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Bergamo

Montelungo, il sì bipartisan in Consiglio (ma Fratelli d’Italia esce dall’aula). Gori: “A guadagnarci è la nostra città”

L'ultima seduta mette la parola fine alla vicenda di riqualificazione dell'ex caserma. L'assessore Valesini: "L'operazione più importante, per la quale mi sono maggiormente speso. Consegniamo a Bergamo un tassello importante per il suo futuro"

Bergamo. Sipario sull’ultimo consiglio comunale a firma Gori, fatto salvo per quello eccezionale che andrà in scena nella mattinata di venerdì 31 maggio in cui verrà premiata l’Atalanta, vincitrice dell’Europa League. La seduta si apre con il discorso di Ferruccio Rota, presidente del Consiglio: “Credo e spero di aver lavorato sempre cercando di garantire un operato super partes. La mia volontà è sempre stata quella di aver tenuto un rapporto equilibrato, al di là dei pensieri diversi. Un ringraziamento a Luisa Pecce, a cui avrei voluto far presiedere una parte del consiglio. Ti ringrazio per il servizio che hai svolto. Un grazie a Gianfranco Ceci e a Simone Paganoni”.

“Sono molto emozionata – così Luisa Pecce -. Ho affrontato questo compito con il massimo impegno”.

“Per 29 anni ho frequentato la Casa Comunale dove si prendono le decisioni più importanti della città – così Ceci -. Ho ricoperto quasi tutti i ruoli istituzionali. Mi è mancato l’ultimo miglio, ma lo spirito di gruppo non mi ha concesso di farlo. Sono un alpino e ho rispettato lo spirito di servizio a favore di Andrea (Pezzotta). Ho fatto questo percorso con passione e impegno. Spero di essere ancora utile a questa comunità, in altro modo”. Anche per Paganoni è arrivato il momento del saluto: “E’ da 34 anni che sono impegnato per la città, sia in veste di consigliere comunale che rappresentante di circoscrizione. E’ per me un orgoglio aver potuto contribuire a prendere le decisioni più importanti che hanno costruito Bergamo in tutto questo tempo”.

In aula l’atto integrativo sulla Montelungo

Si apre poi il Consiglio con la presentazione del testo dell’ultimo atto integrativo sulla riqualificazione dell’ex caserma Montelungo. Si tratta del documento che attiene alla Montelungo-Colleoni che di fatto sblocca l’iter per la riqualificazione e il restauro dei due edifici. Dopo l’approvazione della Segreteria Tecnica e del Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma si entra così nella fase esecutiva della ristrutturazione dei due grandi immobili che si trovano a pochi passi dal centro di Bergamo che verranno trasformati in studentati universitari con oltre 450 posti.

“Questa è l’operazione urbanistica sulla quale mi sono più speso – così l’assessore alla Riqualificazione Francesco Valesini -. Siamo lieti di consegnare un progetto che ha superato una serie di difficoltà e che oggi è il più importante opera dopo quella dell’ospedale Papa Giovanni. La vicenda nasce tutta all’interno della nostra amministrazione, precisamente dal 2016 con un primo accordo di programma che vedeva in essere la cessione della Montelungo e che prevedeva appunto la creazione di residenze universitarie. E ha avuto vicende alterne, passando da diversi atti integrativi che hanno portato ad un esito complicato ma positivo, rispondente delle esigenze crescenti dell’università, volte, in particolare, ad aumentare i posti per gli studenti. Posti saliti da 280, quelli previsti nel 2016, a 450 nel 2024, proprio con l’atto integrativo del 2020. 

A maggio 2023, la società Redo ha presentato una lettera in cui ha avanzato l’interesse, alla quale è seguita una verifica importante e difficoltosa. Depositata all’11 marzo 2024, la stessa è stata accolta dal Collegio di Vigilanza con il pronunciamento a favore anche del terzo atto integrativo. Entrando nel merito del progetto, c’è la conferma da parte di Fondazione Cariplo di entrare come quotista, immettendo liquidità per rendere sostenibile l’operazione grazie ad un importo di 5 milioni di euroSiamo arrivati ad un totale di 77 milioni di euro in termini di investimento. Oltre a questo, l’altro dato significativo è l’aver coinvolto Banca Intesa che si è resa disponibile ad un finanziamento di 34 milioni di euro, volti a coprire la parte a debito dell’operazione.

Una proposta che verrà messa a bando e posta all’interesse del mercato: nel caso in cui non ci fosse nessun soggetto, sarà Redo a gestire l’intervento, secondo principi privatistici poiché, appunto, già passati da una procedura di evidenza pubblica. Si è lavorato anche sulla verifica di margini di sostenibilità urbanistica. Se ci chiediamo perché Cassa Depositi e Prestiti non ha aumentato il suo valore di apporto, rispondo dicendo che, nella nostra città, ha sostenuto investimenti importantissimi.

Basti pensare ai 55 milioni di euro per il Papa Giovanni. Montelungo è l’operazione più importante della città, dopo quella dell’ospedale, con una qualità pubblica determinante. Quella di Redo è una proposta a tempo, con una durata di novanta giorni dalla data dei primi di marzo. Ecco perché, nonostante la scadenza di mandato, il Consiglio ha facoltà di discuterla e votarla. Un’approvazione che verrà rettificata in tutti gli organi deliberanti”.

