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Il caso

Fiocchi, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia minacciato di morte per i manifesti col fucile: “Difendo la caccia”

Non sono passati inosservati nemmeno in provincia di Bergamo, ma lui spiega: "Nessun riferimento alle guerre. Ho già denunciato molte persone che inveivano contro di me sui social"

Non sono passati inosservati nemmeno in provincia di Bergamo i manifesti elettorali di Pietro Fiocchi, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia immortalato con in spalla un fucile. Sul cartellone del 60enne lecchese, che alle elezioni dell’otto e del nove giugno punta alla conferma a Strasburgo nella circoscrizione lombarda del Nord-ovest (che comprende anche il territorio orobico), c’è la sua foto con l’arma accompagnata da uno slogan ad hoc: “Di nuovo a segno”.

A notare la strana locandina non sono stati solo i passanti, ma anche alcuni esponenti politici che hanno sollevato perplessità. Tra loro Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato, che ha espresso il suo disappunto su X, con un post dai toni infuocati: “È la destra di Giorgia Meloni che odia animali e natura. È un’immagine di una violenza inaudita! – queste le parole di Bonelli – Quel fucile non è una minaccia solo per gli animali ma per tutti noi! Dietro Giorgia si nascondono questi personaggi che provocano solo vergogna e disgusto. Ricordatelo”.

“Non capisco cosa ci sia di male in quello scatto – la replica di Fiocchi – , ho la fedina pulita e un regolare porto d’armi. Possiedo un fucile perchè sono un cacciatore e la scelta di farmi immortalare in questo modo è anche per ribadire il mio appoggio alla caccia”.

Cosa risponde a chi ritiene poco opportuno quel manifesto?

“Sono consapevole che possa piacere o meno, siamo un Paese libero e ognuno può esprimere la propria opinione. Ma anche io ho il diritto di farmi fotografare come meglio credo. Poi accetto le critiche ma fino a un certo punto, perchè molti nelle ultime settimane sono arrivati addirittura a minacciarmi di morte, soprattutto sui social dove ci sono i leoni da tastiera. Questo è troppo, e infatti ho iniziato a denunciare alla polizia postale”.

Eppure non è la prima volta che il politico, ex presidente e membro del consiglio d’amministrazione della Fiocchi of America Inc., la divisione americana dell’azienda italiana specializzata nella produzione di cartucce e munizioni di piccolo calibro, finisce – è proprio il caso di dire – nel mirino per le sue particolari immagini: lo scorso Natale, per gli auguri ai suoi concittadini, aveva tappezzato Lecco con manifesti che lo ritraevano seduto davanti a un albero natalizio decorato con bossoli e cartucce.

“Ribadisco che ho una forte ma sana passione per la caccia, che in Italia è legale, e non la nascondo affatto – prosegue – . Quel fucile è solo dovuto a quello e non ha alcuna altra connotazione. Tengo a precisare in particolare che non c’è alcun riferimento alla guerra in Ucraina o in Palestina come qualcuno ha insinuato. Invece che guardare a queste cose, la gente dovrebbe pensare una cosa: andare a votare, che è molto importante per il futuro del nostro Paese”.

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