• Abbonati
La storia dalla bassa

Ravanelli cambia casacca ma il risultato è lo stesso: è ancora lui il sindaco di Arcene

Il primo cittadino uscente è passato dalla lista di centrosinistra Insieme per Arcene - da trent'anni alla guida del paese - alla civica Cambiamo Arcene, sostenuta dal centrodestra: l'ha spuntata con il 51,88% dei voti

Arcene. In queste elezioni amministrazioni sono emerse storie particolari da ogni parte della Bergamasca: una di queste è quella che affiora da Arcene, nella Bassa Bergamasca, dove è stato rieletto sindaco Roberto Ravanelli.

La realtà e la successione dei fatti delle ultime settimane hanno tuttavia qualcosa di eccezionale, o quanto meno di inconsueto: il primo cittadino uscente infatti è passato dalla lista civica di centrosinistra con la quale si era presentato nel 2019 (Insieme per Arcene) alla civica sostenuta dal centrodestra Cambiamo Arcene.

Un cambio di casacca che lo ha portato in paese ad essere definito da qualcuno un ‘traditore’, ma che alla fine gli ha sorriso portandolo alla rielezione con il 51,88% dei voti.

“Il sindaco che si ripresenta alle elezioni generalmente ha un vantaggio, ma cambiando sponda politica vincere è stato complicato – sottolinea Ravanelli – Alla fine è andata bene: 96 voti di più, un dato superiore all’ultima volta visto che nella tornata precedente avevo vinto con 53 punti di scarto”.

Una scelta, quella di presentarsi con una lista del lato opposto, dettata da una serie di avvenimenti durante il suo primo mandato come sindaco di Arcene: “Mi ero sempre ripromesso che avrei fatto cinque anni e nulla più. Forti del loro consolidato rapporto con il territorio e della mia inesperienza, gli esponenti storici di Insieme per Arcene hanno tentato fin da subito di pilotarmi: io ho sempre cercato di seguire le mie intenzioni, coinvolgendo al massimo i consiglieri, ma alcuni elementi, che definisco come ‘i senatori a vita’ di Arcene, hanno instillato discordia in Consiglio”.

“La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la votazione di approvazione del Pgt – prosegue -. Alla prima tornata due miei consiglieri si sono astenuti, nella votazione definitiva ben quattro si sono espressi contro, cercando di far esprimere un parere negativo anche alla minoranza. Per fortuna l’opposizione non ha seguito il loro comportamento. Nonostante le scelte sul Pgt fossero state fatte insieme ai consiglieri il voto finale è stato politico e non di merito”.

Nelle elezioni precedenti mi ha votato una metà del paese, a sto giro l’altra metà.

Senza dimenticare il progetto del Data Center, ambito in cui Ravanelli ha avuto “contro i precedenti amministratori che hanno tentato in vario modo di delegittimarmi senza mai chiedere un voto di sfiducia in Consiglio. Una guerra personale che mi ha indotto nuovamente a candidarmi, forte della convinzione di aver sempre fatto il mio dovere”.

“In questa vittoria rivendico un po’ un successo personale – confessa il primo cittadino -. Il gruppo è nuovo, solamente un consigliere era parte dell’opposizione negli ultimi cinque anni. Sono convinto che le visioni che appartengono al passato siano da superare: i tempi sono cambiati, non si può restare ancorati a delle decisioni storiche”.

 

lista cambiamo arcene
Tutti i volti della lista Cambiamo Arcene

 

“Nel corso della mia amministrazione ho sempre tenuto un atteggiamento pratico-pragmatico – conclude -, trovandomi spesso contro comportamenti fondati su convinzioni ideologiche: il dialogo in queste condizioni si è dimostrato estremamente difficile”.

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI