Orio al Serio. “Sono felice che il bambino sia finalmente tornato a casa”: così il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha commentato il rientro in Italia di un bambino che era stato illegittimamente sottratto alla madre italiana e condotto in Turchia.
Una vicenda delicata, che risale al 2020: il piccolo, figlio di un cittadino tedesco di origine turca e di una cittadina italiana della provincia di Reggio Emilia, al termine di un procedimento giudiziario che vedeva opposti i due genitori era stato affidato in maniera esclusiva alla madre.
A quel punto il padre lo aveva portato con sé in Turchia, Paese dal quale non aveva più fatto rientro: ma la scorsa settimana il pronunciamento definitivo di un tribunale turco ha permesso a mamma e bimbo di salire sul primo volo per l’Italia, atterrato sabato all’aeroporto di Orio al Serio.
La vicenda era stata seguita sin dal principio dal Consolato italiano a Smirne e dall’Ambasciata d’Italia ad Ankara, in stretto coordinamento con l’Unità per la tutela degli italiani all’estero della Farnesina: il rientro del bambino è stato reso possibile anche grazie al lavoro della Task Force Minori Contesi, presieduta sempre dalla Farnesina con la partecipazione dei Ministeri dell’Interno della Giustizia.
A tutti i funzionari del dicastero sono giunti i ringraziamenti del ministro Tajani che ha sottolineato il “costante impegno del Governo italiano per la tutela dei nostri connazionali nel mondo”.
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