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Il bilancio

Rogo a Verdello, 17 sfollati e case inagibili per settimane: “Poteva finire molto peggio”

Parla il sindaco Mossali: "La priorità è reinstallare una copertura sull'edificio: al lavoro per trovare soluzioni per accogliere gli inquilini sul medio periodo"

Verdello. “La cosa più importante è che nessuno si sia fatto male, poteva finire molto peggio”. Così il sindaco di Verdello Fabio Mossali dopo l’incendio scoppiato ieri mattina (domenica 30 giugno) in una palazzina in via Leonardo da Vinci.

Il rogo, divampato alle prime luci dell’alba, avrebbe anche potuto avere un esito ben diverso: “Un incendio che si sviluppa mentre le persone dormono comporta un rischio ancora maggiore: fortunatamente un residente ha sentito l’odore del fumo e ha chiamato subito i Vigili del fuoco”.

Le squadre dei pompieri – accorse dalle centrali di Dalmine, Bergamo, Zogno, Gazzaniga e Romano di Lombardia – hanno terminato il loro intervento nel primo pomeriggio di domenica. Il tetto dell’edificio è stato completamente distrutto dalle fiamme.

Oggi (lunedì 1° luglio) le operazioni di messa in sicurezza dello stabile da parte dell’impresa contattata dal Comune: “La priorità è reinstallare una copertura sulla palazzina di modo che, banalmente, eviti di piovere all’interno, visto anche i tempi che corrono da un punto di vista meteorologico. L’intervento previsto per domani (oggi, ndr) garantirà una prima accessibilità agli appartamenti, per far sì che gli inquilini possano recuperare i loro oggetti personali”.

“Un appartamento non è stato danneggiato direttamente dalle fiamme e tornerà agibile una volta risolto il rischio dettato da una grondaia pericolante – prosegue il primo cittadino -. Temo che invece gli altri tre appartamenti rimarranno inagibili a lungo, ma le reali tempistiche non sono ancora state stabilite”.

 

Incendio tetto Verdello

 

Gli sfollati sono in questo momento una decina: sarebbero 17 complessivamente i coinvolti, ma alcuni degli inquilini si trovano in questi giorni in vacanza. Nella giornata di ieri (30 giugno) le famiglie si sono organizzate autonomamente per affrontare l’emergenza, cercando ospitalità da parenti o conoscenti.

“Nei prossimi giorni cercheremo delle soluzioni adatte sul medio periodo – afferma Mossali -. Come Comune purtroppo non disponiamo di locali adeguati per questo tipo di situazioni, ma ci stiamo muovendo in collaborazione con la Parrocchia per cercare di capire se sul territorio e nei Comuni confinanti sia possibile individuare una collocazione per gli sfollati”.

Al piano terra dell’edificio si trovano due attività commerciali, un’edicola e una pizzeria kebab. La prima potrebbe riaprire a breve, forse già da domani, una volta ultimate le operazioni di messa in sicurezza dei locali; la pizzeria potrebbe invece dover aspettare alcune settimane, visto che l’incendio ha interessato e danneggiato anche la canna fumaria del forno.

I Vigili del fuoco non si sono ancora sbilanciati sulle possibili cause del rogo. All’arrivo delle squadre in via Leonardo da Vinci le fiamme erano già divampate e per poter arrivare alla formulazione di ipotesi attendibili sarà necessario quanto meno attendere l’esito dei rilievi.

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