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Verso il voto

Paola Benigni in campo per Albino: “Pronta a interrompere il decennio del centrodestra”

Una scelta, quella di candidarsi, accettata nel tempo seguendo l’istinto, oltre che la voglia di cambiamento in un paese governato per due mandati dalla Lega

Albino. In seguito al decennio da primo cittadino di Fabio Terzi, il centrosinistra cerca di ribaltare le carte in tavola con Paola Benigni, candidata sindaca di Albino per il centrosinistra. Una scelta, quella di candidarsi, accettata nel tempo seguendo l’istinto, oltre che la voglia di cambiamento in un paese governato per due mandati dalla Lega. Per Paola Benigni sono tanti gli obiettivi e le proposte per Albino, paese che ha mostrato grande interesse nei suoi confronti e predisposizione all’ascolto del suo programma. Giunti nella fase cruciale della campagna elettorale, la candidata del centrosinistra si racconta e spiega nello specifico la sua volontà per la città di Albino.

In quale momento e come è nata l’idea di candidarsi?

“Nei mesi scorsi sono stata invitata ad uno dei tavoli di lavoro del progetto civico In Albino.  Spazi molto partecipati e finalizzati all’ascolto e al confronto su temi di interesse per il programma elettorale. Ho colto energia, voglia di cambiamento e, sullo sfondo, buoni principi: trasparenza, rispetto e passione. Mi sono lasciata contagiare, fino ad accettare la proposta di candidarmi. Una grande sfida, che non era nei miei piani, ma che ho accolto con responsabilità”.

Come sta procedendo la campagna elettorale?

“La campagna elettorale procede con impegno ed entusiasmo da parte di tutti. Percepiamo un certo interesse verso il nostro progetto, a conferma del grande desiderio di rinnovamento. Un dato di fatto è che In Albino  ha riacceso il motore della partecipazione civica, tanto che è stato possibile presentare tre liste con 48 candidati Consiglieri, per il 50% donne, determinati ad impegnarsi per il bene comune.  Una delle liste,  Futuro in comune, è composta da giovani. Questa responsabilità condivisa tra generazioni è forse l’elemento più innovativo  della nostra proposta. È già stato ufficializzato il nome del Vicesindaco che mi affiancherà nel caso di vittoria elettorale: Marco Campana, avvocato, 40 anni, grande competenza e forte radicamento sul territorio”.

“In questi giorni sono in corso i confronti pubblici tra i tre candidati sindaci della città di Albino. Ne sono stati organizzati ben quattro da altrettanti enti promotori, con tagli e contenuti diversi. Nei primi due già avvenuti si è registrata una partecipazione molto elevata e ciò ci conforta: i cittadini vogliono scegliere in modo consapevole la persona a cui affidare la guida della loro città”.

Per il futuro: quali sono le sue idee per rendere Albino migliore?

“Anzitutto il coinvolgimento attivo dei cittadini nella gestione del bene pubblico. La Comunità, terza via tra stato e mercato,  se consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri di cura può fare la differenza.  Abbiamo in mente una città a misura di famiglia, bambini, anziani. Aperta al mondo che cambia, ma stretta in rapporti di solidarietà”.

“Il nostro programma elettorale è fondato sul tema della sostenibilità, declinata nelle sue tre dimensioni: sociale, ambientale ed economica. La prima implica attenzione, ascolto e risposte ai bisogni e alle aspettative dei cittadini, promuovendo solidarietà, equità e coesione. La seconda orienta al rispetto e alla cura dei beni pubblici e delle risorse del territorio, accrescendo attrattività dei luoghi e qualità della vita. La terza promuove uno sviluppo armonico della città, favorendo il benessere dei cittadini.

Riteniamo determinante supportare le famiglie con servizi in rete per le esigenze delle persone più fragili  e con servizi di qualità che aiutino a conciliare i tempi di lavoro e di cura. Così come importante sarà l’offerta culturale, motore di sviluppo della città, in sinergia con le numerose realtà culturali e artistiche presenti sul territorio.

Le linee di programma per la gestione del territorio poggiamo su un’idea di fondo: Albino deve ridiventare una città “amica” per le famiglie che vogliono realizzare il proprio progetto di vita qui. La città non pare più attrattiva come un tempo e la conferma arriva anche dai numeri: in 12 ha perso il 4% degli abitanti. Occorre quindi concentrarsi su diversi aspetti. Un’attenzione alla rigenerazione del costruito piuttosto che a nuove costruzioni per preservare territorio e ambiente. Una pianificazione per il rilancio dei centri storici e i negozi di vicinato, utili presidi del territorio. Un supporto a progetti di edilizia sociale convenzionata per giovani e famiglie a basso reddito, attraverso la rigenerazione dei tanti immobili vuoti. Un progetto urbano basato sulla qualità degli spazi pubblici e del verde: la bellezza dei luoghi favorisce  le relazioni e la qualità della vita.

Infine, saranno supportati processi di sviluppo sostenibile e promosse sinergie con le numerose realtà produttive presenti sul territorio. Il territorio di Albino presenta luoghi e tradizioni da preservare e valorizzare, anche in un’ottica di sviluppo del turismo e dell’occupazione”.

 

 

 

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