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Verso il voto

Ance e le sfide dell’edilizia: il confronto con Carnevali, Pezzotta e Apicella

Vanessa Pesenti, presidente dell'associazione provinciale dei costruttori edili, ha moderato il dibattito tra i tre candidati sindaci di Bergamo

Bergamo. Sicurezza ambientale, pianificazione urbanistica, servizi, infrastrutture. I tre candidati sindaci di Bergamo alle prossime elezioni amministrative, ovvero Elena Carnevali, Andrea Pezzotta e Vittorio Apicella, si sono confrontati sul futuro dell’edilizia in un dibattito moderato da Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo, l’associazione provinciale dei Costruttori Edili che rappresenta gli interessi delle imprese del settore delle costruzioni.

“Con oltre 75 anni di storia, vissuti in un contesto territoriale e socio-economico fra i più dinamici in Italia nel settore edilizio – introduce la presidente Pesenti – Ance si pone quale interlocutore privilegiato per le tematiche che interessano la nostra categoria. Recenti stime dell’Istat indicano che, a livello provinciale, il settore delle costruzioni genera il 7,4% del valore aggiunto complessivo provinciale (la media regionale è del 4,7%, quella nazionale del 5,2% ndr), a cui va aggiunto il contributo del settore immobiliare. Ai primi posti a livello nazionale per numero di addetti, il settore dell’edilizia industriale riguarda una massa salari che, nell’ultimo anno, ha superato i 100 milioni di euro (più 7,4% rispetto al 2022, importi non raggiunti dal 2013 ndr) e coinvolge oltre 10.000 operai di 1.150 imprese”.

Tuttavia, dopo mesi di forte avanzata, sorretta dal Superbonus e dai finanziamenti per le opere pubbliche, “si prevede per l’edilizia un 2024 in netta frenata, tanto che Ance nazionale prevede un calo -7,4% relativo degli investimenti in costruzione, con una forte riduzione delle nuove abitazioni (-4,7%) e delle riqualificazioni (-27%) segnate dalla fine del Superbonus, della cessione del credito, dal ridimensionamento e dall’assenza di una politica di incentivi per l’efficientamento energetico e sismico degli edifici. Calo che solo parzialmente sarà bilanciato da un incremento nel settore delle opere pubbliche (+20%) – aggiunge Pesenti -. Riteniamo importante che il Comune di Bergamo continui a lavorare per promuovere gli interventi di riqualificazione, che auspichiamo possano essere adeguatamente incentivati dal nuovo Piano di Governo del territorio. In questi anni la città è stata interessata da importanti interventi e altri ancora sono in avvio, anche grazie al Pnrr. Interventi per i quali già cinque anni fa, in occasione delle precedenti elezioni, avevamo ribadito la necessità di investimenti. In particolare, per le infrastrutture, in modo da poter cogliere le opportunità di sviluppo derivanti dalla nostra fortunata posizione strategica e dalla presenza del nostro aeroporto, senza dimenticare la nostra volontà di attrarre il flusso di giovani”.

Dopo l’illustrazione di Ance e dei suoi obiettivi, hanno preso parola i tre candidati, in interventi di 5 minuti ciascuno.

Ritenete che in futuro sarà possibile mantenere l’elevato livello di investimento attuale?

Esordisce Pezzotta: “È una domanda difficile, come il momento vissuto. Ricordo che non tutti i fondi sono elargiti come finanziamento senza ritorno, ma più della meta andranno restituiti; per questo il primo tema fondamentale sarà mettere a terra i piani per le opere infrastrutturali che aiuteranno a cambiare la città. Ovviamente, non potremo concentrarci solo su quello, faremo tutto il possibile per non fermarci.

Apicella risponde con un dato: “La Lombardia è prima per consumo di suolo, quindi il problema principale da porre consiste nell’investire, in modo da prevenire il dissesto idrogeologico. Bisogna anche snellire le procedure per le opere fatte tramite il Pnrr, potenziando il personale. Dopo il capitolo piano, non posso che parlare del superbonus, geniale idea del movimento, perché lungimirante rispetto alla ristrutturazione dell’esistente; ci sono state, sì, delle falle, ma ragioniamo su ciò che non ha funzionato per ripensare ad ulteriori investimenti. Non possiamo consumare altro suolo, dobbiamo bensì intervenire sull’esistente, che porta anche ad un richiamo turistico esterno”.

“Bergamo è riuscita – sottolinea Carnevali in chiusura al primo quesito – a contare su oltre 300 milioni di euro, permettendo di intervenire al meglio sulle opere a carattere pubblico. Il principio di questi dieci anni è stato investire nella ricucitura urbana; ora abbiamo interventi pronti che portano ad una maggiore attrattività del territorio, attraverso poli culturali. Vorrei citare quello che io chiamo il ‘Caso Bergamo’, un modello vincente, a tal proposito, che ci fa stare un po’ più tranquilli”.

