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Verso il voto

Bagno di folla per Elena Carnevali: “Un’avventura straordinaria, che deve continuare” fotogallery

Presenti anche i sindaci di Milano, Brescia, Vicenza e Verona. Il passeggio del testimone con Giorgio Gori che scalda il popolo del centrosinistra: “Non siamo noi l’anomalia. Bergamo guardi avanti"

Bergamo. Bagno di folla, nella serata di giovedì 6 giugno, per la candidata sindaca Elena Carnevali. Nel consueto appuntamento di chiusura della campagna elettorale, a pochi giorni dal verdetto decisivo dell’8 e 9 giugno, la leader del centrosinistra ha voluto ringraziare, nella cornice di Largo Rezzara a due passi da Piazza Pontida, tutti coloro che l’hanno aiutata in questo lungo e avvincente percorso, con lo sguardo sempre rivolto a Palazzo Frizzoni.

Oltre a tutti i suoi sostenitori cittadini, circa 250 persone, non hanno voluto mancare all’appuntamento tanti sindaci dei capoluoghi targati centrosinistra: Beppe Sala, sindaco di Milano, Laura Castelletti, sindaca di Brescia, Giacomo Possamai e l’ex calciatore Damiano Tommasi, rispettivamente primi cittadini di Vicenza e Verona, e il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori.

Ad introdurre la serata ci ha pensato la band jazz capitanata da Tino Tracanna, insieme a Filippo Sala, Massimiliano Milesi e Francesco Chebat.

Nel clou della serata, Elena Carnevali ha preso pieno possesso della scena, ringraziare tutti i presenti: “Che bello avervi avuto vicino anche in questa chiusura che mi sembrava non arrivare mai. È stata un’avventura straordinaria e a voi voglio dire una cosa. In questo ultimo periodo la gente mi chiedeva da dove prendessi tutta questa energia: la verità è che l’ho presa da voi, dalle persone che ho incontrato e da chi mi ha raccontato la sua vita e l’idea che ha di Bergamo. Questi 10 anni di città hanno tracciato una Bergamo accogliente e per questo durante la campagna abbiamo parlato tanto di casa e di un progetto aperto anche ai giovani”.

“Sono qui anche io per dare tutto il sostegno ad Elena – afferma Giacomo Possamai, il giovanissimo (33 anni) primo cittadino di Vicenza -; sono sindaco da solo un anno ed ho guardato con molta attenzione quello che avete fatto anche durante il periodo della Capitale della Cultura e del grande lavoro fatto in dieci anni: una Bergamo che funge da esempio. Bisogna correre perché la competizione è forte, ma senza lasciare nessuno indietro. Ad esempio, c’è una difficoltà enorme sul capitolo alloggi, tanto che abbiamo avuto, a Vicenza, il 50% in più dei richiedenti e proprio per questo, la vera sfida sta nel saper dare un posto a chi ne ha veramente bisogno”.

Un binomio ormai indissolubile, invece, quello con Brescia, rafforzatosi e proseguito anche dopo la fine del titolo condiviso di Capitale italiana della Cultura 2023. “Ero qua anche qualche mese fa – ricorda la sindaca di Brescia, Laura Castelletti -, quando alla fiera avete presentato le liste e si respirava un’incredibile voglia di protagonismo, per costruire una grande comunità. Abbiamo vissuto insieme la straordinaria esperienza dell’anno della Cultura, un’occasione che non è da sprecare, perché ha dato accesso a grandi opportunità. Dobbiamo alimentare questo collante che si è formato tra le due città e sarei molto felice della presenza di Elena, perché il fatto che ci possa essere un’altra sindaca donna è un ulteriore salto di qualità”.

Dati alla mano,  Carnevali potrebbe scrivere una nuova pagina di storia bergamasca, diventando così la prima sindaca donna eletta nel capoluogo orobico.

