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L'affluenza

Il ballottaggio non scalda gli animi dei romanesi: alle 23 di domenica ha votato solo il 41,44%

Urne aperte fino alle 15 di oggi (lunedì 24 giugno). Nel pomeriggio inizierà poi lo spoglio, con il verdetto atteso già dopo poche ore

Romano di Lombardia. Ancora poche ore, e Romano conoscerà il nome del suo nuovo sindaco: una sfida che però non sembra scaldare troppo gli animi degli elettori, visto che nella prima giornata di voto solo il 41,44% si è recato ai seggi.

Rimarranno comunque aperte fino alle 15 le urne per decidere chi tra Gianfranco Gafforelli, candidato del centrodestra, e Paola Suardi (centrosinistra) uscirà vincitore da un ballottaggio – l’unico nella provincia di Bergamo – quanto mai incerto.

Nel pomeriggio inizierà poi lo spoglio, con i risultati definitivi attesi già dopo poche ore. In una partita complessa, ricca di colpi di scena e non priva di polemiche, è difficile fare una previsione del risultato finale, anche se Gafforelli – già in vantaggio dopo il primo turno e rinforzato dall’appoggio al ballottaggio del civico Mario Suardi – parte con qualche chance in più rispetto a Paola Suardi.

 

Ballottaggio Romano Paola Suardi
La candidata del centrosinistra Paola Suardi alle urne nella giornata di ieri. Gafforelli non vota in quanto residente a Calcinate

 

Con molta probabilità, a incidere in maniera determinante sul risultato finale sarà l’affluenza alle urne: non a caso entrambi i candidati, nelle ultime ore della campagna elettorale, si erano appellati agli elettori invitandoli a tornare ai seggi per ribadire la loro volontà.

Una richiesta accolta solo in parte dai romanesi, vista la percentuale indubbiamente bassa della domenica di voto, sulla quale ha inciso anche il maltempo, comunque migliorata nettamente nel corso della giornata visto che alle 12 aveva votato appena il 14,76% e alle 19 il 34,39%.

Difficile fare un confronto con il primo turno, visto che due settimane fa si era votato di sabato e domenica, con il secondo giorno che aveva offerto una fascia oraria più ampia rispetto al primo, l’esatto contrario di quanto sta avvenendo in questa seconda tornata. Visto il giorno feriale e l’orario ridotto, sarà comunque difficile che in questo ballottaggio si riesca ad avvicinare quel 64,74% di votanti del primo turno, percentuale già di per sé inferiore al 73,19% del 2019.

Cinque anni fa, comunque, per il ballottaggio che aveva decretato la conferma del candidato del centrosinistra, Sebastian Nicoli, alle urne si era presentato il 59,30% degli elettori.

Tutti numeri che comunque tra poche ore saranno solo statistica, con i due comitati elettorali pronti a festeggiare una vittoria che, in un modo o nell’altro, risulterà fondamentale nel nuovo scacchiere politico della provincia in via di definizione dopo questa importante tornata elettorale.

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