Montello. Lunedì (24 giugno) i carabinieri della Stazione di Calcinate hanno denunciato in stato di libertà un cinquantenne bergamasco, accusato di aver incendiato l’ingresso del centro islamico pachistano di Montello una settimana prima.
L’uomo avrebbe agito a volto coperto, tentando di danneggiare la moschea utilizzando alcool etilico e benzina. Le fiamme hanno danneggiato lo zerbino ed il porta ombrelli posti all’esterno in prossimità dell’ingresso prima di essere sedate dal responsabile del centro.
I militari della Stazione Carabinieri di Calcinate, coadiuvati della Sezione Operativa di Bergamo, hanno inoltre riscontrato la presenza della scritta “Montello non più moschee morte sindaco”, realizzata con vernice rossa, nei pressi del luogo di culto islamico.
L’episodio ha subito suscitato grande preoccupazione ed allarme nella comunità locale: le indagini dei Carabinieri, condotte con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza e testimonianze raccolte sul luogo, hanno permesso di identificare e raccogliere prove a carico di operaio, ritenuto responsabile dell’atto intimidatorio.
L’uomo, indiziato per il ritrovamento nella propria abitazione della tanica e dei vestiti indossati per l’occasione, sarebbe accusato di aver danneggiato la moschea ed è stato deferito in stato di libertà.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo “ringrazia i cittadini di Montello per la collaborazione fornita ribadendo l’impegno costante nella tutela della sicurezza e nel contrasto ad ogni forma di violenza e intolleranza: la coesione sociale ed il rispetto reciproco sono valori da proteggere per garantire una convivenza pacifica e armoniosa all’interno di ogni Comunità”.
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