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Il calendario

“A levar l’ombra da terra”: cortili, parchi e piazze diventano palcoscenici a cielo aperto

L’iniziativa, che giunge al 17esimo anno, propone un ricco programma di appuntamenti dal 4 luglio all’11 agosto: complessivamente sono previsti 33 eventi in 23 Comuni diversi

È tutto pronto per l’inizio della nuova edizione del festival itinerante “A levar l’ombra da terra”. Cortili, chiostri, parchi e piazze diventano palcoscenici a cielo aperto per ospitare spettacoli, proiezioni cinematografiche, letture e musica.

L’iniziativa, che giunge al 17esimo anno, propone un ricco programma di appuntamenti dal 4 luglio all’11 agosto: complessivamente sono previsti 33 eventi in 23 Comuni diversi.

La manifestazione, che valorizza il territorio della provincia di Bergamo con spettacoli ed eventi, vuole rivolgersi a un pubblico esteso attraverso proposte culturali di qualità in grado di arrivare a tutti.

Il cartellone prevede diverse sezioni:

– gli spettacoli teatrali, che coinvolgono artisti e compagnie note a livello nazionale e internazionale;

– i reading, accompagnati dalla musica dal vivo, proposti e programmati in collaborazione con i Sistemi bibliotecari della Val Seriana e dell’Area Nord Ovest, che promuovono la diffusione e la partecipazione della proposta e contribuiscono economicamente alla realizzazione degli appuntamenti. I filoni tematici individuati per questa edizione sono: biografie di grandi scrittori, la natura selvaggia, le storie del territorio. Per ciascun filone la direzione artistica ha selezionato alcuni testi e proposto ad artisti scelti appositamente ai quali è stato assegnato l’incarico di ideare e mettere in scena reading originali con debutto al Festival 2024.;

– InCammino, sezione che prevede la realizzazione di passeggiate teatrali, realizzata grazie al contributo di Fondazione Comunità Bergamasca, che porterà il pubblico del festival in 6 diversi itinerari tra natura, cammino e teatro sui territori della Val Seriana e della Val Brembana.

Anche il Cinema all’aperto, gratuito e ad accesso libero sarà riproposto per il 2024 con 6 appuntamento ad Azzano San Paolo.

Ecco il calendario.

04.07.2024 | 21.30
AZZANO SAN PAOLO
#spettacolo
Walter Leonardi
NÉ DI STAND UP NÉ DI SINISTRA
Cortile Scuola Primaria, via Dante Alighieri
(in caso di pioggia: Auditorium Scuola Media, via Don G.Gonella, 4)

06.07.2024 | 21.30
LEVATE
#spettacolo
Dimitri/Canessa
GEPPETTO 201
Santuario Madonna del Bailino, via Bailino 8
(in caso di pioggia: Sala della Comunità, piazza Amedeo Duca d’Aosta)

07.07.2024 | 21.00
CLUSONE
#spettacolo | Festival Funesto
Teatro Tascabile Bergamo
THE YORICKS
Oratorio dei Disciplini di San Bernardino, Via Pier Antonio Brasi 14
(in caso di pioggia: si rinvia a data da definire)

10.07.2024 | 21.30
GORLE
#spettacolo
Nicola Lorusso e Giulio Macrì
MEMORI
Parco della Biblioteca Comunale, via G. Marconi 5
(in caso di pioggia: Auditorium Biblioteca Comunale, via G. Marconi 5)

11.07.2024 | 21.30
AZZANO SAN PAOLO
#spettacolo
Stefano Orlandi, Matilde Facheris, Massimo Betti, Stefano Fascioli
DALLA PARTE DI ZORRO
Cortile Scuola Primaria, via Dante Alighieri
(in caso di pioggia: Auditorium Scuola Media, via Don G.Gonella, 4)

12.07.2024 | 21.30
CASSANO D’ADDA
#spettacolo
Carlo Decio
I PROMESSI SPOSI
Parco Belvedere, via Verdi/via Martiri
(in caso di pioggia: Auditorium Biblioteca, via Dante 6)

14.07.2024 | 18.00
OLTRE IL COLLE
#inCammino
Matteo Bonanni
SULLE ORME DI MANOLO
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.

I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 28.07)

15.07.2024 | 21.30
ALZANO LOMBARDO
#reading
Stefano Orlandi, Ermanno Librasi
VITA E MORTE DI EDGAR ALLAN POE
Parco Montecchio
(in caso di pioggia: Teatro degli Storti, p.zza Caduti di Nassiriya)

18.07.2024 | 21.30
OSIO SOTTO
#reading
Gaia Magni, Andrea Aloisi
COME UNA SIRENA
Cortile della biblioteca comunale, via Matteotti 10
(in caso di pioggia: Centro Sociale, via Libertà 45)

20.07.2024 | 19.30
PARRE
#inCammino
Matilde Facheris
IL CORPO GIUSTO
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 10.08)

21.07.2024 | 18.00
ZOGNO
#inCammino
Matilde Facheris, Gino Zambelli
LA PELLEGRINA

Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 27.07)

23.07.2024 | 21.30
ORIO AL SERIO
#spettacolo
Mustaz Pagliacceria Contemporanea
POST-APOCALYPTIQUE CLOWN SHOW
Piazzale Aviatori d’Italia
(in caso di pioggia: Auditorium Comunale, via E. De Amicis)

24.07.2024 | 21.00
PEIA
#reading
Marika Pensa, Omar Nedjari
I SOGNI NON SONO IN DISCESA
Centro sportivo, via Campo Sportivo
(in caso di pioggia: Sala polivalente, via Ca’ Bettera 19)

25.07.2024 | 21.00
VILLA DI SERIO
#reading
Walter Tiraboschi, Gianluca Belotti
LA MONTAGNA DENTRO
Cortile Biblioteca Comunale, via Papa Giovanni XXIII, 60
(in caso di pioggia: Sala delle Carrozze, Biblioteca Comunale, via Papa Giovanni XXIII, 60)

26.07.2024 | 21.00
ROVETTA
#reading
Sandra Zoccolan, Mell Morcone

LA VIA PERFETTA
Casa Museo Fantoni, via A. Fantoni, 1
(in caso di pioggia: Casa Museo Fantoni, via A. Fantoni, 1)

27.07.2024 | 21.30
AZZANO SAN PAOLO
#spettacolo
Federica Fabiani, Rossana Mola, Rita Pelusio
GIOVINETTE
Cortile Scuola Primaria, via Dante Alighieri
(in caso di pioggia: Auditorium Scuola Media, via Don G. Gonella, 4)

29.07.2024 | 21.30
SERIATE
#spettacolo
Elena Ferri, Elisa Pastore
QUESTIONARIO PER ANIME BUONE
Biblioteca Civica, via Italia 58
(in caso di pioggia: Biblioteca Civica, via Italia 58)

