periodo settembre 2024-giugno 2025 e arriva dopo l’apertura della nuova sede nel capoluogo dove in autunno prenderà il via un corso annuale master level, un programma full-time della durata di un anno, in lingua inglese, aperto a studenti di varia nazionalità e con differenti background (ingegneria, architettura, design, arte, scienze umane, sociali ed informatiche).
Il percorso non solo porterà in città innovazione educativa, ma si impegnerà anche con la comunità locale, intessendo proficue collaborazioni e scambi con l’Amministrazione, scuole, ospedali e altre istituzioni del territorio, promuovendo Bergamo come una nuova centralità nel campo della produzione e della innovazione e generando importanti ricadute per il tessuto sociale, produttivo ed economico locale.
La localizzazione del Ciid a Bergamo si inserisce in un più ampio percorso che l’Amministrazione sta mettendo in campo attraverso diversi progetti sul tema dell’innovazione sociale intesa sia come strumento di partecipazione sia come metodo che valorizza la trasversalità delle competenze nella costruzione e realizzazione di nuovi servizi ai cittadini.
L’assessora alle Politiche Sociali, Sport, Longevità e Salute Marcella Messina invita i cittadini che hanno la possibilità di mettere a disposizione, a titolo oneroso, unità immobiliari a destinazione residenziale, a proporsi come soluzione abitativa temporanea per gli gli studenti in arrivo in città.
L’eventuale disponibilità può essere comunicata all’indirizzo mail protocollo@cert.comune.bergamo.it indicando come oggetto della comunicazione: “Disponibilità di soluzioni abitative temporanee per studenti del CIID”.
E’ preferibile che le unità immobiliari siano situate nel centro cittadino, in zone servite dai mezzi pubblici che consentano di raggiungere facilmente la sede dei corsi, il Monastero di Astino.
L’invito è rivolto a soggetti proprietari di appartamenti, strutture ricettive, altri tipi di strutture idonee a rispondere alla domanda abitativa e all’accoglienza temporanea necessaria in questa fase. La soluzione abitativa deve includere l’accesso ad una cucina.
Il Comune si propone come facilitatore nella raccolta dell’offerta dei privati, al fine di consentire alla direzione dell’Istituto di disporre di un elenco di immobili utili per le funzioni sopraindicate da segnalare agli studenti che ne abbiano necessità, ma rimane tuttavia estraneo dai rapporti contrattuali che si potrebbero instaurare instaurare tra i proprietari degli immobili e i fruitori.
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