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Dal gewiss stadium

Atalanta, il terzo posto sfuma all’ultima curva: la Fiorentina vince a Bergamo

Succede tutto nel primo tempo: Viola tre volte in vantaggio, la Dea risponde solo ai primi due colpi. Il bergamasco Belotti decisivo con una doppietta

Bergamo. Neanche quarantott’ore dopo la sbornia della festa con il bus scoperto in giro per la città, l’Atalanta conclude la sua stagione con una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, sia perché arriva contro una rivale come la Fiorentina, sia perché non permette di arrivare al sorpasso sulla Juventus che sarebbe valso il terzo posto.

La Dea perde 2-3 al Gewiss Stadium e chiude il campionato al quarto posto, che vale comunque una più che nobile qualificazione in Champions League, anche se con qualche milioncino in meno rispetto a quelli che la Dea avrebbe incassato arrivando sul gradino più basso del podio dietro Inter e Milan.

Antonio Percassi in Comune era stato chiarissimo: “Domenica c’è una partita da giocare”, giusto per far capire una volta di più che il terzo posto è obiettivo concreto e da portare a casa. Gasperini lo segue, risparmiando soltanto Scamacca, Zappacosta e Djimsiti tra coloro che hanno passato più minuti in campo nelle ultime partite.

Il ritmo, comunque, è quello che è, abbastanza naturalmente data la tensione delle ultime settimane scaricata con le celebrazioni di venerdì. La Fiorentina va in vantaggio tre volte nel primo tempo: in due casi la Dea risponde subito presente, mentre all’ultimo gol del bergamasco Belotti (prima rete a Bergamo nella sua carriera) non c’è nemmeno il temp per replicare.

Oltre agli spunti di Lookman comunque nell’Atalanta c’è piuttosto poco, con la Fiorentina che riesce a mantenere il vantaggio senza mai andare in enorme sofferenza, anche se, ai punti, l’Atalanta avrebbe meritato almeno un pareggio — che ai fini della classifica non avrebbe comunque cambiato nulla.

Il triplice fischio di Orsato è storico: per il fischietto veneto è l’ultimo in assoluto in Serie A dopo 290 partite e le squadre lo celebrano con maglie speciali. E anche nonostante la sconfitta per i suoi eroi Bergamo riserva solo applausi, perché la stagione è e rimane storica.

 

 

Atalanta-Fiorentina 2-3

Marcatori: 6' Belotti, 12' Lookman, 19' Nico Gonzalez, 32' Scalvini, 45+2' Belotti

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Toloi (74' Djimsiti), Hien, Scalvini (84' Hateboer); Holm (57' Miranchuk), Pasalic, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners, De Ketelaere (74' El Bilal), Lookman (57' Scamacca). A disp. Musso, Rossi, Zappacosta, Bakker, Adopo, Mendicino. All. Gasperini

Fiorentina (4-2-3-1): Martinelli; Kayode, Martinez Quarta, Ranieri, Biraghi; Lopez, Duncan (77' Infantino); Castrovilli (66' Kouamé), Beltran (77' Ikoné), Nico Gonzalez; Belotti. A disp. Christensen, Terracciano, Dodò, Faraoni, Milenkovic, Comuzzo, Parisi, Bonaventura, Arthur, Barak, Nzola. All. Italiano

Arbitro: Orsato

Ammoniti: Martinez Quarta (75'), Ranieri (85') per gioco falloso

Espulsi: -

Note: recupero tempo pt 2', st 5'

I gol

0-1 6' Belotti - Castrovilli da sinistra ha il tempo di pennellare il cross al centro per il colpo di testa dell'attaccante viola, che batte Carnesecchi.

1-1 12' Lookman - Verticalizzazione di De Ketelaere che trova l'inserimento centrale di Mola, bravo a muoversi in anticipo sui due centrali e battere Martinelli con un tocco sotto.

 

Atalanta Fiorentina

 

1-2 19' Gonzalez - Cross di Biraghi dalla sinistra che Nico gira in porta con un gran sinistro al volo che bacia il palo interno e si infila in rete.

2-2 32' Scalvini - Lookman lavora un grande pallone sulla sinistra e serve al centro per Scalvini, che controlla la palla dal limite e poi scaglia un destro rasoterra che si infila all'angolino basso.

2-3 45+2' Belotti - Un rimpallo fortunoso dentro l'area premia Belotti, che dentro l'area riesce a controllare la palla e insaccare da pochi passi.

Il migliore in campo

Andrea Belotti - Non aveva mai segnato a Bergamo prima d'ora: decide di farlo in un pomeriggio di giugno fresco e sotto la pioggia, guastando la festa orobica.

Il momento chiave

Il gol del 2-3 - Arrivato poco prima dell'intervallo, è il gol che ha cambiato le carte in tavola e tagliato le gambe alla Dea che non è più riuscita a sfondare il muro nerazzurro.

La foto

 

Gewiss Stadium Atalanta
La sciarpata dei tifosi della Curva Nord a inizio partita
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