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Codice rosso

Libero da un’ora, minaccia di nuovo la compagna e finisce ancora in carcere

Il 32enne era stato arrestato il 16 giugno per maltrattamenti. Scarcerato il giorno seguente, aveva ripreso a mandare messaggi minatori alla donna ed era finito in manette per aver violato la misura del divieto di avvicinamento

Clusone. Era stato scarcerato da circa un’ora, finito in cella per maltrattamenti nei confronti della compagna. Ma non appena libero, seppur sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, ha iniziato a mandarle messaggi vocali pieni di insulti e minacce. “Stai attenta perché io mi faccio mettere dentro ma ti ammazzo”, “Brutta tr…, mi hai fatto arrestare”.

La donna, spaventata, si è rivolta nuovamente ai carabinieri che tra l’altro stavano aspettando in caserma l’uomo, S.M., 32 anni, titolare di una pizzeria d’asporto, per applicargli il braccialetto elettronico necessario a segnalare eventuali avvicinamenti alla compagna. Non appena arrivato, ai suoi polsi sono scattate ancora le manette: arrestato per la violazione della misura.

Giovedì mattina è stato accompagnato in tribunale per l’udienza di convalida e il processo per direttissima: il giudice ha convalidato l’arresto, non ha disposto misure cautelari in quanto la legge non lo consente nel caso di persone sottoposte al divieto di avvicinamento. Ma ha rinviato gli atti in procura per chiedere che la misura venisse aggravata. Il gip ha accolto la richiesta del pm ed ha disposto nuovamente il carcere. Così il 32enne è stato accompagnato dai carabinieri direttamente in via Gleno.

Il primo arresto è avvenuto lo scorso 16 giugno: i vicini di casa della coppia, che vive a Cerete Alto, ha chiamato i carabinieri in quanto nell’appartamento dei due provenivano forti urla da parte della donna. Quando sono arrivati sul posto, i militari hanno trovato la ragazza in strada, in lacrime, mentre il compagno si era allontanato. L’hanno portata in caserma, sulle braccia e sul volto aveva i segni dei maltrattamenti subiti e mentre raccontava quanto accaduto per formalizzare la denuncia, il suo telefonino non smetteva di squillare: era il 32enne che continuava a mandarle messaggi minacciosi.

Lunedì S.M. è stato rintracciato e arrestato nell’ambito del cosiddetto “Codice rosso”. Dopo aver trascorso una notte in carcere, l’uomo è stato interrogato dal gip al quale ha raccontato di essere lui la vittima e di venire spesso aggredito fisicamente dalla compagna, anche sotto gli occhi del figlioletto di 3 anni. Il suo arresto è stato convalidato, è stata disposta la scarcerazione e gli è stato notificato il divieto di avvicinamento alla donna con l’obbligo di portare il braccialetto elettronico alla caviglia.

Misura violata nel giro di un’ora, quando il 32enne ha ripreso a minacciare la compagna via Whatsapp. Ne è seguito un nuovo arresto, un’udienza di convalida, un aggravamento della misura e un nuovo ingresso in carcere.

 

braccialetto elettronico
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