30.07.2024 | 21.30
SCANZOROSCIATE
#spettacolo
Le Petite Mort Teatro
LE ARAGOSTE MUOIONO PER INCIDENTI DI PERCORSO
Cantina Martinelli, cascina San Giovanni, via Serradesca, 2
(in caso di pioggia: Sala Consiliare, piazza della Costituzione)

31.07.2024 | 21.00
GANDINO
#reading
Walter Tiraboschi, Lorenzo Monguzzi
NEANCHE FOSSIMO GABER

Casa Maccari, Via P. Loverini, 7
(in caso di pioggia: Casa Maccari, Via P. Loverini, 7)

01.08.2024 | 21.00
PREMOLO
#reading
Matteo Bonanni, Andrea Motta
SAFARI ARTICO
Terrazza del Grem Bike Hostel, via dell’Agro, 5
(in caso di pioggia: Sala del Grem Bike Hostel, via dell’Agro, 5)

02.08.2024 | 21.00
BONATE SOTTO
#reading
Walter Tiraboschi, Lorenzo Monguzzi
NEANCHE FOSSIMO GABER
Parco Brolo, via Villa
(in caso di pioggia: Centro Sportivo, via Garibaldi 15)

03.08.2024 | 19.30
CASNIGO
#inCammino
Alberto Salvi
I FIORI SONO APPARSI NEI CAMPI, IL TEMPO DEL CANTO È TORNATO
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 09.08)

04.08.2024 | 18.30
CAMERATA CORNELLO > ONETA
#inCammino
Massimo Bonechi
LA CITTÁ VISIBILE

Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 11.08)

04.08.2024 | 21.30
ONETA > CAMERATA CORNELLO
#inCammino
Massimo Bonechi
LA CITTÁ VISIBILE
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 11.08)

06.08.2024 | 21.00
CASTIONE DELLA PRESOLANA
#reading
Stefano Panzeri, Simone Riva
LA VIA MENO BATTUTA
Parco dell’Acqua
(in caso di pioggia: Palazzetto congressi, via Donizetti 15, Bratto)

08.08.2024 | 21.00
PARRE
#reading
Giulio Baraldi, Luigi Suardi
LA BANDA DEI BERGAMASCHI
Piazza San Rocco
(in caso di pioggia: Sala della comunità, oratorio di Parre, via Roma)

11.08.2024 | 21.00
ARDESIO
#reading
Matilde Facheris, Alberto Salvi, Gino Zambelli

LA TAVERNA DEL DIAVOLO
Piazzetta San Giorgio
(in caso di pioggia: Teatro dell’oratorio, via A. Locatelli 3)

#cinema I film all’aperto ad AZZANO SAN PAOLO
Cortile Scuola Primaria, via Dante Alighieri – in caso di pioggia: Auditorium Scuola Media, via Don G. Gonella, 4) – ore 21.30

07.07.2024 – Regia di Antonio Albanese CENTO DOMENICHE
14.07.2024 – Regia di Jill Culton, Todd Wilderman IL PICCOLO YETI
21.07.2024 – Regia di Christopher Nolan OPPENHEIMER
28.07.2024 – Regia di Edoardo De Angelis COMANDANTE
04.08.2024 – Regia di Woody Allen COLPO DI FORTUNA
11.08.2021 – Regia di Kenneth Branagh ASSASSINIO A VENEZIA

CALENDARIO DETTAGLIATO di SPETTACOLI E READING

04.07.2024 | 21.30
AZZANO SAN PAOLO
#spettacolo
Walter Leonardi
NÉ DI STAND UP NÉ DI SINISTRA
Cortile Scuola Primaria, via Dante Alighieri
(in caso di pioggia: Auditorium Scuola Media, via Don G.Gonella, 4)

di e con Walter Leonardi
Né di stand up perché in Italia (solo in Italia e non si capisce il perché) la stand up è nata in contrapposizione proprio ai comici della mia generazione, ma in realtà stand up comedy non è nient’altro che la traduzione inglese della parola cabaret, per cui di

fatto io faccio stand up dal ’96. Né di sinistra perché, anche se io sono di sinistra da prima del ’96, oggi sapere dove sia finita la sinistra è davvero difficile.
Detto ciò, lo spettacolo è un monologo comico sul disagio di un uomo di sinistra. In pratica l’opposto del titolo. In più lo spettacolo è davvero auto-riferito e ride dei miei difetti reali, che credo possano essere condivisi da gran parte del pubblico. Le mie figure di merda sul lavoro. Il mio superbo talento nel procrastinare e non raggiungere mai un obbiettivo. Il senso di disagio che provo per le situazioni ormai a me aliene tipo: il campeggio, le chat, l’agosto in città… etc. etc. Una serie di ragionamenti raccontati ironicamente sulla vita di tutti i giorni intervallati da qualche canzone originale cantata e suonata dal vivo e sempre in argomento disagio.
[Walter Leonardi]

06.07.2024 | 21.30
LEVATE
#spettacolo
Dimitri/Canessa
GEPPETTO 201
Santuario Madonna del Bailino, via Bailino 8
(in caso di pioggia: Sala della Comunità, piazza Amedeo Duca d’Aosta)

Dimitri/Canessa, Theaterwerkstatt | regia Elisa Canessa | con Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda | disegno luci Marco Oliani | musiche originali Morten Qvenild | spettacolo tratto dal romanzo di Fabio Stassi Mastro Geppetto – Sellerio
Geppetto è l’ultimo tra gli ultimi. E’ un San Giuseppe ancora più derelitto e umile… Più storto e più solo. Lo zimbello del paese. Eppure non si ferma davanti a niente: è portatore di quella incredibile capacità di sognare e di amare che lo fa andare avanti nonostante tutto e tutti. Il figlio, se lo partorisce da solo! E’ scintilla vitale. Fruscio d’ali nella caverna della sua mente. lo rincorre senza capire che è un sogno, un desiderio, un fantasma del cuore. Geppetto disubbidisce a tutto: alla solitudine, alla miseria, all’afasia, all’oblio e persino alla morte, entrando a far parte a pieno titolo alla stirpe dei personaggi irriducibili, quali Ulisse o Don Chisciotte.

E se questa è una favola rovesciata, il rovesciamento è fare di Geppetto Pinocchio. Allora queste sono Le avventure di Geppetto, un povero diavolo come i tanti poveri diavoli, che solo nell’arte possono trovare casa. Nel luogo delle ombre fatte sostanza.
Ma la a sostanza di Geppetto è il clown… Grande addomesticatore di grilli, amico personale di
sua eccellenza la Fata Turchina, pare che per anni abbia vissuto nel ventre di un pescecane! Crede che una marionetta di legno sia il suo figliolo; l’ha registrato pure all’Anagrafe! Lo cerca ovunque e mai lo trova! Signore e signori, il più grande clown del mondo: Geppetto!”.
Nel circo, monumento all’assurdo e mattatoio degli uomini, Geppetto mette in scena l’involontaria comicità di tutti i poveracci della terra. Ci fa ridere e ci fa piangere. Cade e si rialza. Cade, e si rialza. Mille e mille volte. Geppetto muore? Forse Geppetto muore… Ma la poesia, no.

07.07.2024 | 21.00
CLUSONE
#spettacolo | Festival Funesto
Teatro Tascabile Bergamo
THE YORICKS
Oratorio dei Disciplini di San Bernardino, Via Pier Antonio Brasi 14
(in caso di pioggia: si rinvia a data da definire)

FESTIVAL FUNESTO in collaborazione con FESTIVAL A LEVAR L’OMBRA DA TERRA e con il patrocinio del Comune di Clusone
con Alessia Baldassari, Antonietta Fusco, Ruben Manenti, Alessandro Rigoletti, Caterina Scotti, Marta Suardi | musica Maurizio Stefania | coordinamento artistico Tiziana Barbiero | progetto del suono Fabio Vignaroli | disegno luci Lorenzo Bucci
Lo spettacolo è rappresentato da sei clown, sei monaci scheletro che si riuniscono, insieme ad angeli, leoni, cavalli e un musicista, per fare della morte un circo

surreale. “The Yoricks” inizia con una scarpa che piove da chi sa dove, dall’alto, forse da un cielo umano fatto di aerei che bombardano e di sirene da guerra, o forse dal piano di sopra. Prosegue seguendo il ritmo delle grandi gag del circo.
È un circo dell’anima, mescolanza di malinconia, riso, paura della morte, nostalgia. È una dichiarazione d’amore ai mitici clown del passato, da Foottit et Chocolat ai Fratellini, al grande Charlie Rivel, ai Fratelli Colombaioni: un omaggio che il Teatro Tascabile fa alla
loro storia e alla loro arte. Il clown è un grande mito sommerso del teatro novecentesco. Per il TTB un tema che periodicamente torna ad imporsi.
È possibile prenotarsi qui: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-the-yoricks-intermezzo-comico-911970427097

INCONTRO PRIMA DELLO SPETTACOLO
IL TRIONFO DELLA MORTE: TRA DANZE MACABRE E TEATRO
ore 17.30, Sala Legrenzi, Piazza Marinoni, 1, Clusone
Lo storico dell’arte Enrico De Pascale, autore del volume “Morte e Resurrezione” per la collana “Dizionari dell’Arte-Electa”, dialogherà con la regista del Teatro tascabile di Bergamo Tiziana Barbiero. Si parlerà del Trionfo della morte e di altri esempi dell’iconografia macabra da un punto di vista artistico, culturale e storico. L’incontro sarà accompagnato dai musicisti Flaviano Braga (fisarmonica) e Marco Gamba (contrabbasso e chitarra).
A seguire buffet Funesto
E’ possibile prenotarsi per l’incontro qui https://www.eventbrite.it/e/biglietti-il-trionfo-della-morte-tra-danze-macabre-e-teatro-911966274677

10.07.2024 | 21.30
GORLE
#spettacolo
Nicola Lorusso e Giulio Macrì
MEMORI
Parco della Biblioteca Comunale, via G. Marconi 5

(in caso di pioggia: Auditorium Biblioteca Comunale, via G. Marconi 5)

di e con Nicola Lorusso & Giulio Macrì
Memori è il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità. Due anime che frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di ciò che è accaduto, di quell’istante che ha completamente stravolto il loro esistere. Due di noi, che provano a rimanere saldamente aggrappati alla convinzione che la vita non sia soltanto una mera sequela di insignificanti vicende e coincidenze, ma piuttosto una trama di eventi culminanti in un piano sublime, o almeno, così sperano. Un viaggio che ha in sé sogno, realtà, dolcezza e nostalgia.

11.07.2024 | 21.30
AZZANO SAN PAOLO
#spettacolo
Stefano Orlandi, Matilde Facheris, Massimo Betti, Stefano Fascioli
DALLA PARTE DI ZORRO
Cortile Scuola Primaria, via Dante Alighieri
(in caso di pioggia: Auditorium Scuola Media, via Don G. Gonella, 4)

con Stefano Orlandi e Matilde Facheris | chitarra Massimo Betti | contrabbasso Stefano Fascioli
Zorro è un barbone. Zorro è un cane tutto nero. Zorro è l’eremita che ci vive accanto proprio lì sul marciapiede nel deserto delle nostre città. Uno che non si scansa, che ha accettato il suo destino come la cacata di un uccello sulla testa, imprecando e ringraziando insieme. Non uno che guarda in terra. Uno che ha ancora voglia di guardare in faccia la gente. Un anatraccio curioso che risale il fiume e scruta i regolari, quelli che stanno nel recinto della società organizzata. Straparla, dice la sua, ride di gusto e poi s’accascia. Ha un vecchio trauma stretto nel cuore come un trofeo. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull’asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? Perché i barboni sono come certi cani, ti guardano e vedi la tua faccia che ti sta

guardando, non quella che hai addosso. Quella faccia affamata e sparuta che avresti potuto avere se il tuo spicchio di mondo non ti avesse accolto.”

12.07.2024 | 21.30
CASSANO D’ADDA
#spettacolo
Carlo Decio
I PROMESSI SPOSI
Parco Belvedere, via Verdi/via Martiri
(in caso di pioggia: Auditorium Biblioteca, via Dante 6)

di Matteo Riva e Carlo Decio | con Carlo Decio | regia Matteo Riva | produzione Teatro de Gli Incamminati e Teatro Pedonale
Il magnifico romanzo di Alessandro Manzoni raccontato come fosse una serie Netflix, tra colpi di scena, risate e suspance.
Un monologo avvincente, appassionante e divertente.
La mano della Provvidenza, omicidi, pestilenze e segreti inconfessabili accompagnano le tumultuose vicende dei due innamorati.

14.07.2024 | 18.00
OLTRE IL COLLE
#inCammino
Matteo Bonanni
SULLE ORME DI MANOLO
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 28.07)

CAMMINATA TEATRALE

Per partecipare è necessario prenotare versando una caparra di 5 euro attraverso il sito alevarlombradaterra.it, che verrà restituita sul luogo dell’evento o trattenuta in caso la persona prenotata non si presenti. I posti sono limitati.

con Matteo Bonanni
“Non sapevo ancora di aver trovato una passione che mi avrebbe aiutato a superare momenti difficili e ostacoli inimmaginabili; e che, per quanto possa sembrare assurdo mi avrebbe anche salvato la vita”
Così Manolo, all’anagrafe Maurizio Zanolla, parla del suo amore per la montagna.
L’esperienza della salita, della scalata è in qualche modo paradigmatica della vita umana. Per questo motivo le grandi storie della montagna sono universali, parlano a ciascun essere umano e ci appassionano.
Inoltre vivere la montagna permette di rimettersi a contatto con la natura e godere di una bellezza unica, davanti alla quale rimaniamo incantati e percepiamo la nostra piccolezza.
Questa passeggiata prevede alcune tappe, nelle quali l’attore Matteo Bonanni leggerà brani tratti da “Manolo. Eravamo immortali”.
Manolo è uno dei più grandi scalatori al mondo ed è stato nei luoghi che visiteremo.
La storia, gli aneddoti di questo straordinario alpinista, ci permetteranno di relazionarci con la montagna in un modo nuovo e appassionante.

Il pubblico seguirà il reading camminando in gruppo attraverso strade e sentieri, anche con fondo sconnesso. Non sono richieste particolari capacità atletiche ma solo una buona mobilità. La durata della camminata teatrale è di circa 2 ore in totale di cui un’ora di camminata intervallata da momenti di racconto.

15.07.2024 | 21.30
ALZANO LOMBARDO
#reading
Stefano Orlandi, Ermanno Librasi
VITA E MORTE DI EDGAR ALLAN POE
Parco Montecchio
(in caso di pioggia: Teatro degli Storti, p.zza Caduti di Nassiriya)

da La vera storia di Edgar Allan Poe di Teresa Campi
con Stefano Orlandi | clarinetto ed elettronica Ermanno Librasi
La chiave per decifrare il mistero Edgar Allan Poe è introvabile. La teneva in tasca lui stesso quando fu trovato riverso su un marciapiede di Baltimora: fu malmenato, derubato o assassinato? Sarebbe morto comunque perché malato?
Alcolismo, depressione, perversione, mania di persecuzione: che nome dare alla sua malattia? Di sicuro ne aveva una: la Letteratura, alla quale sacrificò denaro, amore, prestigio.
Il termometro della febbre si chiamava Poesia e lo scopo della guarigione Bellezza, intesa come verità, aspirazione eterna, fine ultimo dell’uomo, da ricercarsi ovunque, persino nella deformità, nel grottesco, nell’intelligenza analitica e negli abissi del cuore umano.
Edgar Allan Poe fu soprattutto un veggente: anticipò la critica moderna e generi letterari come la detective story e il gotico moderno, in una società – quella americana degli inizi dell’Ottocento – priva di una cultura nazionale, che sarebbe sprofondata, da lì a poco, nella tragedia della Guerra Civile.
Come autore fu disprezzato dai più; costretto ai margini come giornalista, non pubblicò mai per intero una raccolta né di racconti, né di poesie. Solo nel suo ultimo anno di vita conobbe una certa fama grazie alla poesia Il Corvo, composta come estremo “graffio” al mondo che lo ignorava. Abbandonato a più riprese dagli affetti più cari, assaporò l’amore solo per essere costretto a separarsene.
In vita sua guadagnò poco più di 300 dollari e scrisse i suoi migliori racconti sotto l’urgenza della fame e del freddo: tanto gli costò il suo posto nella letteratura mondiale.

18.07.2024 | 21.30
OSIO SOTTO
#reading
Gaia Magni, Andrea Aloisi
COME UNA SIRENA

Cortile della biblioteca comunale, via Matteotti 10
(in caso di pioggia: Centro Sociale, via Libertà 45)

di Giovanni Montanaro
con Gaia Magni e Andrea Aloisi, liberamente tratto da “Come una sirena” di Giovanni Montanaro
Tutti crediamo di conoscere la Sirenetta di Andersen, ma pochi conoscono la sua vera storia. Come una sirena è l’avventurosa vita del giovane Hans Christian Andersen, figlio di un’alcolizzata e nipote di una prostituta, cresciuto quasi analfabeta e partito a quindici anni da Odense alla volta di Copenaghen, sognando un futuro da ballerino. La carriera al Teatro Reale viene stroncata sul nascere, e Andersen vive anni rocamboleschi: da adolescente, studia in una classe di bambini che hanno la metà dei suoi anni, è povero ma gode del favore e dell’amicizia delle più illustri famiglie, si pubblica da solo i primi libri finché non diventa uno dei più grandi scrittori del suo tempo. Ci riesce passati i trent’anni, scrivendo le fiabe che tutti ricordiamo. Ed è attraverso le fiabe che Andersen dice quello che altrimenti non avrebbe saputo dire, la paura, le emozioni, gli amori mai vissuti per ragazzi e ragazze, e soprattutto per Edvard Collin, figlio del suo protettore. Andersen è il brutto anatroccolo, la piccola fiammiferaia, la principessa sul pisello. Andersen è la sirenetta, una creatura che prova disperatamente ad amare. Dopo anni di ricerche, Giovanni Montanaro ci svela con delicatezza e profondità l’attualità di una fiaba immortale. Che è poi la storia vera di Andersen e del suo corpo difficile da amare, difficile da capire, tutto diverso, diviso a metà. Come una sirena.

20.07.2024 | 19.30
PARRE
#inCammino
Matilde Facheris
IL CORPO GIUSTO
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.

(in caso di pioggia: si rinvia al 10.08)

CAMMINATA TEATRALE
Per partecipare è necessario prenotare versando una caparra di 5 euro attraverso il sito alevarlombradaterra.it, che verrà restituita sul luogo dell’evento o trattenuta in caso la persona prenotata non si presenti. I posti sono limitati.

con Matilde Facheris
Che rapporto hanno le donne col proprio corpo? Dal modello mediatico che si nutre delle nevrosi femminili, a quello reale che ci guarda dallo specchio, ovviamente e assolutamente imperfetto. Esistono donne che non detestano almeno una parte del proprio corpo? Esistono donne che non vorrebbero modificare una parte del proprio corpo? Il fatto che una donna sia più preoccupata per le dimensioni della propria pancia che per il dramma di una qualsiasi guerra nel mondo ha in sé qualcosa di perverso. Le donne pensano che per essere accettate e amate bisogna esibire un ventre piatto. Pensano sia necessario un corpo come quella di Barbie, che è diventata ricettacolo di ferite infantili, ambizioni frustrate, rabbia inespressa. Dell’odio verso sé stessa. Il dramma è che certe pressioni culturali si stanno diffondendo in tutto il pianeta. Ma il messaggio è chiaro: “Amate il vostro corpo. Smettetela di modificarlo”.
Monologhi che scuotono, commuovono, provocano. Sono un monito, una preghiera perché ciascuno impari ad amarsi, a smettere di mascherarsi, modificarsi, aggiustarsi. Solo dopo aver accettato pienamente questo meraviglioso territorio che è il nostro corpo, ci sarà finalmente spazio per accogliere il mondo.

Il pubblico seguirà il reading camminando in gruppo attraverso strade e sentieri, anche con fondo sconnesso. Non sono richieste particolari capacità atletiche ma solo una buona mobilità. La durata della camminata teatrale è di circa 2 ore in totale di cui un’ora di camminata intervallata da momenti di racconto.

21.07.2024 | 18.00
ZOGNO

#inCammino
Matilde Facheris, Gino Zambelli
LA PELLEGRINA
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 27.07)

CAMMINATA TEATRALE
Per partecipare è necessario prenotare versando una caparra di 5 euro attraverso il sito alevarlombradaterra.it, che verrà restituita sul luogo dell’evento o trattenuta in caso la persona prenotata non si presenti. I posti sono limitati.

di Alberto Salvi | con Matilde Facheris | fisarmonica Gino Zambelli
Maria Benaglia detta la pelegrina nasce a Zogno. All’età di diciotto anni entra in convento, ma ne esce quasi subito. Orfana, si rifugia da parenti, che di certo non l’amano, perché subito iniziano le incomprensioni e i litigi. Di lì a poco si ammala, gravemente. Un piede le va in cancrena. Un mesto presagio di morte si affaccia sulla vita di Maria. Ma una speranza c’è: la grazia della Madonna delle Nevi. E allora Maria prega, prega e promette: se il piede guarirà, sarà solo penitenza e devozione. E il piede, miracolosamente, guarisce. Maria Benaglia mantiene la promessa, percorre strade a piedi scalzi, con un rosario in mano e con in testa una sola cosa: la Madonna delle Nevi. Entra nelle case e chiede a chi vi abita conversione e un poco di cibo per sfamarsi. Chi esaudisce la sua richiesta, sarà benedetto; chi si rifiuta verrà maledetto al punto tale da prevedergli e augurargli disgrazie orribili. Presto la sua figura acquisisce sfumature strane, poco chiare, a volte torbide. C’è chi la considera una santa donna, devota alla Madonna, capace di portare luce e serenità nelle case che visita. C’è chi invece la teme, ne sfugge, accusandola di essere una strega, capace di orribili nefandezze e causare dolori e malattie. Figura popolare carica di contraddizioni e ambiguità, la pelegrina rimane, ancor oggi, nella memoria orale, personaggio a cavallo del labile crinale che separa il sacro dal profano, senza per questo perdere fascino, personalità e grazia.

Il pubblico seguirà il reading camminando in gruppo attraverso strade e sentieri, anche con fondo sconnesso. Non sono richieste particolari capacità atletiche ma solo una buona mobilità. La durata della camminata teatrale è di circa 2 ore in totale di cui un’ora di camminata intervallata da momenti di racconto.

23.07.2024 | 21.30
ORIO AL SERIO
#spettacolo
Mustaz Pagliacceria Contemporanea
POST-APOCALYPTIQUE CLOWN SHOW
Piazzale Aviatori d’Italia
(in caso di pioggia: Auditorium Comunale, via E. De Amicis)

di Mustaz Pagliacceria Contemporanea | con Luigi Aquilino, Andrea Camatarri, Matteo Chippari | di Luigi Aquilino | regia Luigi Aquilino, Andrea Camatarri, Matteo Chippari
Dopo la Grande Apocalisse, il pianeta Terra è ridotto a una desolata palude. Gli esseri umani sopravvissuti sono pochi, pochissimi… uno di questi è “il Prof”, accampato tra bidoni radioattivi e calcinacci, il suo vecchio giradischi e la sua pila di libri sembrano essere l’unica eredità di un’umanità ormai perduta. Nel suo sgangherato rifugio c’è spazio anche per la tomba del suo amato cane Dudù, che lo stesso Prof cerca di riportare in vita attraverso strani e goffi esperimenti chimici.
Ma le cose cambiano quando dalle terre lontane, attraverso i fumi tossici della storia, fanno il loro ingresso nel Bunker i Clown, armati di strumenti musicali, curiosità e poesia.
Sono forse pericolosi? Sono forse resi pazzi dalle radiazioni? Riuscirà il Prof a relazionarsi con questi misteriosi personaggi e riassaporare le emozioni generate da quella antica e perduta cosa chiamata Umanità?
Uno spettacolo di Visual Comedy con musica dal vivo, un’esperienza immersiva per il pubblico che avrà la sensazione di trovarsi in un futuro post-apocalittico.

24.07.2024 | 21.00
PEIA

#reading
Marika Pensa, Omar Nedjari
I SOGNI NON SONO IN DISCESA
Centro sportivo, via Campo Sportivo
(in caso di pioggia: Sala polivalente, via Ca’ Bettera 19)

da “I sogni non sono in discesa” di Simone Moro
voce Marika Pensa | chitarra e sequencer Omar Nedjari
Simone Moro ci racconta attraverso la sua biografia, le tappe più significative del suo cammino come alpinista e come essere umano. “Di sogni impossibili non ne esistono, dice, servono solo gambe solide man mano che i sogni si fanno più grandi”. E queste gambe, i sogni se li sono andati a prendere. Un percorso narrativo e musicale che vuole portarci nel silenzio profondo e nelle atmosfere rarefatte delle sue imprese più emblematiche – dalla tragedia dell’Annapurna alla storica conquista del Nanga Parbat, luoghi in cui non è possibile che un uomo non si confronti con la vertigine più grande. L’incontro con sé stesso.

25.07.2024 | 21.00
VILLA DI SERIO
#reading
Walter Tiraboschi, Gianluca Belotti
LA MONTAGNA DENTRO
Cortile Biblioteca Comunale, via Papa Giovanni XXIII, 60
(in caso di pioggia: Sala delle Carrozze, Biblioteca Comunale, via Papa Giovanni XXIII, 60)

da “La montagna dentro” di Hervè Barmasse
con Walter Tiraboschi e Gianluca Belotti
Hervé Barmasse è protagonista di scalate e avventure estreme. A sedici anni abbandona lo sci agonistico dopo un terribile incidente e deve reinventarsi. Il Cervino lo vede crescere e diventare uomo. Dopo ogni viaggio, dopo ogni salita su

cime inviolate in terre lontane, ritorna alla sua montagna, scalandola in ogni stagione dell’anno e inventando nuove vie. Hervé racconta se stesso, la sua storia, la passione, la fatica, l’emozione delle scalate. L’alpinista viene dopo l’uomo, che pure affronta imprese straordinarie. Queste pagine non sono la scontata esaltazione di un campione dell’estremo, piuttosto il racconto di cosa c’è dietro l’avventura dell’alpinismo, dove il coraggio delle decisioni è sempre intrecciato alla fragilità e alla paura. In parete, come nella vita.

26.07.2024 | 21.00
ROVETTA
#reading
Sandra Zoccolan, Mell Morcone
LA VIA PERFETTA
Casa Museo Fantoni, via A. Fantoni, 1
(in caso di pioggia: Casa Museo Fantoni, via A. Fantoni, 1)

da “La via perfetta” di Matteo Nardi
con Sandra Zoccolan, Mell Morcone
Un alpinista è un esploratore, non resiste a una via di cui si è innamorato, non può sottrarsi al desiderio di tentarla. Perché la visione iniziale è diventata un’idea, e l’idea un progetto a cui pensa tutti i giorni e a cui dedica le sue energie migliori.
Sulla Terra ci sono quattordici montagne che superano gli 8000 metri: il Nanga Parbat è una di queste. La nona in ordine di altezza e una delle più difficili; in particolare se la si affronta dallo sperone Mummery, che nessuno ha mai salito. Nei suoi cinque tentativi di conquistare la vetta in invernale, Daniele Nardi lo ha provato quattro volte. Quel «dito di roccia e ghiaccio che punta dritto alla vetta» aveva catturato la sua immaginazione. Un percorso così elegante da sembrare perfetto. L’impresa di Nardi e del suo compagno di cordata Tom Ballard si è interrotta a un passo dalla conclusione, ma Daniele, come fa ogni alpinista, aveva messo in conto che potesse accadere, e si era rivolto ad Alessandra Carati. Hanno lavorato insieme per quasi un anno. Alessandra lo ha seguito al campo base del Nanga Parbat e, dopo essere rientrata in Italia, è rimasta in contatto con lui fino all’ultimo giorno. Nella

posta elettronica aveva un’ email che era un impegno: terminare il racconto che Daniele aveva iniziato.

