• Abbonati
A bergamo

Inaugurato il Gruppo di autoconsumo collettivo di via Canovine, Carnevali: “Tassello importante nella transizione energetica”

Il progetto, frutto della collaborazione tra Confartigianato Imprese e LIA (Liberi Imprenditori Associati). Giambellini: "Necessaria una risposta immediata di noi artigiani alla crisi energetica"

Bergamo. Le energie rinnovabili da anni ricoprono un ruolo centrale nel dibattito globale sull’energia e sull’ambiente. Con la crescente consapevolezza dei cambiamenti climatici e delle limitate riserve di combustibili fossili, l’adozione di fonti energetiche sostenibili è diventata una priorità anche sul suolo bergamasco, ricco di industrie e imprese che necessitano di un cambiamento volto al benessere dei consumatori e dei lavoratori. 

È stato inaugurato il Gruppo di Autoconsumo collettivo di energia rinnovabile da fotovoltaico nel PIP artigianale di via delle Canovine a Bergamo, progetto frutto della collaborazione tra Confartigianato Imprese Bergamo, nel ruolo di ideatore del prospetto, e LIA – Liberi Imprenditori Associati, determinante nella promozione e realizzazione dello stesso.

Siamo orgogliosi di presentare, dopo un lungo percorso, questa importante iniziativa di autoconsumo collettivo di energia rinnovabile in città – commenta Giacinto Giambellini, presidente di Confartigianato Imprese Bergamo -. Credo sia fondamentale che la risposta immediata da parte di noi artigiani alla crisi energetica, all’aumento dei costi e alle necessarie sfide di transizione ecologica, debba partire da progetti concreti di comunità e di sinergia tra le imprese”.

Uno dei nodi resta la scelta di un luogo adatto dove installare l’impianto di produzione, che deve essere in prossimità dei consumatori. “Credo che i Piani per gli insediamenti produttivi, molto estesi sul nostro territorio – continua Giambellini -, possano davvero costituire la chiave di volta per rendere le comunità energetiche un fenomeno di massa, moltiplicando gli effetti benefici per i cittadini di Bergamo”.

Frutto di un percorso iniziato nel 2021 con l’appoggio dell’ex sindaco Giorgio Gori, il luogo scelto per promuovere l’iniziativa è il condominio al civico 46 di via delle Canovine a Bergamo; si prevede l’ottenimento di notevoli risultati in termini di risparmio ed efficientamento energetico. Al taglio del nastro presente anche la neo eletta sindaco di Bergamo Elena Carnevali, che è intervenuta accompagnata dall’assessora alla Transizione ecologica, Ambiente e Verde, Oriana Ruzzini

“Mi complimento con Confartigianato e LIA per questo primo progetto pilota – annuncia Carnevali -. Trovo che sia un tassello importante nella transizione energetica ed ecologica, un’opportunità per Bergamo di dimostrare la sua competenza e attenzione in questo ambito. Mi permetto di aggiungere alla parola coraggio anche la capacità di fare cordata: ho avuto il piacere di rapportarmi con diverse società e associazioni che lavorano con esperienza e in costante aggiornamento, sono convinta che siano quelle che ci guidano in un progresso di elevata progettazione come questo”. 

 

energie rinnovabili gruppo autconsumo collettivo bergamo

 

“Mi auguro che questo sia un esempio di successo anche per le altre imprese del territorio e che in futuro possano aderire all’iniziativa – conclude Carnevali -, volta al risparmio energetico e all’utilizzo sempre più frequente dell’energia pulita, che al giorno d’oggi è tema di interesse fondamentale”.

“La transizione energetica è da anni un obiettivo imprescindibile di tutti i programmi politici – illustra Marco Amigoni, presidente della LIA -. Nonostante le condizioni favorevoli, realizzare una comunità energetica significava affrontare una serie di incertezze dovute alla sua natura sperimentale; approfondendo la normativa, ci siamo convinti del potenziale dell’operazione e abbiamo voluto che l’iniziativa venisse promossa all’interno dell’immobile in cui si trova la nostra sede”.

Il Gruppo di Autoconsumo Collettivo, a differenza delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), richiede che le aziende partecipanti risiedano nello stesso edificio. La scelta di ideare il progetto in questo immobile non è casuale, ma è frutto di una riflessione ben ponderata: i proprietari, infatti, sono gli stessi condomini, in particolare 16 proprietari, 12 dei quali sono utilizzatori effettivi degli spazi. 

L’impianto fotovoltaico è nella disponibilità dell’auto-consumatore, necessita di almeno due consumatori e ogni utente resta libero di scegliere il proprio fornitore.

“Abbiamo avuto l’onore di affiancare fin dall’inizio con la nostra impresa il progetto – afferma l’ingegnere Federica Bassini, direttrice di Efase, da sempre vicina all’impiego di fonti energetiche rinnovabili -. A causa delle lungaggini di carattere normativo abbiamo subito una distesa fase di incertezza: fino a gennaio 2024, per esempio, non abbiamo avuto notizie sugli incentivi che ci erano stati garantiti. Ringrazio il coraggio che ha avuto l’amministratore del condominio e delle imprese collaboratrici che si sono presi il rischio dell’operazione con tenacia e propositività”.

Tra le motivazioni che hanno spinto le aziende ad aderire all’iniziativa il risparmio sui consumi energetici, la consapevolezza di attivare necessariamente un percorso di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili e un investimento che soddisfa i parametri di sostenibilità per l’impatto ambientale, sociale e di governance di un’impresa che opera sul mercato. 

“Gli aspetti tecnici e l’elemento di novità richiedono incontri di approfondimento periodico tra gli imprenditori e i professionisti che supportano il progetto  – dichiara Amigoni -. Certamente questo investimento potrà restituirci nel tempo risultati che ci aspettiamo siano positivi, sia dal punto di vista ambientale sia a livello economico”.

L’impianto fotovoltaico, installato sull’intera copertura dell’edificio, ha una potenza di 68 kWp che conta una produzione annua pari a 75.623 kWh, di cui oltre il 99% viene prelevato dagli utenti per l’autoconsumo collettivo (pari al 16% del fabbisogno complessivo) e che viene mantenuto grazie al riconoscimento dell’incentivo per l’energia condivisa.

“L’intervento realizzato è solo il punto di partenza di un progetto più ampio, che coinvolge diversi ambiti e che gioca un ruolo primario nella transizione energetica – prosegue Amigoni -. Grazie all’esperienza acquisita e considerando i vantaggi previsti dalla normativa, intendiamo estendere l’iniziativa per creare una comunità energetica che coinvolga tutte le imprese interessate presenti nel PIP di Bergamo”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI