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Il delitto

Zenucchi patteggia 3 anni e 6 mesi: “Fu omicidio del consenziente”

Il 6 dicembre scorso il 57enne bergamasco uccise la moglie Rossella Cominotti tagliandole la gola nella stanza di un albergo a Mattarana, nell'entroterra ligure. "Dovevamo farla finita insieme, nello stesso modo, ma io non ho avuto coraggio", ha sempre sostenuto

Il tribunale di La Spezia ha accolto il patteggiamento a 3 anni e 6 mesi per Alfredo Zenucchi, il 57enne bergamasco originario di Peia che il 6 dicembre scorso uccise la moglie Rossella Cominotti tagliandole la gola nella loro stanza dell’Antica Locanda Luigina a Mattarana, nell’entroterra ligure. L’uomo vegliò il corpo della 53enne per due notti, prima di andarsene.

Dall’ipotesi iniziale di omicidio volontario, l’accusa si è trasformata in omicidio del consenziente. “Dovevamo farla finita insieme, nello stesso modo, ma io non ho avuto coraggio”, ha sempre sostenuto Zenucchi. A confermare la versione dell’uomo, anche la perizia calligrafica su una lettera scritta dalla vittima.

Il patteggiamento, partito dalla base di 7 anni e mezzo, è stato portato a 3 e mezzo per il riconoscimento delle attenuanti generiche. Zenucchi è stato riportato in carcere, ma la difesa ha depositato istanza di revoca della misura cautelare. Il 57enne è difeso dall’avvocato Alberto Rimmaudo. Riserva sull’istanza di scarcerazione.

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