27.07.2024 | 21.30
AZZANO SAN PAOLO
#spettacolo
Federica Fabiani, Rossana Mola, Rita Pelusio
GIOVINETTE. LE CALCIATRICI CHE SFIDARONO IL DUCE
Cortile Scuola Primaria, via Dante Alighieri
(in caso di pioggia: Auditorium Scuola Media, via Don G. Gonella, 4)

tratto dal romanzo di Federica Seneghini e Marco Giani | regia Laura Curino | con Rita Pelusio, Rossana Mola, Federica Fabiani | collaborazione artistica Marco Rampoldi | adattamento drammaturgo Domenico Ferrari | con la collaborazione di Laura Curino, Rita Pelusio | scene e scelte musicali Lucio Diana | realizzazione costumi e assistente alla regia Francesca Biffi | co-produzione PEM Habitat Teatrali, RARA Produzione | con il sostegno di Fondazione Memoria della Deportazione e della Sezione A.N.P.I. Audrey Hepburn
L’approssimarsi diventa la regola, l’arrangiarsi l’assoluta normalità, ma d’altronde quando ci si sente pronti per un’esibizione? Concert jouet è uno spettacolo teatrale e musicale bislacco che unisce musica, fisicità e comicità in un equilibrio costantemente in pericolo..
Concerto teatrale comico per voce e violoncello al femminile, al limite della precarietà e dell’imprevedibile. Concert jouet guarda al mondo dei personaggi clowneschi che riescono a recuperare situazioni precarie attraverso la loro attitudine e capacità improvvisativa.
Durante un’esibizione che da subito si manifesta anomala, appariranno d’improvviso incidenti, imbarazzi e stramberie musicali, che costruiranno una performance sopra le righe vivace e senza freni.

29.07.2024 | 21.30
SERIATE
#spettacolo
Elena Ferri, Elisa Pastore
QUESTIONARIO PER ANIME BUONE
Biblioteca Civica, via Italia 58
(in caso di pioggia: Biblioteca Civica, via Italia 58)

scritto e diretto da Gaia Magni | con Elena Ferri e Elisa Pastore | musiche Gabriele Berioli | spettacolo prodotto con il sostegno di Officine della Cultura di Arezzo e Anime Sceniche – Scuola di Recitazione e Ricerca
Viviamo nella società della felicità agognata. La terapia dell’auto-aiuto, i percorsi di crescita personale, gli esempi di persone di successo ci ricordano che DOBBIAMO essere felici: la vita è una, non sprechiamola nell’infelicità. Nasce così una sorta di ansia da prestazione: ho fatto la scelta giusta? Sto perdendo tempo? Potrei avere di meglio? Perché non mi sento felice? Sono io il problema? Gli altri come fanno? Perché ho sempre qualcosa che mi tormenta?
Uno spettacolo ironico e divertente contro ogni aspettativa e allo stesso tempo commovente e tagliente. Uno spettacolo che pone molte domande e – vi avviso – dà poche risposte.
Hai vissuto una vita felice?
Un luogo senza tempo. Anni e Mor. Un incontro, uno scontro, un confronto sul tema della felicità. Un questionario per misurare il livello di gioia raggiunto nella vita appena vissuta. Altro giro, altra corsa! La giostra dell’esistenza gira ininterrottamente. Che forma ha la felicità? Dove si trova? Non è che la stiamo cercando nel posto sbagliato? Questionario per Anime Buone è uno spettacolo sul senso della fine, sul senso della vita.

30.07.2024 | 21.30
SCANZOROSCIATE
#spettacolo
Le Petite Mort Teatro
LE ARAGOSTE MUOIONO PER INCIDENTI DI PERCORSO

Cantina Martinelli, cascina San Giovanni, via Serradesca, 2
(in caso di pioggia: Sala Consiliare, piazza della Costituzione)

con Gianluca Bozzale, Emilia Piz, Martina Testa | regia e drammaturgia Tommaso Fermariello
C’è Enea che ha otto anni. Gli piacciono la scienza, gli animali, i documentari sugli animali, la sua maglietta rossa con sopra stampato un brontosauro. Oggi, per la prima volta, sta andando dalla nonna da solo.
C’è Chicca che è bloccata su un treno fermo in mezzo al nulla. Ha scoperto di essere entrata in menopausa. Si chiede come sarebbe vivere fino a centocinquant’anni. Pensa che la sua pelle sarebbe orribile a centocinquant’anni. Pensa che potrebbe rifarsi.
C’è la signora Adele che ha ottantacinque anni. Vive da sola da quando il marito ha avuto il colpo. Le piace andare dal parrucchiere e le piace guardare la riviste che ci sono. Ultimamente però le capita di fare confusione. A volte si prepara, si mette il vestito giallo, che è il vestito del giovedì dal parrucchiere, e si siede sulla poltrona ad aspettare la figlia. Ma la figlia non arriva. Ha una sensazione. Come se stesse sbagliando qualcosa, ma non capisce cosa.
Ci sono i nostri nonni, i ricordi che abbiamo di loro, i loro novant’anni, le giornate infinite, gli amici che muoiono, il corpo che si spegne e la testa anche, e il giocare a carte, raccontare di avere cinque anni di meno, forse dieci.
Ci siamo noi, che stiamo tra la fine dei vent’anni e l’inizio dei trenta, e sentiamo il fiato che si accorcia, un primo mal di schiena, un po’ di rughe sopra gli occhi, i capelli che diventano radi. Noi che qualche anno fa eravamo giovani, immortali, e il tempo era un nostro amico, era dalla nostra parte e sembrava non finire mai.
Le aragoste hanno un enzima che è in grado di riparare le estremità dei cromosomi rigenerando le cellule all’infinito. In altre parole, le aragoste non invecchiano mai.
Sarebbero tecnicamente immortali, se non fosse che nell’atto di rinnovare la struttura esterna del proprio scheletro sono particolarmente inermi e preda di numerosi predatori.
Le aragoste muoiono solo quando succede loro qualcosa di brutto. Come un incidente. Come sarebbe essere come le aragoste e non invecchiare mai?
Come invecchieremo noi quando si vivrà fino a centocinquanta anni e per strada ci saranno solo capelli bianchi?

