Cologno al Serio. Secondo lo psichiatra Massimo Biza, nominato dall’avvocato Francesco Pierotti, Aimiose Osarumwense, 45 anni, nigeriano, non era capace di intendere e volere quando ha impugnato il coltello ed ha ucciso la compagna, Joy Omoragbon.
Lo ha scritto nella sua relazione, che martedì 18 giugno ha consegnato al giudice delle udienze preliminari nel corso dell’incidente probatorio. Spetta ora alla procura chiedere o meno il rinvio a giudizio dell’imputato e sarà il tribunale a decidere se l’uomo è imputabile o meno.
L’omicidio della donna risale al 28 marzo scorso. I due si trovavano nel monolocale di via Donizetti a Cologno al Serio, centro storico del paese, dove vivevano da anni. Hanno discusso e lui ha aggredito la compagna con diverse coltellate al torace, lasciandola esanime sul pavimento.
Non era la prima volta che Joy veniva minacciata. Nel 2013 si era verificata un’altra aggressione, sempre con l’uso di una lama, ed in quel frangente erano emersi i problemi psichici di Osa, che era stato sottoposto ad un Trattamento Sanitario Obbligatorio. Era stato curato, prendeva dei farmaci e le cose sembravano andare meglio per la coppia.
Ma nel dicembre 2023 il 45enne aveva perso il lavoro e aveva iniziato a mostrare nuovamente comportamenti strani, che avevano causato degli attriti con la convivente. In un paio di occasioni erano intervenute le forze dell’ordine, ma la donna non aveva voluto sporgere denuncia.
La situazione è degenerata il giorno dell’omicidio. Aimiose Osarumwense era stato portato in carcere in un primo momento ma, viste le sue condizioni psichiche, era stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni, dove si trova tutt’ora.
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