Gli interventi

“Leggendo i documenti con attenzione, abbiamo ritrovato la Redo, nostra conoscenza dai tempi della discussione sul Sacro Cuore – così Ida Tentorio, fratelli d’Italia-. Allora facemmo una interrogazione per chiedere come mai, alla comparsa della Redo, la perizia di stima degli immobili da acquistare fosse in gran fretta rifatta dopo soli sette mesi, con un aumento da 7.850.000 a 9.150.000 euro. Anche allora ci colpirono le date: perizia ordinata il 28 gennaio 2024 visita sul posto il 29 gennaio 2024, perizia di 116 pagine consegnata il 4 febbraio, delibera di Giunta il 5, predisposizione delibera di Consiglio il 4 (strano, normalmente è dopo quella di Giunta) Commissione Consiliare l’8, delibera di Consiglio l’11 febbraio 2024. L’ assessore Valesini rispose all’ interrogazione in un modo che aumentò i nostri dubbi, ma sinceramente non capivamo il motivo di tanta fretta per dare 1.300.000 euro in più alla Redo. Oggi leggiamo che la Redo ha fatto la sua proposta, per partecipare come promotore immobiliare della operazione Montelungo, l’11 marzo ma già il 26 gennaio scriveva a Cariplo per sollecitare una partecipazione al Fondo, dopo che ‘in recenti conversazioni esponenti del Comune di Bergamo vi hanno segnalato la rilevanza dell’Operazione…’. Insomma, che coincidenze, i 1.300.000 euro in più erano veramente per il Sacro Cuore? In sintesi, finalmente, forse ne veniamo ad una, con un esito finale che conosciamo poco, ma che solleva parecchie obiezioni e questioni. Con una gestione letargica e frenetica (10 anni per avere un termine invalicabile di 90 giorni più o meno come il PGT…), ma soprattutto un po’ opaca”.

“Tutte le modifiche apportate all’accordo di programma devono essere validate dal Collegio di Vigilanza, mentre il Comune non le ha mai considerate sostanziali. E’ così? – dice Enrico Facoetti, Lega. “E’ giusto dire che questa delibera è figlia della volontà di colmare i buchi neri di spazi urbani dismessi a favore della comunità, per rendere Bergamo attrattiva e inclusiva anche per chi viene da fuori – così Paola Suardi, Lista Gori -. La riconversione risponde al cambiamento culturale dell’intera zona. Questa delibera esprime la capacità di gestire la complessità. Certo, bisogna avere la città, la caparbietà e la conoscenza per portarle a termine”.

La replica dell’assessore Valesini

“Opacità e fumosa non credo siano aggettivi che si attengono alla vicenda della Montelungo – la replica di Valesini –. Alla consigliera Tentorio piace usare le parole come se sguainasse le spade. Ricordo che il Comune sta sostenendo un’operazione importante a favore della città. L’Università è il soggetto acquirente, che compra dal Fondo, con quote dilazionate e accompagnate durante le lavorazioni. Regione Lombardia finanzia l’Università e non il fondo: è l’erogatore di finanziamenti pubblici all’ateneo per uno studentato a prezzi calmierati, che ragiona secondo una norma peraltro nazionale. Il contratto prevede modalità di pagamento garantite anche da fidejussioni bancarie, a salvaguardia dei rapporti esistenti. Rispetto al tema delle altezze, questi aspetti sono ben chiari a tutti. C’è anche un netto miglioramento: contro i quattro e sei piani previsti in origine, si passa ad uno unico di cinque piani, più basso del fronte della Montelungo che guarda il parco Suardi. Un rischio totalmente superato. Tra le opere oggetto di scomputo c’è la sistemazione delle parti esterne, l’allargamento del marciapiede”.

“C’è oggettivamente grande soddisfazione per essere arrivati all’atto finale di quella che considero la più complessa operazione di tutti questi dieci anni di amministrazione, frutto anche di una costante sollecitazione da parte di ogni nostra risorsa volta ad essere immessa per cercare di superare gli ostacoli – così il sindaco Giorgio Gori -. Penso che la felicità debba essere condivisa soprattutto perché con questo intervento è la città a guadagnarci e non le amministrazioni entranti o uscenti. Il concorso di diversi soggetti protagonisti dovrebbe riconciliarci intorno alla soddisfazione di aver compiuto l’iter amministrativo. Gli ostacoli sono stati tantissimi: dal cambiamento di orizzonte dell’università, alla guerra, dell’aumento delle materie prima, alla difficoltà di trovare un equilibrio economico. Quella raggiunta è una quadratura arrivata grazie alla determinazione e alle competenze, oltre che alla partecipazione di Fondazione Cariplo che ha sostenuto in modo determinante l’operazione”.

Fratelli d’Italia abbandona l’aula, Lega e Forza Italia votano a favore. La maggioranza vota compatta per sì. E la delibera sulla Montelungo passa. 

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