Lo spettacolo è un racconto a più voci, che sta tra la fiction e il racconto di sé, una riflessione sul tempo e sull’invecchiare, sulle aragoste e sugli umani.

31.07.2024 | 21.00
GANDINO
#reading
Walter Tiraboschi, Lorenzo Monguzzi
NEANCHE FOSSIMO GABER
Casa Maccari, Via P. Loverini, 7
(in caso di pioggia: Casa Maccari, Via P. Loverini, 7)

con Walter Tiraboschi e Lorenzo Monguzzi
Cos’è, cosa dice, scrive e fa un intellettuale, in una stagione confusa come la nostra? È uno che mentre gli altri sembrano fare i conti con le cose più spicciole guarda un po’ più in là e un po’ più dentro. Le parole di tutti non gli bastano, per lui vogliono dire un’altra cosa. Perciò le deve riscoprire, ripulendole da ovvietà ed equivoci. Perché l’intellettuale vero le parole le usa tutte, le più semplici come le più difficili, e non ne teme nessuna. Noi, con Gaber, ci vogliamo giocare, senza esserlo, per provocare e per provocarci, per riuscire ad avere un pensiero, da condividere oppure no. Lo affronteremo con rispetto, pudore e grande riconoscenza… neanche fossimo Gaber.

01.08.2024 | 21.00
PREMOLO
#reading
Matteo Bonanni, Andrea Motta
SAFARI ARTICO
Terrazza del Grem Bike Hostel, via dell’Agro, 5
(in caso di pioggia: Sala del Grem Bike Hostel, via dell’Agro, 5)

da “Safari artico” di Jørn Riel

voce recitante Matteo Bonanni | chitarra Andrea Motta
“E’ una verità che potrebbe essere menzogna e una menzogna che potrebbe essere verità. Nessuno può saperlo, e io meno degli altri”.
Così Jorn Riel definisce lo skrøner: una tipica forma di racconto danese posta giusto a metà tra la realtà e la fantasia, spesso fatta da una base di eventi realmente accaduti sulla quale la fantasia del narratore ci aggiunge del suo, così appunto da sospenderla in un ambito particolare e renderla indefinitamente tanto possibile quanto inverosimile…
Lo scenario di questo racconto è il Nord della Groenlandia, territorio tra i più inospitali e selvaggi dell’intero pianeta, in cui si incontrano personaggi bizzarri che desiderano starsene in solitudine, vivere nel bel mezzo della Natura più sublime e ostica, ritrovare sé stessi ovvero perdersi definitivamente, lontani da qualsiasi altra parvenza di civiltà.
L’autore conosce bene questo mondo avendolo vissuto per ben 16 anni.
Il racconto trascina lo spettatore in questo mondo sublime, scintillante di ghiacci azzurri e di plumbee acque marine, fatto di vastità incommensurabili, di silenzi assoluti, di forze naturali indomabili dove può incontrare personaggi lontani dagli “eroi” leggendari di tanti racconti epici ma che tanto hanno di “umano” nel senso più ampio e positivo del termine.
Attraverso la forza evocativa della parola e le suggestioni musicali lo spettatore viene condotto in un viaggio ai confini del mondo e dell’umanità.

02.08.2024 | 21.00
BONATE SOTTO
#reading
Walter Tiraboschi, Lorenzo Monguzzi
NEANCHE FOSSIMO GABER
Parco Brolo, via Villa
(in caso di pioggia: Centro Sportivo, via Garibaldi 15)

con Walter Tiraboschi e Lorenzo Monguzzi

Cos’è, cosa dice, scrive e fa un intellettuale, in una stagione confusa come la nostra? È uno che mentre gli altri sembrano fare i conti con le cose più spicciole guarda un po’ più in là e un po’ più dentro. Le parole di tutti non gli bastano, per lui vogliono dire un’altra cosa. Perciò le deve riscoprire, ripulendole da ovvietà ed equivoci. Perché l’intellettuale vero le parole le usa tutte, le più semplici come le più difficili, e non ne teme nessuna. Noi, con Gaber, ci vogliamo giocare, senza esserlo, per provocare e per provocarci, per riuscire ad avere un pensiero, da condividere oppure no. Lo affronteremo con rispetto, pudore e grande riconoscenza… neanche fossimo Gaber.

03.08.2024 | 19.30
CASNIGO
#inCammino
Alberto Salvi
I FIORI SONO APPARSI NEI CAMPI, IL TEMPO DEL CANTO È TORNATO
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.
(in caso di pioggia: si rinvia al 09.08)

CAMMINATA TEATRALE
Per partecipare è necessario prenotare versando una caparra di 5 euro attraverso il sito alevarlombradaterra.it, che verrà restituita sul luogo dell’evento o trattenuta in caso la persona prenotata non si presenti. I posti sono limitati.

di e con Alberto Salvi | e la partecipazione della Madonna d’Erbia
“Ta pödet tocà töt, ma mìa la Madóna d’Erbia”
La sera del 5 agosto del 1550, sul monte d’Erbia, nei pressi di una delle cascine che su quel colle si stanziano, un contadino urla in preda ad una rabbia furiosa. È fermo davanti alla parete del fianco sinistro del proprio fienile, e bestemmia. Bestemmia perché, ancora una volta, il suo terreno, coltivato con cura e con tanta, tanta fatica, è stato distrutto. Sul quel muro, che ora l’uomo sta fissando con rancore e ostilità, vi

è dipinta un’immagine sacra: la maternità di Maria Vergine. E non c’è giorno che chiunque passi su quel monte non si fermi davanti all’immagine per una preghiera, un’invocazione, un saluto, ed ogni volta il suo terreno viene calpestato, i suoi raccolti danneggiati, il suo lavoro disdegnato. È a quel punto che l’ira del poveruomo si traduce da frustrazione in azione: prende la zappa e si scaglia contro la santa immagine, colpendola violentemente e ripetutamente, fino a distruggerla. Il mattino dopo, quando alle prime luci dell’alba il contadino si accinge a raggiungere i campi, l’immagine della Beata Vergine è ancora lì, tale e quale a prima, sullo stesso muro, nella medesima posizione. Il poveruomo rimane di pietra. Senza parole. Poi comprende: quello che ha davanti è un miracolo e lui ne è stato testimone.
Ha inizio così un legame indissolubile tra i Casnighesi e la Madonna che, ancor oggi, a distanza di quasi 500 anni, rimane fortissimo e indistruttibile.

Il pubblico seguirà il reading camminando in gruppo attraverso strade e sentieri, anche con fondo sconnesso. Non sono richieste particolari capacità atletiche ma solo una buona mobilità. La durata della camminata teatrale è di circa 2 ore in totale di cui un’ora di camminata intervallata da momenti di racconto.