Come è possibile aumentare l’attrattività di questo territorio per i nuovi residenti, gli studenti fuori sede e in tema di viabilità?

Così Apicella: “Parto dal capitolo università. Serve maggior collaborazione col settore edilizio, elaborando nuovi progetti e ambiti di ricerca, sfruttando innovazioni come l’utilizzo della canapa nella calce, per poter costruire in modo ecosostenibile. Dobbiamo rendere sempre più sicure ed ecologiche le nostre città creando una forte collaborazione tra università e Ance. Inoltre, vogliamo diminuire le residenze a Porta Sud con meno strutture edilizie residenziali e più locali che facilitino una movida leggera, della quali gli studenti e i ragazzi necessitano. Il nostro problema si verifica poiché abbiamo pochi alloggi, che costano tanto e questo compromette l’iscrizione a persone che non possono permetterseli e Ance ci può aiutare a trovare edifici fatiscenti, da mettere a norma, offrendo una possibilità agli studenti Sulla viabilità siamo per l’aumento di ztl, costruendo anche grossi parcheggi con navette, favorendo il trasporto pubblico, per una società sostenibile”.

In tutta risposta Carnevali ha posto un focus importante sull’housing: “Prevediamo parcheggi di assestamento sulle dorsali del trasporto pubblico, come quello appena terminato al Chorus Life o il parcheggio di Via Spino, con 723 posti. Il valore immobiliare di Bergamo è cresciuto ed è positivo, ma al tempo stesso dobbiamo offrire abitabilità a chiunque; ad esempio l’housing sociale è una grandissima leva, facendo una scelta convinta di un milione di euro all’anno per 5 anni, consentendo affitti a canone agevolato agli under 35. Per le residenze universitarie, credo che la conclusione sia arrivata con l’atto integrativo dell’accorso di programma promuovendo così l’intervento decisivo alla caserma Montelungo È fondamentale, inoltre, avere una legge necessaria a governare gli affitti brevi”.

Chiude Pezzotta, critico sulla viabilità: “Abbiamo un’università di ottimo livello, ma dobbiamo renderla attrattiva per chi arriva da fuori, con alloggi a prezzi sostenibili e servizi come quelli sportivi, formando campus universitari. Siamo felici che Montelungo abbia trovato l’accorso di programma definitivo. È difficile fare peggio in tema di viabilità, come negli ultimi anni, perché ci si è mossi sotto un punto di vista ideologico, promuovendo una lotta condotta in maniera sbagliata. Bisogno presentare un’offerta alternativa adeguata a contrastare il traffico privato. L’idea è di avere un supporto strategico di consulenti che aiuteranno la miglior viabilità di Bergamo, per avere un approccio tecnico adeguato. Inoltre, il sistema di parcheggi è assolutamente da rivedere perché si è evidenziato uno squilibrio. Noi non abbiamo indicazioni precise nel programma perché prima di fare proposte dobbiamo avere contezza delle cifre a nostra disposizione. Girando per la città, troviamo molti immobili nuovi ma inabitati, ritengo sia una cosa inconcepibile; è vero che dobbiamo aiutare i giovani, ma senza case in affitto l’offerta non esiste. La volontà mia sarà quella di rivolgermi agli enti che operano in questi settori.

Il Piano di governo del territorio sarà in grado di sostenere progetti di rigenerazione urbana? E in che modo?

Secondo Carnevali “il Pgt è uno strumento efficace, con norme di procedure e semplificazione per la costruzione, che introduce anche le novità economiche con incentivi, soprattutto per il tessuto esistente della città. Assieme a procedure semplificate, come regolamento su misure incentivanti, dobbiamo sfruttare il tutto come fossero leve importanti. Ci sarà da lavorare per formare il personale; vorrei che in questo lavoro tenessimo in considerazione il fatto che si vuole vivere in un ambiente qualitativo dove vogliamo aumentare la nostra ambizione, aumentando così la cifra della qualità della vita e della ricerca della bellezza e del verde. Non avrò un approccio ideologico, ma pragmatico.

“Noi avremmo auspicato – dichiara Pezzotta – che il Pgt venisse approvato da chi avrà la responsabilità per i prossimi dieci anni e non da questa amministrazione, però faremo i conti con questo piano. Il mantra della città è la rigenerazione (cita i casi Montelungo, Reggiani, Fervet ndr), ma quando poi cerchiamo di rigenerare le procedure sono difficoltose. Il Comune non dovrebbe favorire un’idea e poi ostacolare la stessa operazione che auspica. Approfondiremo il tema per capirne lo spazio di manovra.”

Chiude l’incontro Apicella: “Sul Pgt ho poche cose da dire perché la nostra consigliera ha votato contro e non ho avuto modo di studiarlo, lo farò sicuramente in seguito”.

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