Non ha voluto far mancare il suo sostegno Damiano Tommasi che, abbandonate le vesti da calciatore e dirigente sportivo, si è impegnato all’interno della vita politica diventando, due anni fa, sindaco della sua Verona: “La voglia di essere protagonisti c’è da sempre e Verona, negli ultimi anni, ha dimenticato di essere molto importante per l’Europa, mentalmente ancora non siamo un riferimento per il nord-est, ma ci stiamo ricostruendo. Bergamo oggi, invece, è un modello europeo ed inclusivo, un vero proprio riferimento. Arriviamo da anni dove città come Bergamo, Brescia e Milano hanno rappresentato molto per noi e per questo votare ritengo sia fondamentale per mantenere uno spirito di comunità che si sta perdendo. Bergamo è anche nella mia storia calcistica, pochi sanno che ho avuto un passato anche qua e per questo per me rimane un gran riferimento”.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è accolto dal favore dei presenti: “Non parlo di contenuti, ma di motivazioni: quello che Elena doveva fare l’ha fatto nella vita, fino ad arrivare ad essere la nostra candidata. Bergamo è grande, ma lo scarto potrebbe essere minimo ed ogni voto è fondamentale. L’allegria delle ultime 48 ore vale mezzo punto. Quello che Elena doveva fare, l’ha fatto nella vita per arrivare fin qua a essere la nostra candidata. Quello che voi dovete fare in queste ultime ore è darle ancora una mano, offrite caffè, fate telefonate, mandate WhatsApp: poche decine o centinaia di voti possono essere importanti.

Sono entrato nel suo comitato prima e ho avuto due conferme: da una parte, tanta gente e tanto appoggio, dall’altra la quantità dei contenuti, il fatto che Elena abbia messo un programma per quartiere vale davvero tanto. Sto pensando alle imminenti Olimpiadi, ma il pensiero decoubertiano lasciamolo da parte, perché è ora di vincere. Dobbiamo essere noi a gestire il futuro del nostro Paese e per questo ripartiamo da città come queste”.

La candidata sindaca del centrosinistra non riesce a nascondere una certa emozione nell’accogliere sul palco Giorgio Gori: “Giorgio in questi dieci anni ha dato tutto, portando quello che in città vediamo oggi. È stato esigente, anche con chi gli è stato a fianco e si è circondato di persone capaci, facendo dell’orgoglio bergamasco un must per una città aperta; ringrazio veramente Giorgio per la sua amicizia”.

 

chiusura campagna Carnevali

 

Spazio così, in un classico passaggio di testimone, al sindaco che ha guidato la città per dieci anni che, salito sul palco, incendia la folla, e pronti via, microfono alla mano, risponde per le rime alle parole di Pezzotta spese su un altro palco, quello di Piazza del Popolo a Roma, durante la chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia: “Oggi avete visto questi sindaci, proprio quelli indicati come ‘anomalia antropologica’. Vorrei ricordare come, in realtà, in Lombardia 9 capoluoghi sono governati dal centrosinistra e forse l’anomalia è un’altra, quella della Regione (e partono i fischi).  Sono felice dell’energia messa in questa campagna e sono fiero di come Elena l’abbia fatto: con allegria, positività e vicina alle persone, nella sua umanità, sensibilità e capacità di lavoro. Bisogna andare avanti, Bergamo non vuole tornare indietro ed è la stessa storia vale per l’Europa. Come 10 anni fa, abbiamo ancora tanta voglia e il desiderio di accompagnarla in questa nuova avventura è forte; abbiamo fatto anche qualche errore, ma penso che la città sia cambiata, con nuovi bisogni ed esigenze da ascoltare. È tempo di dare centralità alle persone e tenere coeso il gruppo”.

“Finalmente ci siamo, sabato e domenica si vota e ringrazio chiunque mi ha accompagnato dandomi la possibilità di conoscere persone e i legami che tengono la comunità unita – chiude Carnevali -. Un cammino comune dove non mi sono mai sentita sola. È stato forte il desiderio di venire a starci vicino e raccontare storie di persone che fanno fatica e non possiamo lasciare solo ma anche associazioni che ci dicono come Bergamo deve andare avanti per tenere insieme la campagna di questa città”.

Commossa e con la voce rotta dall’emozione, Carnevali ha ringraziato il marito: “Ringrazio Guido, con il quale ho condiviso tutte le scelte, compresa quella di essere qui”; una frase breve, concisa, ma condita da un sentitissimo e lungo abbraccio. Poi il grazie alle liste della sua coalizione: Pd, Lista Gori, Futura, Bergamo Insieme, Bergamo Europea e la Lista civica Elena Carnevali.

“Questa città è cambiata ed è più bella, perché Bergamo ha voluto far crescere tutte le sue potenzialità e non possiamo perdere questo patrimonio; dobbiamo fare in modo che continui su questa strada. La città del domani non si stancherà di progredire, di essere libera, solida, inclusiva, in grado di proteggere i cittadini, con le braccia aperte e con lo sguardo orientato al futuro”.

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