04.08.2024 | 18.30
CORNELLO DEI TASSO (CAMERATA CORNELLO) > ONETA (SAN GIOVANNI BIANCO)
e

04.08.2024 | 21.30
ONETA (SAN GIOVANNI BIANCO) > CORNELLO DEI TASSO (CAMERATA CORNELLO)

#inCammino
Massimo Bonechi
LA CITTÁ VISIBILE
Obbligo di prenotazione sul sito del Festival.
I dettagli sul luogo saranno comunicati ai prenotati.

(in caso di pioggia: si rinvia al 11.08)

CAMMINATA TEATRALE
Per partecipare è necessario prenotare versando una caparra di 5 euro attraverso il sito alevarlombradaterra.it, che verrà restituita sul luogo dell’evento o trattenuta in caso la persona prenotata non si presenti. I posti sono limitati.

con Massimo Bonechi
Le città sono un insieme di tante cose:
di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio;
le città luoghi di scambio,
come spiegano tutti i libri di storia dell’economia,
ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci,
sono scambi di parole, di desideri, di ricordi”
Italo Calvino, Le città invisibili
Un percorso teatrale per allontanarsi dalla città e al tempo stesso per comprenderla meglio: scoprire nuove possibilità espressive, suggestioni diverse, punti di vista inesplorati. Circondato dalla montagna, dalla natura per tornare con la mente alla dimensione urbana e rivivere, ripensare i luoghi del nostro vivere quotidiano.
Standone lontani. Per sentirne le mancanze, i limiti, le opportunità, le possibilità.
Immergersi in un mondo altro per stimolare la curiosità di un occhio che non si ferma al solo uso funzionale del mondo cittadino.
Le città sono proprio come noi, noi esseri umani che cerchiamo per una vita cosa desideriamo, rifuggiamo le paure, ci relazioniamo con le persone, viviamo di ricordi.

Il pubblico seguirà il reading camminando in gruppo attraverso strade e sentieri, anche con fondo sconnesso. Non sono richieste particolari capacità atletiche ma solo una buona mobilità. La durata della camminata teatrale è di circa 2 ore in totale di cui un’ora di camminata intervallata da momenti di racconto.

06.08.2024 | 21.00
CASTIONE DELLA PRESOLANA
#reading
Stefano Panzeri, Simone Riva

LA VIA MENO BATTUTA
Parco dell’Acqua
(in caso di pioggia: Palazzetto congressi, via Donizetti 15, Bratto)

da “La via meno battuta” di Matteo Della Bordella
con Stefano Panzeri e Simone Riva
A Matteo Della Bordella la montagna ha dato e tolto tanto: l’ha consacrato quale uno dei più geniali alpinisti della nuova generazione, ma gli ha anche portato via il padre Fabio, insegnante e istruttore del Cai scomparso nel 2007 in un tragico incidente in parete. Eppure, Matteo ha continuato ad approcciare ogni vetta a viso aperto, con spirito leale e grande rispetto per la natura, lontano da ogni retorica di conquista. Perché l’arrampicata è più di uno sport: è un’inflessibile maestra di vita, un viaggio esistenziale nel quale ci si mette ogni volta alla prova tra gioie e spaventi, sfide e timori, traguardi e fallimenti, ascese e baratri. Oggi, questo giovane talento ci racconta come l’alpinismo gli abbia cambiato la vita, rendendolo l’uomo che è diventato. Le sfide affrontate in parete – dalle prime scalate con il padre, appena dodicenne, alle eccezionali imprese by fair means, ovvero senza mezzi artificiali – gli hanno regalato enormi soddisfazioni e impartito severe lezioni. Un percorso fatto di successi, di premi, della stima di maestri del calibro di Reinhold Messner, ma anche di cadute, sconfitte e passaggi dolorosi. Esperienze che l’hanno fatto crescere, in tutti i sensi: l’hanno reso capace di affrontare i propri limiti e lottare con quelle paure che si agitano nel profondo di ciascuno di noi. Immerso in una cornice di paesaggi mozzafiato – dalle Alpi alla Patagonia, dalla Groenlandia al Pakistan – il suo racconto va ben oltre la cronaca sportiva: ci mostra come scalare significhi innanzitutto scoprire se stessi, inventare e inventarsi costantemente, imparare l’arte della perseveranza, dell’accettazione e della rinuncia. E ci ricorda quanto sia importante, in montagna come nella vita, avere il coraggio di ammettere un errore o di percorrere la via meno battuta.

08.08.2024 | 21.00

PARRE
#reading
Giulio Baraldi, Luigi Suardi
LA BANDA DEI BERGAMASCHI
Piazza San Rocco
(in caso di pioggia: Sala della comunità, oratorio di Parre, via Roma)

da “Fuga da Fresnes” di Emiliano Facchinetti
drammaturgia, regia e interpretazione Giulio Baraldi | musiche dal vivo Luigi Suardi
C’è un vecchio adagio che recita: “bergamaschi, terra di muratori e rapinatori”.
Ispirandosi al libro “Fuga da Fresnes”, l’attore Giulio Baraldi racconterà la mala bergamasca, quella che tra gli anni Settanta e Ottanta, era tra le più rispettate d’Europa. Tra tanti banditi all’assalto di banche e portavalori, figura epica fu proprio Pier Luigi Facchinetti, protagonista, prima di morire, di diverse evasioni. Una in particolare narrata nel libro scritto dal fratello e destinata a entrare nella storia. Accompagnato dalla chitarra elettrica e dalle sonorità inedite di Luigi Sardi,
il reading sarà un un memoir intenso, mozzafiato, fatto di storie nere e arricchito da aneddoti finora poco conosciuti – soprattutto quello legato al progetto di rapire e uccidere Silvio Berlusconi per conto di un’importante banda criminale francese.

11.08.2024 | 21.00
ARDESIO
#reading
Matilde Facheris, Alberto Salvi, Gino Zambelli
LA TAVERNA DEL DIAVOLO
Piazzetta San Giorgio
(in caso di pioggia: Teatro dell’oratorio, via A. Locatelli 3)

da “La Taverna del diavolo” di Roberto Trussardi
con Matilde Facheris e Alberto Salvi | fisarmonica Gino Zambelli

Il 14 luglio 1914 Simone Pianetti, un omone delle valli bergamasche, uccide sette compaesani. Era un anarchico il Pianetti. Non poteva sopportare che i soliti benpensanti gli rovinassero la vita bollandolo per quello che per tutti loro, all’epoca, voleva dire anarchico: sovversivo, senza Dio, senza famiglia, senza controllo. Poi incontri Gaetano Bresci, ti innamori di una bella americana attivista, le uniche parole che ti consolano sono quella di Malatesta o di Bakunin, il tuo odio cresce e trova un pensiero, arrivi a concepire una libertà totale da tutto e da tutti che immancabilmente non arriva. Torni in Italia, ti sistemi, metti su un locale dove si balla e ti attiri l’odio del parroco e dei benpensanti. Metti su un mulino e ti dicono che avveleni la farina. Allora scatta il tuo giorno di ordinaria follia e, come si dice ancora da quelle parti, “fai come il Pianetti”.

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