Bergamo. Ha aggredito un’agente della polizia locale di Bergamo mettendole le mani al collo e sferrandole un forte pugno sul petto. S.S., gambiano di 28 anni, irregolare sul territorio italiano, convivente di una donna italiana dalla quale ha avuto una figlia, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Martedì 2 luglio gli agenti erano impegnati in un servizio di perlustrazione del territorio quando hanno individuato un uomo che il giorno prima era stato accusato da uno straniero di avergli rubato il telefono in zona stazione. In quel frangente il derubato aveva chiesto l’intervento della pattuglia della locale di stanza in piazzale Marconi e aveva indicato loro il gambiano quale autore del reato. L’uomo però si era dato alla fuga e il proprietario del telefono non aveva voluto sporgere denuncia.
Il giorno seguente, intorno alle 19, gli agenti hanno riconosciuto il presunto ladro mentre si trovava sul marciapiede tra le vie Paglia e Bonomelli e lo hanno fermato per un controllo. Era senza documenti, così è stato invitato a seguire i vigili al comando per l’identificazione. A quel punto S.S. ha iniziato ad agitarsi e a dare in escandescenze: si è sdraiato a terra perché non voleva salire sull’auto di servizio, sferrava calci, si agitava, fino a quando ha preso la vigilessa per il collo e l’ha colpita al petto, provocandole traumi guaribili in 6 giorni. Gli agenti hanno dovuto chiamare i rinforzi per riuscire ad ammanettare il gambiano che, dopo aver trascorso una notte in cella di sicurezza, mercoledì mattina è stato accompagnato in tribunale per l’udienza di convalida.
Davanti al giudice ha voluto rilasciare delle dichiarazioni spontanee, si è scusato e ha detto di aver reagito perché si era spaventato e non capiva per quale motivo lo volessero portare al comando. Il giudice ha convalidato l’arresto, ha disposto la misura dell’obbligo di firma ed ha rinviato il processo per direttissima al prossimo 6 settembre.
“Auguriamo pronta guarigione alla agente, fortunatamente il soggetto è stato arrestato – il commento del sindacato unitario di polizia locale C.S.E-FLPL (SULPL) – . La polizia locale è esposta quotidianamente a interventi di sicurezza urbana. Secondo il sindacato ogni strumento di autotutela può essere utile agli operatori, tra essi vi sono il bastone distrazione e il taser, ma la polizia locale di Bergamo non li ha in dotazione”.
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