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L'annuncio

Continuità assistenziale, dal 6 luglio attiva la Centrale Uni.Ca al numero 116.117

Dopo la sperimentazione a Milano dal luglio 2023 arriva anche in provincia di Bergamo la rivoluzione nella gestione dell'ex guardia medica: a rispondere al telefono sarà direttamente il dottore

Bergamo. Sabato 6 luglio il territorio bergamasco vedrà l’avvio di un nuovo servizio a favore dei cittadini: la Centrale Uni.Ca al numero di telefono 116. 117 per la gestione della Continuità Assistenziale (ex guardia medica). Tutti i cittadini che necessitassero di assistenza sanitaria non urgente negli orari non coperti dal proprio medico di base, o ne fossero privi, potranno usufruire del servizio.

Componendo il numero si verrà reindirizzati alla Centrale dove, a differenza del passato, risponderanno gli stessi medici di Continuità assistenziale, i quali vaglieranno le richieste e potranno eventualmente risolverle senza far spostare il paziente, avvalendosi anche della videochiamata, ed effettuare direttamente anche prescrizioni dematerializzate

Una seconda novità è l’introduzione del nuovo modello organizzativo: non ci si potrà più presentare in autonomia nelle sedi della C.A. ma l’assistito verrà indirizzato, solo nel caso necessitasse di visita in presenza, all’ambulatorio di Continuità Assistenziale attivo più prossimo direttamente dalla Centrale Uni.Ca.

Il numero unico sarà attivo tutti i giorni dalle 19 alle 8 della mattina seguente, 24 ore su 24 nei prefestivi e festivi.

Gli obiettivi del nuovo modello sono migliorare l’efficienza organizzativa della Continuità Assistenziale e le capacità diagnostiche, ridurre il sovraffollamento dei Pronto Soccorso – considerato che la metà degli accessi ad essi si potrebbero gestire al di fuori del dipartimento di Emergenza-Urgenza, essendo casistica a medio-bassa intensità relativa a traumatologia minore, problematiche mono specialistiche e problematiche mediche acute non urgenti – e, infine, favorire l’assistenza domiciliare, in particolare per i pazienti che presentano fragilità.

L’avvio della nuova modalità è il punto di arrivo di un percorso condiviso tra la direzione generale Welfare di Regione Lombardia, Areu, Ats Bergamo, Asst Papa Giovanni XXIII, Asst Bergamo Est e Asst Bergamo Ovest. Alle spalle, l’esperienza consolidata della Centrale Uni.Ca già attiva nei territori di Ats Montagna e Ats Città Metropolitana di Milano.

La sperimentazione avviata nella città di Milano a luglio del 2023 ha fornito dati incoraggianti sull’utilizzo di questa nuova modalità di accesso alla continuità assistenziale: sono state gestite 73.000 chiamate di cui il 65% unicamente da remoto con la nuova centrale UNI.CA ed il tempo medio di attesa per il cittadino, per poter parlare con un professionista sanitario, è stato di circa 4 minuti. La centrale ha consentito quindi di rispondere a migliaia di richieste provenienti dal territorio metropolitano, senza la necessità di spostamenti da parte dell’utenza.

 

medico

 

Con questa modalità operativo-organizzativa, le sedi di continuità assistenziale verranno sgravate dalla funzione di primo filtraggio telefonico e presa in carico: i medici potranno così concentrare l’attività per le prestazioni ritenute necessarie. Per questo motivo viene chiesto di contattare il 116.117 e di non auto presentarsi nelle sedi ambulatoriali.

Il medico di Continuità assistenziale può erogare consulenza telefonica con l’eventuale supporto di videochiamata, una visita medica ambulatoriale o domiciliare, prescrizioni farmaceutiche per una terapia non differibile e per coprire un ciclo di terapia non superiore a 48/72 ore e certificazione di malattia per i lavoratori turnisti limitatamente ai giorni coincidenti con le aperture della Continuità Assistenziale.

Egli non può invece erogare ripetizioni di ricette in terapie croniche, trascrizioni su ricettario S.S.N. di prescrizioni di altri medici, certificati per attività sportiva, prescrizione di esami diagnostici, strumentali e di visite specialistiche e, infine, certificazioni per riammissione a scuola o agli asilo nido.

Al di fuori degli orari di attività della Centrale UNI.CA, gli assistiti senza medico di famiglia assegnato, in caso di necessità, dovranno rivolgersi agli Ambulatori Medici Temporanei (AMT) dell’ASST di competenza.

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