“Aiuteremo i famigliari della piccola Fatou a svolgere le pratiche per portare la salma in Senegal”. Così il presidente dell’Associazione Senegalesi Bergamaschi, Cheikh Seck, racconta quanto emerso dall’incontro con la famiglia della bimba di 11 anni morta dopo essere finita sul fondo di una piscina del parco acquatico Aquaneva di Inzago (Milano), dove era andata per una gita del Cre di Caravaggio.
“Una delegazione dell’associazione – spiega Cheikh Seck – ha incontrato i genitori e la nonna di Fatou per esprimere le condoglianze a nome di tutta la comunità senegalese. La perdita di una figlia a quell’età e in quel modo è una tragedia devastante, provoca tanto dolore e lascia un vuoto enorme. Oltre a portare la nostra vicinanza, abbiamo chiesto in che modo potessimo essere di supporto e i genitori di Fatou ci hanno detto che desiderano portare la salma in Senegal in modo che sia vicino ai nonni e nella sua terra d’origine, come da tradizione. A livello economico, grazie alla raccolta fondi che è stata avviata nei giorni scorsi, al momento sembra che si riescano a coprire le spese, mentre dal punto di vista burocratico la nostra associazione aiuterà a svolgere le pratiche. Daremo il nostro supporto per la parte amministrativa e per i vari passaggi da adempiere, facendo da tramite fra l’Italia e il console del Senegal per preparare la documentazione necessaria per il rimpatrio”.
Infine, il presidente dell’Associazione Senegalesi Bergamaschi conclude: “L’affetto di tante persone ha un’importanza enorme per i famigliari e gli amici di Fatou. Stanno vivendo un dramma fortissimo, ma non sono soli e ringraziamo tutti per la vicinanza, in modo particolare la cittadinanza e l’amministrazione di Caravaggio”.
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