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Dati congiunturali

Inizio 2024 positivo per il terziario bergamasco: i servizi crescono ancora, ma più lentamente

Segnali di miglioramento provengono dal fronte dei prezzi e delle aspettative degli imprenditori

Il settore terziario a Bergamo mantiene il segno positivo anche nel primo trimestre del 2024: l’incremento del fatturato su base annua continua a essere maggiore nei servizi (+2,6%) che nel commercio al dettaglio (+0,8%), mentre rispetto al trimestre precedente i due comparti mostrano una crescita allineata (+0,3% per entrambi).

Il numero indice, calcolato ponendo pari a 100 la media del 2015, mostra un livello maggiore per i servizi (132,8), il cui andamento più recente evidenzia però una frenata rispetto alla velocità che aveva caratterizzato il 2023. L’indice del commercio al dettaglio raggiunge quota 116,2, confermando la modesta crescita registrata negli ultimi trimestri. Novità sul fronte dei prezzi: nel commercio al dettaglio i listini mostrano un deciso rallentamento (+0,6% trimestrale) dopo gli elevati incrementi degli ultimi anni, mentre nei servizi il processo di rientro risulta più difficoltoso (+1,3%). L’attesa discesa dell’inflazione dovrebbe comunque favorire la domanda e i consumi nei prossimi mesi, come testimoniato anche dalle aspettative degli imprenditori, che risultano in miglioramento soprattutto nei servizi.

congiuntura servizi primo trimestre 2024

Le imprese bergamasche dei servizi con almeno 3 addetti registrano una crescita di fatturato pari al +2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un valore in ridimensionamento rispetto a quelli che avevano caratterizzato il 2023 (+4,9% l’incremento medio annuo). La frenata è confermata dalla variazione congiunturale (+0,3%), che misura lo scostamento rispetto al trimestre precedente e fornisce quindi un’indicazione dell’andamento più recente. La dinamica registrata a Bergamo è comunque allineata a quella lombarda, dove le variazioni risultano sostanzialmente identiche sia in termini tendenziali che congiunturali, sebbene il numero indice, che misura la crescita cumulata rispetto ai livelli del 2015, continui a segnare un gap lievemente negativo per la provincia (132,8) rispetto alla media regionale (135).

Anche se la limitata numerosità campionaria impone cautela nel commento dei dati settoriali, il rallentamento registrato dai servizi sembra imputabile soprattutto alle difficoltà del commercio all’ingrosso, che già nel 2023 aveva risentito maggiormente della caduta del potere d’acquisto dei consumatori dovuta all’inflazione. Prosegue invece la crescita di fatturato nei servizi alle imprese e nelle attività di alloggio e ristorazione.

congiuntura servizi primo trimestre 2024

Come già sottolineato, i prezzi praticati dalle imprese mostrano ancora variazioni positive significative (+1,3% congiunturale), evidenziando solo un lieve ridimensionamento rispetto ai trimestri precedenti. L’inflazione registrata nei servizi, sebbene non abbia raggiunto i livelli del commercio al dettaglio, sembra ora più lenta nel processo di riassorbimento, anche se sono ormai alle spalle i valori record del 2022.

Continua ad aumentare il numero di addetti delle imprese dei servizi, che tra l’inizio e la fine del primo trimestre mettono a segno un incremento del +1,3%.

Nonostante i segnali di rallentamento del fatturato, le aspettative degli imprenditori tornano a orientarsi in senso positivo: il saldo tra previsioni di crescita e diminuzione per il prossimo trimestre si attesta a +11 punti, dopo tre segni negativi o nulli. Le imprese credono quindi in un proseguo della fase di crescita e in una tenuta dalla domanda sostenuta dal calo dei tassi di interesse e dal miglioramento del mercato del lavoro. Rimangono infatti improntate alla crescita le previsioni sull’occupazione, confermando come le imprese in questa fase avvertano un fabbisogno “strutturale” di manodopera, legato probabilmente ai processi di invecchiamento della popolazione e alla difficoltà di reperire le competenze necessarie per affrontare la transizione tecnologica e ambientale.

congiuntura servizi primo trimestre 2024

Per le imprese orobiche del commercio al dettaglio con almeno 3 addetti l’incremento del fatturato su base annua è del +0,8%, dopo un 2023 in cui la variazione media si era attestata al +4%. Il numero indice raggiunge quota 116,2 (2015=100), mostrando negli ultimi trimestri una velocità di crescita modesta ma che sembra essersi stabilizzata: la variazione congiunturale risulta infatti del +0,3%, confermando quella registrata a fine 2023. Anche in questo caso la dinamica provinciale è simile a quella regionale: in Lombardia si registra un’analoga variazione tendenziale e una variazione congiunturale ancora più esigua (+0,1%), mentre il numero indice (114,4) risulta lievemente inferiore rispetto a quello bergamasco.

Rilevante il segnale sul fronte dei prezzi, dove la variazione congiunturale scende sotto l’1% (+0,6%) per la prima volta dopo undici trimestri, tornando su valori in linea con il periodo pre-Covid. In attesa di una conferma nei prossimi trimestri, si tratta di un‘indicazione importante del rientro delle tensioni inflattive, in un comparto dove gli ultimi anni hanno registrato un forte surriscaldamento dei listini con un conseguente effetto depressivo sulla domanda.

Nonostante la crescita dei prezzi abbia riguardato soprattutto i prodotti alimentari, le maggiori difficoltà si riscontrano per i negozi specializzati non alimentari, più esposti alla riduzione del reddito disponibile delle famiglie, non essendo considerati consumi essenziali, e alla crescita dei tassi di interesse, che ha penalizzato le vendite dei beni durevoli.

congiuntura servizi primo trimestre 2024

Il lieve calo registrato dalle giacenze di magazzino (saldo tra giudizi di esuberanza e scarsità pari a +5 punti rispetto ai circa +8 dei trimestri precedenti) non ha impedito agli ordini ai fornitori di proseguire il trend al ribasso, raggiungendo un saldo tra valutazioni di aumento e diminuzione pari a -23,5 punti: si tratta del valore più basso degli ultimi tre anni, che segnala una persistente debolezza della domanda.

Dopo la significativa crescita di fine 2023, il numero di addetti delle imprese registra un lieve arretramento (-0,1% la variazione nel trimestre): si tratta di una dinamica legata anche ad effetti stagionali (le imprese hanno bisogno di maggiore manodopera nel periodo delle feste natalizie per far fronte al picco dei consumi), ma che si inserisce in un trend di fondo che continua a rimanere positivo (+1,7% la variazione del primo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

I fattori stagionali appena citati influenzano anche le aspettative degli imprenditori, che tornano a registrare un saldo positivo tra previsioni di crescita e diminuzione per il prossimo trimestre (+8 punti): si tratta di un valore analogo a quello registrato nello stesso periodo del 2023 e del 2022, a testimonianza di un atteggiamento ancora prudente da parte degli imprenditori, confermato anche dalle aspettative sugli ordini (saldo pari a -7) e l’occupazione (-1).

congiuntura servizi primo trimestre 2024

Commenta il presidente Carlo Mazzoleni: “Nonostante il rallentamento osservato nei servizi e la crescita modesta del commercio al dettaglio, il terziario bergamasco lascia intravedere segnali incoraggianti in questo primo trimestre del 2024. L’andamento dei prezzi indica che ci stiamo muovendo verso scenari di maggiore stabilità e un conseguente recupero del potere d’acquisto, fatto che potrebbe contribuire ad alimentare prossimamente una ripresa più robusta”.

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