Il primo luglio segna ufficialmente l’inizio della nuova stagione dell’Atalanta in termini ‘formali’ e di conseguenza anche il ritorno a Zingonia dei numerosi giocatori che hanno trascorso l’annata appena conclusa in prestito in giro per l’Italia o, in qualche raro caso, anche per l’Europa. L’istituzione dell’Under 23 ha certamente limitato il numero di cessioni temporanee, che erano arrivate anche a toccare le 60/70, numeri astronomici che ora si sono decisamente ridimensionati.
Prestiti Atalanta: i pezzi pregiati
La crescita e il minutaggio accumulati dai prodotti di Zingonia che hanno lasciato la ‘casa madre’ oggi per la Dea diventano una grande opportunità per monetizzare e finanziarsi il mercato. È il caso di Nicolò Cambiaghi, rientrato dall’Empoli per il secondo anno di fila: ha un prezzo di 15 milioni di euro e lo vuole mezza Serie A, a partire dalla Lazio e dal Bologna, ma anche realtà ambiziose come le neopromosse Verona e Parma.
Mercato in Italia lo hanno anche Nadir Zortea, tornato dai cinque mesi Frosinone, che interessa al Cagliari così come anche Roberto Piccoli, che tornerebbe anche volentieri il Lecce, ma il diritto di riscatto a 12 milioni è stato considerato troppo alto. Anche lui tra l’altro piace molto ai sardi: il suo auspicio è quello di trovare una destinazione a titolo definitivo.
Per quanto riguarda la difesa, Caleb Okoli è rientrato dopo l’anno da titolare al Frosinone, concluso con l’amara retrocessione. “Parleremo con l’Atalanta” ha detto il suo agente: lo segue l’universo Red Bull, ma anche in Italia possono aprirsi opportunità. Difficile al momento pensare ad una permanenza dopo l’arrivo di Godfrey e la ricerca che continua alla caccia di un altro difensore.
Anche Giorgio Cittadini ripartirà: in Serie A non ha trovato lo spazio che voleva tra Monza e Genoa. Ora attende una nuova opportunità in massima serie, probabilmente in prestito – a differenza degli altri sopracitati, da cui la Dea può ricavare anche tra i 30 e i 40 milioni totali nel migliore dei casi.
Gli esuberi
E poi ci sono quelli che a Bergamo sono solo di passaggio essendo considerati giocatori ai margini ed esuberi da piazzare. Rientra da questi anche Pierluigi Gollini, dopo l’anno e mezzo al Napoli, dove non sarà neanche più il secondo visto il ritorno di Caprile: c’era un diritto di riscatto di 7 milioni di euro, non esercitato.
A proposito di Caprile e di Empoli, rientra anche Viktor Kovalenko non riscattato dai toscani, destinato subito a ripartire. Lo stesso anche per Brandon Soppy, che ha fatto bene allo Schalke in Zweite Liga, ma ha giocato poco non è stato confermato anche per problemi fisici, essendosi stato costretto ad operarsi. Va alla ricerca di un altro prestito per rilanciarsi.
Non tornerà invece Ebrima Colley, che è stato riscattato dagli svizzeri dello Young Boys.
Tra B e C
Restano poi da piazzare i molti che quest’anno hanno trovato spazio in Serie B e in Serie C, tra questi soprattutto Zuccon e Mazzocchi (Cosenza), Giovane e Kraja (Ascoli), Olivieri (Catanzaro), Cavalli (Mantova) e Mallamo (Südtirol, con l’obbligo di riscatto che dovrebbe essere scattato con la salvezza).
Rientrano e potrebbero restare in C Sidibe (Arka Gydnia), Bergonzi (Feralpisalò), Sassi (Pro Vercelli), Gelmi (Monopoli), Peli (Pontedera), Brogni (Fiorenzuola), Italeng (Trento), Mora (Renate), Stabile (Vis Pesaro), così come i numerosi in D (Ferraroli, Illipronti, Bordiga, Bianchi, Chiggiato).
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