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Venerdì sera

Sul bus dell’Atalanta, tra lo striscione per le vittime del Covid e i cori (strampalati) degli olandesi fotogallery

Il toccante momento ricordando il periodo buio della pandemia in una serata storica, con decine di migliaia di tifosi che abbracciano idealmente i loro idoli con la coppa

Bergamo. Nella serata di delirio nerazzurro c’è spazio anche per un momento toccante. Quando il pullman scoperto con a bordo gli eroi di Dublino arriva all’altezza di piazza Della Repubblica qualcuno tra la folla porge ai giocatori uno striscione che loro espongono senza pensarci due volte. Recita così: “Famigliari vittime del Covid, questa coppa è anche per voi”.

Sarebbe irrispettoso pensare che la vittoria di un trofeo calcistico possa allievare il dolore di chi ha perso un proprio caro nel periodo della pandemia, ma certamente questo successo, come ha detto anche il Gasp nelle interviste dopo la finale, quantomeno ha donato loro un sorriso.

Questa Europa League se non può rappresentare di certo un risarcimento, è in qualche modo il riscatto di una città e una provincia che quattro anni fa di questi tempi vivevano uno dei momenti più bui della loro storia, e che venerdì sera si è ritrovata in strada per assistere a un altro evento storico, ma stavolta gioioso.

Fin dalla partenza del bus rosso da Colle Aperto il clima è subito effervescente. I giocatori arrivano carichi, e a scaldare ancora di più il clima ci pensano le birre e le bottiglie di spumante a bordo. E già dal via la folla di tifosi festanti è nutrita.

Ma è quando si arriva sulle Mura che ci si rende conto di quanti sono, con due ali di folla che abbracciano idealmente Lookman e compagni con cori, bandiere e fumogeni. Il più felice è Giampiero Gasperini, che seduto in prima fila sembra un bambino al luna park. Al suo fianco un emozionato Antonio Percassi e uno Stephen Pagliuca che pare a tratti spaesato, forse per una lingua che ancora non conosce bene.

C’è invece chi pur non parlando ancora perfettamente l’italiano non si pone remore nell’intonare cori all’altoparlante senza azzeccare le esatte parole: sono gli olandesi, Hateboer (vero mattatore della serata) ma anche Koopmeiners e de Roon. Proprio il capitano a un certo punto fa partire un “Chi non salta juventino è…” e poi si gira verso Koop e scherzando urla: “Guardate lui non salta”, in riferimento al suo possibile passaggio alla Vecchia Signora.

Quando il bus arriva in Porta Nuova ad accoglierlo trova una marea di gente. Difficile quantificarli, decine di migliaia sicuramente. C’è uno spettacolo pirotecnico, e ancora cori e applausi per i giocatori. Il centro è pienissimo e le immagini dall’alto mostrano una città completamente nerazzurra, in una serata che resterà negli annali.

 

Atalanta, è la sera la festa: il bus scoperto nelle strade di una Bergamo nerazzurra
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