“Grazie al recente provvedimento regionale i residui della manutenzione del verde potranno essere riutilizzati in attività legate all’economia circolare, riducendo costi di produzione e burocrazia e potenziando filiere innovative e sostenibili”: con queste parole Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, ha manifestato il favore del mondo agromeccanico e agricolo verso la delibera recentemente adottata dalla Regione Lombardia, la quale ha chiarito che sfalci e ramaglie derivanti da attività di potatura e cura del verde saranno da considerare come sottoprodotti e non come rifiuti.
“Si tratta di una misura che va nella direzione di semplificare e razionalizzare un comparto che ha raggiunto volumi di attività assai significativi, sia nel settore pubblico che sul versante privato – fa notare il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -. La classificazione degli sfalci come sottoprodotti costituisce la premessa per una quanto mai opportuna riduzione in termini di costi economici e ambientali, considerando che i materiali residuali derivanti dalla cura del verde potranno essere reimpiegati in operazioni altamente sostenibili, come la fertilizzazione naturale dei suoli e la produzione di bioenergia”.
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