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Grone

Truffa un’anziana ma viene inseguito in auto dal vicino di casa: 21enne in manette

L'83enne ha ricevuto una telefonata da un finto carabiniere: le diceva di stipulare una polizza da 4mila euro perché la figlia aveva ridotto un 25enne in fin di vita, investendolo. La donna ha consegnato tutto l'oro che aveva in casa

Grone. Hanno truffato un’anziana facendosi consegnare tutto l’oro che aveva in casa e sono scappati. Ma il vicino di casa della donna ha visto la scena dalla finestra e si è lanciato all’inseguimento in auto. I due malviventi hanno però abbandonato il mezzo a Casazza e si sono dileguati a piedi. Un paio d’ore dopo i carabinieri della locale stazione hanno individuato uno dei due uomini nei pressi del veicolo che avevano abbandonato e lo hanno arrestato per truffa aggravata.

Nella mattinata di giovedì 20 giugno sul telefono fisso dell’anziana, 83 anni, residente a Grone, è arrivata una chiamata: un finto carabiniere la informava che sua figlia aveva investito un 25enne, riducendolo in fin di vita e che per questo sarebbe stata arrestata e portata in carcere. Una possibile soluzione era stipulare subito una polizza assicurativa versando 4mila euro. La pensionata, spaventata, ha chiesto di poter parlare con la figlia e il finto militare le ha passato una donna che però si limitava a piangere, non proferendo alcuna parola.

“Non ho in casa 4mila euro”, ha detto l’anziana e il truffatore le ha suggerito di preparare l’oro e che un suo collega sarebbe passato dopo un paio d’ore a ritirarlo. Quando il complice ha suonato il campanello, l’83enne ha aperto la porta con in mano qualche anello, un braccialetto, una spilla, una catenina e tre orologi. Ha consegnato tutto al finto carabiniere ed ha chiesto notizie della figlia. A quel punto il truffatore si è dato alla fuga a bordo di una Fiat Panda nera guidata da un’altra persona.

Il vicino di casa ha assistito alla scena, ha intuito cosa stava succedendo, ha preso la macchina e si è messo ad inseguire la Panda. Nel mentre chiamava i carabinieri per lanciare l’allarme. I due hanno raggiunto Casazza e, non conoscendo le strade, si sono infilati in una via a fondo chiuso. Così hanno abbandonato l’auto e si sono dileguati a piedi. I carabinieri, giunti sul posto, hanno perquisito l’utilitaria trovando all’interno due anelli d’oro ed hanno raccolto la testimonianza del vicino dell’anziana, che ha descritto il truffatore nei minimi particolari.

Un paio d’ore dopo una pattuglia ha riconosciuto il soggetto, che si aggirava nei pressi della Panda. Quando lo hanno fermato, il giovane ha spontaneamente consegnato i gioielli dell’anziana e una pallina di cocaina. In manette è finito F.M., calabrese di 21 anni, che venerdì è stato accompagnato in tribunale. Davanti al giudice ha ammesso ogni addebito ed ha spiegato che le telefonate agli anziani arrivano direttamente da Napoli. Quando qualcuna delle vittime casca nel tranello, intervengono altre persone che si trovano in zona e che si presentano a casa delle vittime per ritirare il bottino. Il giovane ha dichiarato di essere entrato nel giro perché aveva bisogno di soldi e che quella era la prima volta che commetteva un reato del genere.

Il giudice ha convalidato l’arresto, ha disposto l’obbligo di dimora a Lungro, in provincia di Cosenza, suo paese di residenza e l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Il processo per direttissima è stato rinviato su richiesta di termine a difesa dell’avvocato.

 

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