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Svolta green

Comunità energetiche rinnovabili, il Parco dei Colli allo scoperto: “Salvaguardare le aree protette”

La direzione del polmone verde della città organizza una serie di incontri formativi sul tema delle Cer. Locatelli: "La ricerca di un’energia più pulita non è un'alternativa alla tutela del paesaggio"

Parco dei Colli. Un argomento quanto mai attuale, quello delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer); un tema che a partire da inizio giugno sta invadendo anche la Bergamasca, in particolare gli 11 Comuni che sono abbracciati dall’esteso Parco dei Colli di Bergamo.

Le Comunità energetiche rinnovabili sono definite come un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti e autorità locali che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti presenti all’interno di una comunità o di un’area geografica, un innovativo (e sostenibile) sistema di condivisione di energia green. Le Cer possono tuttavia portare all’installazione di impianti che, seppur conducano alla produzione di energia ‘pulita’, rischiano di aumentare ulteriormente il consumo di suolo nelle aree agricole o danneggiare il paesaggio circostante.

“È necessario passare a nuove fonti di energia, per non perseverare, come esseri umani, nel ruolo di parassiti della natura e della terra – afferma Oscar Locatelli, presidente del Parco dei Colli di Bergamo -. Attraverso un passaggio culturale è necessario arrivare a utilizzare forme diverse di approvvigionamento, più rispettose del futuro, che non è solo nostro ma, anzi, di chi verrà dopo di noi”.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente redatto una nuova versione delle norme che regolano la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: la direzione del Parco ha così avviato un percorso informativo per informare gli amministratori e la cittadinanza sulle modalità adeguate di promuovere le Cer, per sì ottenere energia pulita ma allo stesso tempo tutelare il paesaggio italiano.

“Questa ricerca di un’energia più pulita non è alternativa alla tutela del paesaggio, all’attenzione del consumo del suolo, ma deve tenere conto che poco più del 10% del territorio italiano è protetto e quasi il 90% non lo è – prosegue Locatelli -. Quindi le forme alternative di approvvigionamento di energia, che sia più sostenibile, devono concentrarsi su quel 90%. Se dobbiamo allestire impianti impattanti dal punto di vista del consumo di suolo e soprattutto sul paesaggio, facciamolo almeno salvaguardando le aree protette e in particolare quelle agricole”.

Secondo i dirigenti dell’ente che salvaguarda il polmone verde della città di Bergamo le Cer sono sì la scelta giusta per produrre energia pulita senza consumo di suolo vergine, se usate nel modo corretto. Le conferenze, organizzate in collaborazione con l’Università di Bergamo, sono iniziate il 7 giugno a Mozzo per proseguire venerdì scorso (14 giugno) in Valmarina. Il prossimo appuntamento è previsto domani, venerdì 28 giugno, a Villa d’Almè – nella Sala Consiliare del Comune -, mentre le altre date sono ancora in fase di definizione (ulteriori dettagli verranno resi noti sul sito del Parco).

 

fiera del Parco dei colli

 

“La realtà energetica del nostro pianeta richiede l’attuazione di una svolta epocale: il progressivo abbandono dell’uso dei combustibili fossili quali carbone, petrolio e gas naturale, per lo sviluppo di energie pulite, e i protocolli internazionali e nazionali stanno andando in questa direzione – spiega Angelo Colleoni, vicepresidente del Parco dei Colli -. Sono comunemente considerate energie pulite l’idroelettrica, la solare, l’eolica, la marina o la mareomotrice e la geotermica e il nostro paese, con ritardo, sta sviluppando progetti in questa direzione per avvicinarsi agli obiettivi dell’Agenda 2030 redatta dall’ONU”.

Gli incontri sono introdotti proprio dal vicepresidente Colleoni, con interventi dei docenti di UniBg e un momento dedicato al dibattito sulle questioni sollevate.

“L’Agenda 2030, costituita da 17 obiettivi, mira a garantire il benessere di tutte le persone, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, affrontando aspetti come la pace, lo Stato di diritto e il buongoverno, essenziali per la promozione dello sviluppo sostenibile – ribadisce il vicepresidente del Parco -. L’obiettivo 7, in particolare, intende garantire l’accesso ad energia affidabile e sostenibile a prezzo accessibile per tutti”.

“In Italia stiamo assistendo allo sviluppo di nuovi impianti per la produzione di energia pulita, soprattutto foto e agri voltaici troppo attenti alla produzione e incuranti dei riflessi che queste opere hanno sul bel paesaggio italiano – conclude Colleoni -. È giusto ricordare quanto recita l’articolo 9 della nostra Costituzione: ‘La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni'”.

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