Bergamo. “Complimenti Elena!”, “Facciamo una foto insieme?”, “Io sono stata un’infermiera, come lei conosco la realtà ospedaliera”. È stato più lento del previsto il percorso di Elena Carnevali, neosindaca di Bergamo dall’info point di via Sant’Orsola fino a Palazzo Frizzoni.
“Qual è il suo primo obiettivo?”, le chiede una giornalista. “Raggiungere quel palazzo!”, scherza Carnevali. È raggiante. Il marito, Guido Molinero, sempre al suo fianco. Intorno c’è chi l’ha sostenuta durante gli otto mesi di campagna elettorale. Ci sono i parlamentari Simona Malpezzi e Antonio Misiani, i consiglieri regionali Jacopo Scandella e Davide Casati, e il sindaco uscente Giorgio Gori.
È una parata di sorrisi a 360 gradi. La gente per strada chiede di poter stringere la mano alla prima cittadina o fare una foto con lei. I commercianti escono dai negozi, per accogliere il corteo della felicità. Parte il coro: “Elena, Elena, Elena”. I primi della fila intonano il motivo principale di “Seven Nation Army” dei The White Stripes – il celebre “Popopopopopo” –, lo stesso cantato dieci anni fa per festeggiare l’elezione di Gori.
L’atmosfera in casa Carnevali era positiva. Già prima della conferma definitiva nel quartier generale del centro sinistra soffiava un vento di festa. Elena Carnevali sorride, dà un bacio al marito Guido, al suo fianco per tutta la campagna. Fuori partono gli abbracci.
Alle 16.30 Elena Carnevali al 55%, Andrea Pezzotta al 42,3% e Vittorio Apicella 2,6%. Alle 16.20 sono circa 22 mila voti spogliati e verificati. “È fatta” dicono i presenti. Elena Carnevali è la nuova sindaca di Bergamo, la foto con le bandiere sulla strada e tra applausi e urla di gioia. Alle 16:45 la prima conferenza stampa: le parole con i giornalisti: vestita con un tailleur rosso e con in mano un bouquet di ortensie azzurre e rose gialle. “Emozione tripla”, dice la neosindaca.
Poco dopo la partenza verso Palazzo Frizzoni. Si procede piano piano, lasciando spazio a esplosioni di gioia. Gori, da buon ex primo cittadino, si preoccupa della sicurezza del corteo e si trasforma in uomo “spartitraffico”. Il gruppo scorre e segue Elena, che si ferma per parlare con i cittadini in alcuni punti. “Elena come sono contenta! E Gori è passato alle europee?”, chiede un’anziana signora che si aggrega alla marcia stando in pole position.
All’arrivo in piazza Matteotti si è già formata la folla pronta ad accogliere la sindaca con uno scroscio di applausi. Non è possibile entrare a Palazzo Frizzoni come di consuetudine (quest’anno la sede istituzionale del Comune di Bergamo è stata adibita a sezione di seggio, ndr), quindi la festa continua nello spazio antistante. Arrivano molti mazzi di fiori per la prima cittadina, tra abbracci e momenti di evidente emozione.
Anche Andrea Pezzotta, candidato sindaco del centro destra, giunge in piazza per complimentarsi con la rivale. Si scambiano un lungo abbraccio. Un lungo abbraccio, si scambiano uno sguardo commosso: inizia un nuovo capitolo a Bergamo.
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