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La sentenza

Foppolo, crack della Brembo Super Ski: assolti tutti e 7 gli imputati

Per la maggior parte delle accuse è intervenuta la prescrizione. Per altri fatti assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste" e "perché il fatto non costituisce reato"

Foppolo. Tutti assolti. Chi per intervenuta prescrizione dei reati, chi perché il fatto non sussiste, chi perché il fatto non costituisce reato.

Si è concluso così il processo per il crack della Brembo Super Ski,  la società a partecipazione pubblica che prima del fallimento del 2017 gestiva gli impianti del comprensorio di Foppolo. Sette gli imputati: l’imprenditore 65enne Sergio Lima, l’ex sindaco di Carona e il suo vicesindaco Giovanni Alberto Bianchi e Mauro Arioli, il consulente Antonio Ditto e Vittorio Salusso, direttore tecnico della Brembo Super Ski, Giovanni e Andrea Semperboni, fratelli titolari dello studio di ingegneria Tec Pro.

Per Lima, l’imputato principale, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 5 anni. Sull’appalto truccato per la telecabina Lima non è stato assolto nel merito, ma per prescrizione perché non gli è stata riconosciuta la recidiva che contestava il pm e allungava i termini. Certo è che il suo calvario giudiziario, durato 8 anni, pare finalmente concluso e fuori dall’aula sorride dopo il pronunciamento della sentenza. “Il pubblico ministero ha fatto un ottimo lavoro e io mi sono sentito rispettato. Mi riteneva colpevole, ma il suo teorema accusatorio era errato. Su Foppolo ci sono state delle ingenuità e forse un po’ di superficialità, credo a causa dell’entusiasmo con il quale abbiamo affrontato la questione. Io però sapevo che tutte le procedure della gara d’appalto erano state rispettate”.

Lima era titolare della Snowstar, azienda specializzata nella compravendita di impianti sciistici, per lo più di seconda mano. Da lui la Brembo Super Ski nel maggio 2011 acquistò la seggiovia Conca Nevosa per 3,3 milioni di euro. Secondo l’accusa ci fu una sovrafatturazione di 200mila euro, somma che, secondo l’imprenditore, sarebbe stata divisa tra l’allora sindaco di Foppolo Giuseppe Berera e altri. E poi regali, vacanze, cene da parte di Lima a Berera, liquidati dall’imprenditore come gesti di amicizia.

Nel 2016 la gara d’appalto per il posizionamento di una nuova cabinovia: secondo gli inquirenti era stata preparata su misura della società Graffer, che infatti se la aggiudicò per mancanza di partecipanti. Il tribunale ha pronunciato l’assoluzione per tutti gli imputati.

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