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Confai Bergamo

Politica agricola

Visione di lungo termine dell’UE per le aree rurali

Bolis (Confai Bergamo): "Nel lungo periodo è indispensabile investire in formazione, economia locale e servizi al fine di creare condizioni per uno sviluppo duraturo per le aree rurali"

“Nel lungo periodo è indispensabile investire in formazione, economia locale e servizi al fine di creare condizioni per uno sviluppo duraturo per le aree rurali: tutto ciò rappresenta un correlato fondamentale degli investimenti materiali in grandi strutture produttive”: così Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, ha commentato la pubblicazione di un recente documento ufficiale della Commissione Europa dal titolo “La visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE”.
Tra i programmi fatti oggetto di un’approfondita analisi nel rapporto UE emerge in particolare il LEADER, un insieme di strumenti concepito per dare risposta a molteplici questioni in ambiti come l’occupazione, l’inclusione sociale e l’innovazione digitale nelle aree rurali.
“Il nuovo documento comunitario presenta punti di contatto interessanti con la situazione del nostro territorio regionale – commenta il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -, in cui l’implementazione delle strategie del programma LEADER è affidata ad un gran numero di Gruppi di Azione Locale (GAL), organismi che riuniscono attori pubblici e privati operanti su uno stesso territorio rurale. Per sostenere i progetti dei GAL, la Regione Lombardia prevede linee di finanziamento che, per quanto riguarda in particolare la provincia di Bergamo, si applicano in specifiche aree di intervento quali la tutela degli ecosistemi, la difesa della zootecnia di montagna e la formazione professionale”.
Proprio in riferimento al consolidamento dei processi formativi il documento della Commissione pone l’accento sulla necessità di promuovere uno strumento creato dall’UE già da diversi anni, ma non ancora utilizzato in tutto il suo potenziale. Si tratta degli AKIS, acronimo inglese che indica i Sistemi Agricoli per la Conoscenza e l’Innovazione: sono di fatto sistemi strategici da costruire tra diversi attori mediante accordi territoriali che permettono di finanziare con la compartecipazione di fondi UE azioni formative a sostegno dell’imprenditorialità agricola.
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