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Bergamo

Festa della Repubblica, Mattarella: “Fare memoria è una bussola per vincere le sfide del presente” fotogallery

Il Prefetto Forlenza: "La nostra Costituzione saggia e lungimirante". Un elicottero sorvola Piazza Vittorio Veneto, poi la simulazione di un intervento di soccorso dalla Torre dei Caduti, tre brani suonati dal Politecnico delle Arti di Bergamo, la coreografia dei ballerini del Liceo coreutico Locatelli e la consegna delle 32 onorificenze

Bergamo. “Celebrare i settantotto anni della nascita della Repubblica Italiana richiama i valori della nostra identità e di una Costituzione lungimirante e saggia, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione. Indipendenza e libertà sono conquiste che vanno difese ogni giorno, in comunione di intenti e con la capacità di cooperare per il bene comune”.

Il discorso del Presidente Sergio Mattarella letto dal Prefetto Giuseppe Forlenza, in occasione del 78esimo anniversario dell’anniversario della proclamazione della Repubblica, in Piazza Vittorio Veneto insieme a tutte le forze dell’ordine, al Comando del 3° Reggimento di Sostegno Aviazione dell’Esercito “Aquila” di Orio al Serio, all’Accademia della Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, ai Comandi provinciali dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e ai Vigili del Fuoco, ai rappresentanti della Casa Circondariale, a quelli della Provincia e del Comune di Bergamo, dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, dell’Istituto Politecnico delle Arti “Gaetano Donizetti”, è stata l’occasione per fare memoria e testimonianza, anche a Bergamo.

L’appuntamento alle 10, con uno schieramento interforze composto da una rappresentanza delle Forze Armate e dei Corpi Armati e Civili dello Stato, che renderanno gli onori alla massima Autorità di Governo, cui faranno seguito la cerimonia dell’Alzabandiera e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. Nella piazza presenti anche un Plotone di Allievi Ufficiali dell’Accademia della Guardia di Finanza, i Gonfaloni del Comune e della Provincia di Bergamo e degli altri Comuni della Provincia, i Medaglieri e i Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, una rappresentanza della Consulta degli Studenti, il Nucleo bandiera e un Picchetto in armi del 3° Reggimento di Sostegno Aviazione Esercito “Aquila”.

Nel corso della cerimonia, un elicottero AB205 del 3° Reggimento di Sostegno dell’Aviazione dell’Esercito ha sorvolato la piazza e la squadra S.A.F. Speleo Alpina Fluviale dei Vigili del Fuoco, ha eseguito una spettacolare simulazione di intervento di soccorso ad una persona in preda ad un malore che si troverà all’ultimo livello della Torre dei Caduti.

Ad accompagnare l’evento cinque ottoni dell’ensamble Donizetti del Politecnico delle Arti di Bergamo che hanno tre brani musicali, due dei quali saranno arricchiti dalla levatura sonora di un soprano e dalla coreografia dei ballerini del Liceo coreutico Antonio Locatelli.

Nel corso della cerimonia il prefetto ha consegnato 32 onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, concesse con decreto del Presidente della Repubblica, a ventisei nuovi Cavalieri, tre Ufficiali e tre Commendatori.

Il discorso di Mattarella letto dal Prefetto

“Cari Prefetti, rivolgo il mio saluto a quanti ricoprono pubblici uffici, alle comunità locali, alle espressioni della società che, nei diversi territori, celebrano la Festa Nazionale del 2 giugno. Nel 1946 la scelta del popolo italiano per la Repubblica scrisse una pagina decisiva di democrazia e pose le basi per un rinnovato patto sociale, che avrebbe trovato compiuta articolazione nella Carta costituzionale”, così il Presidente Mattarella nel suo messaggio.

 

Un esito al quale si giunse dopo i tragici eventi bellici e la lotta di Liberazione dal nazifascismo, costellata da molteplici episodi di eroismo, da eccidi efferati, di cui nel corso di quest’anno, con commossa partecipazione, viene commemorato l’ottantesimo anniversario in numerose località. Fare memoria del lascito ideale di quegli avvenimenti fondativi è dovere civico e preziosa opportunità per riflettere insieme sulle ragioni che animano la vita della nostra collettività, inserita oggi nella più ampia comunità dell’Unione Europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità.

Fare memoria è un esercizio proprio a ogni cittadino e soprattutto per quanti, esercitando pubbliche funzioni, trovano nei principi costituzionali di libertà, uguaglianza e solidarietà una bussola di sicuro orientamento di fronte alle complesse sfide del presente. I Prefetti, in particolare, sono chiamati nei territori provinciali a essere, ogni giorno, perno di unità e di coesione sociale, incarnando, nei delicati ambiti affidati, la missione di instancabili “operatori della Costituzione”, adoperandosi per il bene comune.

È un’azione che, insieme alle altre Istituzioni e alle diverse espressioni della società civile, i Prefetti svolgono nella ricerca dell’interesse generale e per rinvenire adeguate soluzioni ai problemi delle comunità, in una fase resa ancor più ardua dall’aspro contesto internazionale. Dagli spazi di mediazione per la tutela dell’occupazione e per il superamento dei conflitti sociali, alla cura, con le amministrazioni locali, delle fasce più deboli della popolazione, a percorsi efficaci di accoglienza e di integrazione dei migranti, si tratta di un lavoro prezioso a favore dell’unità del Paese e della sua coesione.

Vale per la tutela delle libertà dei cittadini nello svolgersi della vita quotidiana, per lo sviluppo di efficaci cornici di sicurezza per territori sempre più sicuri e vivibili. Vale per la garanzia dell’esercizio del diritto di riunione e manifestazione.  Con il contrasto alle spinte criminali, alla violenza e alla disgregazione, con la promozione, in particolare tra le giovani generazioni, della diffusione dei valori del rispetto della persona e del dialogo tra le distinte posizioni politiche, sociali, culturali, religiose, si affermano importanti testimonianze di devozione alla Repubblica e di senso dello Stato.

Quando vengono tessute proficue sinergie tra le Istituzioni locali e favoriti percorsi di raccordo tra il centro e i territori, quando – come avvenuto anche nei mesi scorsi – insieme vengono affrontati gli eventi emergenziali, quando gli enti locali sono sostenuti nel superamento dei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, viene rinsaldata l’unità dell’edificio democratico, valorizzando il principio di autonomia nell’orizzonte della solidarietà.  Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata, rinnovo ai Prefetti e a tutti coloro che si adoperano per il bene della collettività gli auguri di buon lavoro e di buona Festa, nell’auspicio che la ricorrenza del 2 giugno rafforzi la consapevolezza e l’orgoglio della partecipazione, prerogativa di ciascun cittadino”.

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