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Caravaggio

Autopsia sul corpo di Fatou: disposti nuovi approfondimenti. La salma torna alla famiglia

La procura milanese vuole vagliare tutte le ipotesi rispetto all'annegamento della piccola. Gli inquirenti pensano ad un gioco finito male

Caravaggio. Ci sono alcuni aspetti che l’autopsia sul corpo di Fatou Sarr, la bambina di 11 anni morta in piscina a Inzago durante una gita con il Cre di Caravaggio, non è riuscita a chiarire. Così il pubblico ministero del tribunale milanese ha disposto nuovi approfondimenti sui prelievi e su altri reperti autoptici.

L’esame della salma è avvenuto nella mattinata di giovedì 27 giugno ed è terminato intorno alle 12.30. Il medico legale incaricato dalla procura, il dottor Matteo Marchesi dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, ha effettuato gli accertamenti richiesti alla presenza del consulente nominato dall’avvocato Rocco Lombardo, che assiste don Andrea Piana, il responsabile del Cre. Nel registro degli indagati è stato iscritto anche il bagnino addetto alla sorveglianza della vasca centrale dell’Aquaneva, dove è annegata la bambina. Nel tardo pomeriggio il magistrato ha disposto che la salma può tornare alla famiglia.

Evidentemente le ragioni della morte della piccola non sono apparse così nitide. Di certo è andata in arresto cardiocircolatorio, ma gli inquirenti stanno ancora cercando di determinare con chiarezza la dinamica dei fatti. L’ipotesi principale è quella di un gioco finito male. Pare che Fatou stesse facendo una gara di apnea con alcuni amichetti ma che, una volta sott’acqua, non sia più riemersa.

Del suo corpo inerme sul fondo della piscina si è accorta una bambina che, spaventata, ha chiamato il fratello maggiore che fa l’animatore, il quale si è subito tuffato insieme ad un altro ragazzo per recuperare la piccola. Ma Fatou era già in arresto cardiaco e la corsa in ospedale non è servita: è rimasta in coma due giorni, poi è spirata.

Gli approfondimenti sui reperti chiesti dalla procura sono finalizzati a vagliare anche ipotesi per il momento ritenute di minor credito, come ad esempio il malore, o una qualche malformazione congenita mai diagnosticata, oppure una congestione.

Il termine per la consegna della relazione del medico legale è di 35 giorni, ma il dottor Marchesi, alla luce delle nuove richieste, potrebbe chiedere una proroga.

 

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