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La storia

Il sogno “a ostacoli” di Matteo Togni: si è qualificato ai mondiali Under 20 di atletica

Il classe 2006 di Treviolo ha infranto il primato italiano di categoria e sogna di ripercorrere le orme di Simonelli

Matteo Togni sa volare. Il ragazzo bergamasco di soli diciotto anni è riuscito a strappare un pass per i Mondiali under 20 che si svolgeranno in Perù dal 20 al 25 agosto, grazie a una straordinaria performance nel weekend a Ginevra dove, al suo arrivo, il cronometro segna 13 secondi e 73 centesimi, risultato che gli vale il primato italiano under 20 dei 110 ostacoli, con barriere assolute da 106 centimetri.

Il record infranto apparteneva a Lorenzo Simonelli, che aveva realizzato un tempo di 13 secondi e 79 centesimi, 6 centesimi in più di Togni, nel 2021.

La parte più curiosa della carriera di Togni riguarda il suo passato: da un velocista del suo calibro ci si aspetterebbe che abbia praticato atletica fin dalla giovane età, ma non è così. Matteo infatti prima della pandemia giocava a calcio, più precisamente nell’ U.S. Roncola, squadra di Treviolo, che è anche il suo comune di residenza.

“Giocavo insieme a molti miei amici che abitano nel mio stesso comune, però dopo la pandemia molti hanno lasciato la squadra e perciò ho preferito cambiare orizzonte”.

Matteo Togni

“Ho scelto proprio l’atletica, oltre che per un interesse mio personale, anche perchè quando giocavo a calcio giocavo in fascia ed ero abituato a correre molto più degli altri. Vista questa mia abilità in molti mi avevano consigliato di prendere questa strada”.

Tuttavia, come ammette anche lo stesso Togni, “il passaggio è stato un po’ particolare, perchè sono due sport molto diversi ed iniziare ad allenarsi con persone mai viste prima all’inizio non è stato facile, poi con il tempo ho iniziato a conoscere meglio i miei compagni e il mio allenatore, e allo stesso tempo mi sono anche riuscito ad abituare ai nuovi ritmi”.

Togni prosegue indicando come suoi modelli di ispirazione: “Grant Holloway a livello internazionale è l’atleta che preferisco e dal quale traggo più spunti, invece in Italia mi piacerebbe arrivare ai livelli di Simonelli, mi piace anche l’idea di vederlo come un “rivale”, come un ragazzo da cui apprendere per crescere e chissà, magari anche da superare un giorno”.

Matteo conclude dedicando questo grande traguardo a “Mattia Folli, il mio allenatore perché senza di lui nulla di ciò che è accaduto e che accadrà sarebbe potuto essere possibile. Adesso continueremo ad allenarci per prepararci al meglio per le prossime sfide”.

Togni ha tutte le carte in regola per diventare il futuro dell’atletica italiana: senza bruciare le tappe. Piuttosto, saltandole.

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