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Bergamo

Bergamo, non vuol pagare l’albergo e aggredisce i poliziotti: 39enne in manette

Il giudice non ha convalidato l'arresto in quanto l'uomo ha dichiarato di aver pagato 100 euro e di aver reagito in modo aggressivo perché non lo lasciavano tornare in stanza a recuperare i suoi effetti personali

Bergamo. Non voleva pagare la stanza d’albergo dove aveva trascorso due notti e anzi, chiedeva con insistenza al personale di poter trascorrere ancora una notte nell’hotel in attesa di ricevere dei soldi e di saldare l’intero conto. Ma il titolare ha chiamato il 112 e all’hotel San Giorgio di Bergamo è arrivata una volante della questura.

Quando gli agenti sono entrati nella hall hanno trovato S.L., kosovaro di 39 anni, seduto su un divanetto. Il padrone dell’albergo ha spiegato quanto stava succedendo e gli animi hanno cominciato a scaldarsi. Pur di convincere lo straniero ad andarsene, l’albergatore si è detto disposto a rinunciare al credito ma, in tutta risposta, il 39enne ha aperto il portafogli ed ha consegnato 100 euro per saldare metà del conto, ricevendo in cambio una regolare ricevuta.

Il kosovaro è uscito dalla struttura ma poi ha cercato di rientrare, ha spinto un poliziotto provocandogli un graffio sul collo, ha cercato di colpire il suo collega con una raffica di pugni che l’agente è riuscito però a schivare. Ma mentre indietreggiava è inciampato in un tavolino ed è caduto sbattendo un ginocchio a terra. L’uomo è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e martedì 2 luglio è stato accompagnato in tribunale per l’udienza di convalida.

In aula ha detto di aver reagito in quel modo solamente perché gli agenti non lo lasciavano salire in camera a prendere i suoi effetti personali.

Il giudice non ha convalidato l’arresto in quanto si è trattato di una disputa civile e la reazione aggressiva è stata provocata dal fatto che non potesse recuperare le sue cose lasciate in camera. Inoltre il soggiorno è stato pagato. Non è stata disposta nessuna misura cautelare e gli atti sono stati rinviati alla procura.

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