Bimbi ustionati all’asilo, le famiglie di Elisa e Alessandro: “Stiamo trattando con l’assicurazione”

Osio Sopra. C’è una trattativa in corso tra l’assicurazione della scuola materna San Zeno di Osio Sopra e le famiglie Prandi e Bonansinga, quelle dei due bambini rimasti gravemente ustionati a causa del ritorno di fiamma di un braciere acceso nel cortile dell’asilo per arrostire i marshmellows.

L’avvocato Danilo Delia, nel corso dell’udienza di martedì 18 giugno a carico della maestra della classe blu Monica Valsecchi e della coordinatrice Simonetta Nava,  ha chiesto un rinvio: “Stiamo cercando un accordo in sede civile. Se le nostre richieste verranno accolte abbandoneremo la sede penale”. Significa che le famiglie rinuncerebbero a comparire come parte civile nel processo penale. Ma rimarrebbero comunque parti offese, dato che il procedimento nei confronti dell’insegnante e della coordinatrice andrà avanti comunque. Le due donne devono rispondere di lesioni colpose gravi e gravissime, aggravate dal fatto di averle cagionate a più persone e perché commesse in violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Roberto Tornicelli, il papà che materialmente spruzzò il bioetanolo sul braciere provocando la fiammata che investì 5 bambini e 3 adulti, lo scorso 16 aprile è stato condannato in abbreviato a 3 anni, 4 mesi e 12 giorni e al pagamento di una provvisionale di 240mila euro per la famiglia di Elisa Prandi e di 200mila euro per quella di Alessandro Bonansinga. Somme queste che sono già state liquidate dall’assicurazione dell’imputato.

Nel frattempo il pubblico ministero Silvia Marchina ha chiesto nuovamente l’archiviazione per don Luca Guerinoni, all’epoca dei fatti legale rappresentante dell’asilo, e per un’insegnante di sostegno che era presente nel cortile mentre veniva acceso il fuoco. Ad una prima richiesta del pm le famiglie si erano opposte, ma non questa volta. Il giudice si deve ancora pronunciare in merito.

Il 30 maggio 2022 i bambini della classe blu erano impegnati in un’attività di laboratorio nel giardino della scuola. Come sorpresa finale, avrebbero arrostito dei marshmellows sul fuoco con l’aiuto di tre papà che si erano offerti volontari per dare una mano. Roberto Tornicelli aveva portato il braciere e la tanichetta con il liquido infiammabile, aveva sistemato le pietre, aveva spruzzato il bioetanolo e aveva acceso la fiamma con un accendino. Ma il riverbero del sole aveva nascosto la fiammella, così l’uomo, 42 anni, aveva spruzzato altro liquido provocando così un ritorno di fiamma che investì le persone che si trovavano lì attorno.

Elisa e Alessandro erano in prima fila, il fuoco bruciò i vestiti e arrivò a causare loro ustioni gravissime, alla bambina sull’80% del corpo. I due piccoli rimasero per alcuni giorni in pericolo di vita, Elisa restò ricoverata in ospedale per 10 mesi. Entrambi ora stanno bene ma portano i segni di quanto accaduto quel terribile giorno e devono essere sottoposti ad ulteriori operazioni chirurgiche, terapie e infiltrazioni.

Tornicelli si assunse le proprie responsabilità fin dal primo giorno, le due imputate invece dichiararono che non avevano autorizzato l’accensione di un fuoco all’interno dell’asilo e di non essersi accorte del fatto che il papà avesse portato in cortile braciere e liquido infiammabile.

La prossima udienza è stata fissata per il 10 ottobre.