Bergamo. Festa doveva essere e festa è stata, con il supporto anche del risultato: una vittoria, per non perdere il sorriso. In una rara giornata di sole, peraltro. Una domenica perfetta per l’Atalanta, che celebra con la sua gente la vittoria dell’Europa League e già che c’è sale al quarto posto superando il Bologna (estromettendo matematicamente la Roma dalla Champions League), battendo 3-0 il Torino con la prospettiva di riuscire anche a sorpassare la Juve in caso di vittoria contro la Fiorentina nel recupero. Aggancerebbe così il terzo posto ed eguaglierebbe il miglior piazzamento, ottenuto per tre anni consecutivi tra il 2019 e il 2021.
La prima ad arrivare sul prato è nientemeno che la coppa, che segue il riscaldamento da bordocampo ricevendo anche il bacio di Musso e le carezze di Ederson, tra gli altri, ma anche dell’acclamatissimo grande ex Duvan Zapata. Poi all’ingresso in campo delle squadre il Torino rende onore ai nerazzurri con il ‘pasillo’, nel segno di Emiliano Mondonico, ricordato sul maxischermo e coi cori delle due curve. La curva srotola uno striscione che ringrazia per la fantastica stagione: non sarà l’ultimo della giornata.
Gasperini, premiato come miglior allenatore della Serie A del mese di maggio, decide di non attuare turnover, anzi di mandare in campo praticamente i migliori, al netto delle assenze di Ederson, Kolasinac e De Roon (più Hateboer squalificato): il “post sbornia” di Dublino sembra abbondantemente smaltito, anche se Duvan prova a farsi rimpiangere con un paio di sfuriate delle sue.
A farlo dimenticare ci pensa il suo ‘erede’ Scamacca con un gol pazzesco, girandosi in uno spazio ristretto al limite dell’area e pescando l’angolino. E verso la metà del primo tempo arriva anche il raddoppio a firma di Lookman, perché in una settimana così uno come lui solo una cosa può fare: gol.
Ne segna anche un paio anche nella ripresa, annullati, nei pochi momenti in cui in campo succede qualcosa di rilevante: il Torino smette di giocare e la Dea mantiene il pieno controllo della ripresa continuando a dominare. Mola, indemoniato, si procura anche un rigore che Pasalic trasforma per mandare i titoli di coda con grande anticipo.
Dopo il triplice fischio è festa – ma anche prima, col classico cameo del terzo portiere Rossi e la standing ovation per Zapata – con il giro di campo con la coppa in mano e Gasperini scatenato a saltare sotto la curva: l’aveva promesso all’intervallo, quando la Nord gli aveva dedicato uno striscione di ringraziamento per i successi. Prima promessa mantenuta subito: pochi minuti dopo ha mantenuto fede anche al “resta a Bergamo”.
Atalanta-Torino 3-0
Marcatori: 26′ Scamacca, 43′ Lookman, 71′ Pasalic
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi (85′ Rossi); Toloi, Djimsiti (62′ Hien), Scalvini; Holm (62′ Ruggeri), Pasalic, Koopmeiners, Zappacosta; Lookman, Scamacca (73′ El Bilal), De Ketelaere (73′ Miranchuk). All. Gasperini
A disp. Musso, Bonfanti, Bakker, Adopo, Mendicino, Diao.
Torino (3-4-1-2): Gemello; Tameze (72′ Lovato), Buongiorno, Masina; Bellanova (72′ Lazaro), Linetty (85′ Savva), Ilic, Vojvoda; Ricci; Zapata (85′ Okereke), Pellegri (62′ Sanabria). All. Juric
A disp. Passador, Popa, Djidji, Sazonov, Rodriguez, Kabic, Silva, Ciammaglichella, Balcot.
Arbitro: Sozza
Ammoniti: Linetty (58′), Hien (77′) per gioco falloso
Espulsi: –
Note: 14.839 spettatori, incasso di € 348.932. Recupero tempo: pt 1′, st 3′
I gol
26′ 1-0 Scamacca – Il numero 90 nerazzurro riceve spalle alla porta al limite dell’area dopo una bella giocata di De Ketelaere, si gira in un fazzoletto e col destro la mette all’angolino basso.
43′ 2-0 Lookman – Gemello si lascia scappare il primo tentativo di Pasalic (imbeccato ancora da De Ketelaere) e il nigeriano è lì per il tap-in.
71′ 3-0 rig. Pasalic – Lookman si procura un calcio di rigore per un fallo stupido di Tameze: Koopmeiners lascia al croato il penalty, segnato incrociando col destro.
Il momento chiave
Il vantaggio di Scamacca – La partita aver chiaramente bisogno di essere ‘stappata’ e ci ha pensato il numero 90 con una giocata da urlo che ha poi messo tutto quanto in discesa.
Il migliore in campo
Ademola Lookman – Dopo la magica notte di Dublino conferma uno stato di forma semplicemente straripante. Fa le prove generali col mancino dopo aver messo a sedere Buongiorno, poi risponde puntuale all’appuntamento con il tap-in che fa calare il sipario su una gara senza storia. Finisce, di fatto, la partita ma non il suo personalissimo show: Tameze abbocca alla sua serie impressionante di finte e le aggancia fallosamente in area provocando il rigore. In tutto va a segno addirittura altre due volte, entrambe vanificate dagli interventi dell’arbitro, ma la sostanza non cambia. Dominante.
Le foto
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