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La storia

Mirco Rossi, dalla divisa al consiglio comunale di Dalmine: “Ricordo ancora quella sparatoria quarant’anni fa”

Per anni a servizio di Sorveglianza Italiana, l’ex maresciallo, ormai in pensione, ha voluto rimettersi in gioco candidandosi, dove è stato eletto consigliere: "Mi impegno per la sicurezza della mia comunità"

Bergamo. Da quarant’anni in divisa, Mirco Rossi è da sempre un punto di riferimento per Bergamo, spesso andando oltre il semplice compito di guardia particolare giurata per diventare un vero e proprio paladino della legalità.

A qualche anno dal pensionamento, instancabile, ha deciso di impegnarsi in un nuovo e laborioso incarico, prestando, seppur in modo diverso, servizio alla comunità: candidato alle scorse elezioni comunali di Dalmine, paese in cui risiede, è stato eletto consigliere.

“Quando mi hanno proposto di entrare nella lista della Lega di Bramani ho acconsentito, per supportare un amico – dichiara Rossi -. Ho sessant’anni, non ho mai fatto politica, perciò non avrei mai pensato di ottenere certi risultati, che moltissimi miei concittadini riponessero in me delle speranze e avessero fiducia del mio contributo in ambito politico. Sono contemporaneamente entusiasta e disorientato, non so come comportarmi perchè per me è un ambiente completamente nuovo, ma sicuramente farò del mio meglio per adempiere al compito che mi hanno assegnato”.

Con costanza ha da sempre perseguito l’ordine e la sicurezza, arrivando ad ottenere il grado di maresciallo, il più prestigioso tra gli “operativi”: Dopo ben 33 anni in servizio in Sorveglianza Italiana e numerosi riconoscimenti ottenuti sul campo, ha ricevuto l’encomio dalla Questura di Bergamo.

“Quando ho cominciato avevo da poco compiuto vent’anni – racconta -. In particolare ricordo la prima volta in cui ho preso parte ad una sparatoria; mi era arrivata una segnalazione da un’azienda di Osio Sotto, quando sono arrivato ho sorpreso due ladri che stavano forzando la serratura e, appena mi hanno visto, hanno sparato. Da quel momento ho capito che dovevo fare qualcosa di più per la sicurezza della mia città, dovevo impegnarmi per evitare che eventi come quello accadessero”.

Mirco Rossi per la Bergamasca ha rappresentato un pilastro fondamentale della società, assicurando continuità e stabilità; un punto di riferimento non solo sul fronte della sicurezza, ma anche una presenza amichevole sulle strade della città, dove è stato inevitabilmente protagonista nella lotta al crimine.

“Ho molto da dire per le attività che ho svolto sulla strada tra commercianti, imprenditori e le forze di polizia – sostiene -. In particolare un episodio che mi ha profondamente cambiato risale ad un periodo molto triste della mia vita, quando è venuta a mancare mia moglie; ho deciso di offrire supporto a chi aveva subito danni permanenti a causa dell’alluvione in Emilia Romagna, ho speso le mie energie aiutando i più bisognosi e grazie a questa esperienza sono tornato a casa più sollevato, sapendo di avere fatto la cosa giusta nonostante la mia perdita”.

Il tema della sicurezza è fulcro della sensibilità spiccata dell’ormai ex maresciallo delle forze giurate, che ha da sempre a cuore la tutela della provincia. La sua passione per la politica è fortemente legata al ruolo che per anni ha ricoperto con dedizione e fedeltà e che lo ha reso una figura di grande prestigio da cui si ha la possibilità di trarre insegnamento. Il suo interesse per le dinamiche comunali bergamasche è sempre stato evidente, alimentato da un profondo e radicato senso di responsabilità nel mantenere ordine e disciplina; in particolare l’esigenza e la volontà di creare un paese forte e sicuro a sostegno delle persone a cui vuole bene.

“Ho deciso di candidarmi perché con il sindaco avevo avuto modo di confrontarmi riguardo il tema della protezione e dell’integrità – continua -. Ad oggi, in forma diversa, sto comunque mantenendo il mio ruolo di pacificatore nella città che amo e che supporto; credo fermamente che per qualsiasi cittadino debba essere garantita la basilare forma di diritto e sicurezza”.

“Io amo il mio lavoro e mi piacerebbe, anche in ambito politico, dedicarmi alla salvaguardia del mio paese; non so se sarei in grado di affrontare un compito diverso da quello di consigliere comunale per la sicurezza, è un tema che mi appassiona e che mi tocca nel vivo, probabilmente mi dimetterei in favore di altri più competenti”.

Gli attestati di merito e i riconoscimenti collezionati nel tempo sono davvero molti, dalle Amministrazioni comunali di Dalmine, Torre Boldone, Bergamo e Spirano, dall’Unione Industriali come eccellenza al lavoro, dall’Aci di Bergamo.

In un periodo in cui la fiducia nelle istituzioni è cruciale, figure come Mirco Rossi rappresentano una speranza e un faro di stabilità. La sua carriera nella sorveglianza e il suo impegno verso la città di Bergamo sono testimonianza di come impegno, passione e un forte senso del dovere possano contribuire a migliorare la vita di una comunità intera.

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