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Ortofrutta

La ricetta

Tempo di pesche al mercato ortofrutticolo bergamasco: una facile ricetta per un goloso dolce estivo

In Italia sono di stagione tra giugno e settembre: un frutto tipicamente estivo. Presenti in tante varietà, hanno diversi benefici per il nostro organismo

Pesche e nettarine sono le protagoniste della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Ottima reperibilità per entrambe e qualità molto elevata, in grado di mettere tutti d’accordo. Mentre le prime presentano una superficie vellutata, le pesche noci (o nettarine) hanno una buccia liscia e lucida; per questa sua caratteristica la nettarina è generalmente più richiesta, dunque ha quotazioni in linea di massima superiori rispetto alla pesca tradizionale. Considerato l’andamento del mercato, i frutteti di pesca tradizionale sono stati in gran parte soppiantati da quelli di nettarina, portando ad una inversione di tendenza per quanto concerne il valore di mercato e la disponibilità di prodotto.

La referenza è sia nazionale che iberica: ora come ora vale la pena soffermarsi sul prodotto italiano, in quanto la forbice di prezzo che li separa è minima. Da segnalare anche le varietà bianche (apprezzatissime per il grado zuccherino elevato a maturazione), con una differenza di prezzo ridotta rispetto a quelle gialle. I principali areali produttivi sono dislocati in Emilia-Romagna, Puglia e Sicilia: al momento, i prezzi della merce meridionale sono leggermente inferiori.

Le pesche sono ricche di nutrienti, tra cui vitamina A, C, K, E, niacina, potassio, manganese, rame, fibre, molecole antiossidanti. Oltre ad essere molto gustose, presentano diversi vantaggi per la salute: infatti, hanno proprietà digestive, antinvecchiamento, antitumorali, antistaminiche, favoriscono la regolarità intestinale, la salute cardiovascolare, proteggono la pelle dai raggi UV, riducono i sintomi allergici. Inoltre, le pesche si possono mangiare in tantissimi modi diversi: sole o in macedonia, in una torta o grigliate!

Dando uno sguardo più generale al reparto della frutta, si presenta sulla piazza una vasta gamma di albicocche (come le Orange Rubis, le Flopria, ma anche la varietà Farbaly), per questo è importante farsi consigliare dal proprio fruttivendolo o ambulante di fiducia. Attualmente le albicocche provengono dalla Sicilia e dalla Puglia, con quotazioni inferiori rispetto all’Emilia-Romagna, dove il prodotto è più fresco in termini di campagna produttiva.

Prezzi stabili per le ciliegie. Il prodotto è nazionale o iberico: dal punto di vista qualitativo sono paragonabili, anche se il prodotto iberico spunta quotazioni leggermente inferiori.

Comincia la produzione di uva, proveniente dalla Sicilia, con prezzi nella norma per il periodo; con l’avanzamento della campagna produttiva, come di consueto, la qualità è destinata a salire e i prezzi a scendere.

Considerato il periodo, ottimo assortimento di fragole dal Trentino, mentre il prodotto veronese rappresenta comunque una valida alternativa a prezzi più bassi a fronte di una qualità differente.

Grandi protagoniste dell’estate, le angurie arrivano principalmente dal mantovano: anche in questo caso sono diverse le tipologie di prodotto, i livelli qualitativi e le pezzature. Affianco al prodotto mantovano si affaccia quello siciliano, il quale si compra a valori di mercato più contenuti a causa di la minore selezione.

Aumentano i quantitativi di meloni per i quali si rileva una ottima qualità a fronte di un prezzo tendente a calare. Fiore all’occhiello è rappresentato anche in questo caso dal raccolto mantovano. Non ci sono grandi differenze di quotazioni tra le differenti varietà, anche se i retati costano generalmente leggermente meno.

Inizia a vivacizzarsi l’offerta di fichi e di fioroni provenienti dalla Puglia e dalla Basilicata, a prezzi concorrenziali. Anche in questo caso con il progredire della campagna produttiva la qualità è destinata a salire.

Passando al comparto orticolo, si registra una buona disponibilità di fagiolini, sia estera (dal Marocco) che italiana (dalla Sicilia). Vale la pena di soffermarsi sul prodotto nazionale in quanto risulta avere un miglior rapporto qualità/prezzo.

Le melanzane sono disponibili in diverse varietà; la merce nazionale è affiancata da quella iberica, di buona qualità ma con quotazioni inferiori, mentre i peperoni provengono, oltre che dall’Italia, anche dall’Olanda, in questo caso più cari considerato il maggior grado di selezione. Non ci sono grandi divergenze tra varietà gialla e rossa.

Ottimo assortimento di pomodori in tante varietà, quasi tutte siciliane, tra le quali spiccano quelle a grappolo: ciliegino, datterino, pixel, piccadilly.

Concludiamo con le zucchine, prodotto proveniente da Latina e dal veronese: i due prodotti si equivalgono.

 

LA RICETTA:

Crumble di pesche, tratta dal sito https://www.cookist.it/crumble-di-pesche-ricetta/

 

INGREDIENTI PER 4-6 PERSONE:

Per il crumble:

-100gr di farina 00

-100gr di burro morbido

-1 pizzico di sale fino

-100gr di farina di mandorle

-1 limone

Servono inoltre:

-500gr di pesche gialle

-1/2 limone

-100gr di zucchero semolato

PREPARAZIONE:

Per preparare il crumble di pesche, inizia lavando le pesche. Tagliale a pezzetti e, se preferisci, sbucciale. Mettile in una casseruola insieme allo zucchero e al succo di limone. Cuoci per 10-15 minuti, finché le pesche non saranno morbide e formeranno uno sciroppo. Togli dal fuoco e fai raffreddare completamente.

Nel frattempo, dedicati alla preparazione del crumble: raccogli in una ciotola il burro morbido a pezzetti con lo zucchero semolato e un pizzico di sale. Profuma con la scorza grattugiata del limone e lavora gli ingredienti con le fruste elettriche. Aggiungi la farina di mandorle e la farina 00 setacciata e prosegui a montare con le fruste, fino a ottenere un composto grossolano e bricioloso. Rovescialo su un piano di lavoro e impasta con le mani. Forma un panetto, avvolgilo con un foglio di pellicola trasparente e lascialo riposare in frigo per 30 minuti.

Trascorso il tempo necessario, imburra una pirofila di vetro da 20 cm di lato e distribuisci in maniera uniforme le pesche cotte: assicurati che siano ben fredde per evitare che la pasta frolla assorba umidità in cottura. Ricoprile con la pasta frolla sbriciolata in pezzi non troppo piccoli. Prosegui fino a esaurire l’impasto e a ricoprire tutta la frutta. Quindi, cuoci in forno statico già caldo, a 170 °C per 40 minuti circa.

Sforna e lascia raffreddare completamente: il crumble alle pesche è pronto per essere gustato.

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