Dublino (Irlanda). “Sono tornato ieri con la squadra e ho detto a me stesso che dovevo essere carico, dovevo portare energia positiva, faccio il mio come sempre. Vogliamo vincere, con o senza di me non importa, è importante vincere e alzare il trofeo”. Marten de Roon non ha tempo per guardarsi alle spalle: vuole guardare avanti, non alla delusione ma alla voglia di spingere i suoi compagni verso la conquista di un obiettivo prestigioso come l’Europa League. “Sono orgoglioso del percorso che abbiamo fatto, tutto è andato molto bene, abbiamo meritato di vincere e giocare questa finale”, ha affermato alla vigilia della sfida con il Leverkusen in conferenza stampa:
Finale di Europa League, De Roon in conferenza stampa
Lo striscione esposto fuori casa sua dai tifosi: “Sto meglio, la delusione è un po’ passata, lo striscione stamattina mi ha fatto di nuovo un po’ emozionare, ho avuto in questi giorni un affetto straordinario e incredibile in un momento difficile per me, tantissimi messaggi, questo mi ha fatto un piacere enorme e mi sono reso conto di quanto sono legato all’Atalanta e a Bergamo”.
La crescita della società: “Ho visto cambiare tanti giocatori, abbiamo ancora qualcuno che è qui da tantissimi anni, ma sono i risultati che fanno la differenza. Anche prima abbiamo giocato gare importanti, la differenza è forse una maggior maturazione nella fase difensiva, forse prima attaccavamo un po’ in troppi”.
L’Atalanta sente di meritarsi la coppa: “Sicuramente, abbiamo fatto un percorso in tutte e tre le competizioni molto importante. Abbiamo giocato ogni tre giorni gli ultimi 3 mesi, battendo squadre forti. E se si arriva in finale è sempre con merito”.
Trasmettere energia positiva: “La cosa più importante è il campo, è dire qualcosa ai compagni, che domani devono godersi la partita, mettere intensità, giocare al massimo, sbagliare, rialzarsi, dare una parola in più”.
Le parole di Gasperini che lo ha invitato a ‘scaldare la voce’: “Il mister ha detto belle parole e mi fa molto piacere, lui grida già per due, ma se riesco grido insieme a lui. Anche il mister è bello carico per questa finale”.
L’ipotesi Scalvini a centrocampo già vista in campionato: “Il mister a Lecce ha messo in campo un paio di ragazzi che la partita prima non hanno giocato per gestire le energie, abbiamo speso tanto, ma anche sabato hanno fatto bene tutti, una discreta partita, la cosa più importante era la Champions: credo che il mister l’abbia preparata molto bene”.
De Roon allenatore in futuro? “Non ho ancora voluto pensarci, sono giocatore e ho tanto da dare. Ogni tanto ci penso, mi interessa, sto leggendo qualche libro, ma il pensiero è soprattutto al campo da giocatore”.
La forza del Bayer Leverkusen: “Finora non ha mai perso e ha fatto la stagione perfetta, non voglio dire un difetto, ma ogni squadra è battibile: loro sembrano imbattibili, forse possiamo dare noi la svolta. È una grande squadra, ha fatto una grande stagione, ha rimontato spesso all’ultimo minuto. Noi dobbiamo credere nella nostra filosofia”.
Le parole di Djimsiti
Insieme a De Roon interviene in conferenza stampa anche Berat Djimsiti: “Il Leverkusen si ferma con tutta la squadra, insieme, non è solo questione di difesa. Difendiamo e attacchiamo insieme e questo sarà molto importante”.
Realizzare che la finale è stata raggiunta: “Adesso che sono entrato in questo stadio inizio a pensare che domani sarà una partita importante, anche vedere così tanti giornalisti qui mi dà questa sensazione. Il mister ha detto una cosa vera, non c’era tempo di pensare al futuro perché avevamo tante partite. Ce ne renderemo conto alla fine della stagione”.
Favoriti o no? “Non lo so se eravamo favoriti contro la Juventus, è una grande squadra abituata alle finali. Domani penso non ci siano favoriti, pensiamo a noi stessi”.
“Sappiamo in cosa è forte il Bayer Leverkusen, ma il desiderio di essere i primi a batterli può anche essere una spinta per noi. Ci proveremo”.
La crescita della squadra negli anni: “Abbiamo visto tanti giocatori andare e venire, noi due siamo sempre gli stessi (parlando di De Roon vicino a lui, ndr), la cosa che abbiamo sempre avuto dentro è la consapevolezza di migliorare sempre. L’idea del mister è quella di rendere i giocatori più forti possibili. L’esperienza europea fa il suo, essere dentro in Europa e competere con altre grandi squadre”.
La crescita personale: “Penso di essere migliorato davvero in tante cose, con tanti anni di esperienza, tante gare giocate che ci danno la consapevolezza di essere competitivi. La nostra strada è questa: pensare di fare sempre il massimo, partita per partita”.
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