• Abbonati
La lettera

Gruppo di iscritti al PD bergamasco: “Non è l’Europa che vogliamo, sogniamo il dialogo e la pace”

"Non è il momento di mandare in Europa parlamentari che rappresentino o promuovano il proprio territorio. Vogliamo politici audaci che si impegnino a riformare profondamente le istituzioni europee, rendendole più democratiche e rappresentative del volere degli elettori, capaci di politiche autonome e cooperative sul piano internazionale"

Il prossimo 8 e 9 giugno si vota per la sopravvivenza dell’Europa.

L’esplodere delle contraddizioni internazionali tra le grandi potenze, crescenti e al declino, rischiano di portare i Paesi Europei in una guerra drammatica e catastrofica, e di disgregare il sogno di una Europa-Stato.

In Europa, come in Africa e in Asia, i paesi della Unione si muovono disuniti e senza una strategia che non sia la rassegnazione ad essere la longa manu della Alleanza Atlantica.
In Ucraina, gli strumenti messi in campo dai singoli stati dell’Unione per contrastare la guerra si sono rilevati del tutto inefficaci: il massiccio invio di armi all’Ucraina ha contribuito solo all’escalation militare senza avvicinare una inevitabile e urgente risoluzione diplomatica.

La UE è di fatto diventata parte in conflitto ed ha perso quella terzietà, indipendenza e autorevolezza necessarie per ricoprire un ruolo decisivo di mediazione, come vorrebbero invece i principi fondativi della UE che hanno nella pace e fratellanza tra i popoli nel continente i motivi della sua creazione.

Aumentano le spese in armamenti e il rischio di un coinvolgimento diretto in Ucraina con l’invio di nostre truppe, mentre la nostra Costituzione afferma (art.11): “L’Italia ripudia la guerra come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali”.

Non è questa l’Europa che vogliamo.

Vogliamo un’Europa che ripudi la guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali, un’Europa che si faccia promotrice di dialogo e di pace.
Vogliamo un’Europa con una politica estera unitaria, condizione indispensabile per un ruolo internazionale autonomo. Vogliamo un’Europa che recuperi un autorevole ruolo diplomatico mondiale, un’Europa diplomaticamente forte e non militarmente forte, un’Europa a cui i popoli possano guardare come promotrice di cooperazione, prosperità e pace. Alle prossime elezioni europee è indispensabile che i cittadini scelgano, al di là dei simboli, quei candidati che si impegnano a non avallare più alcun invio di armi a paesi in conflitto e a promuovere esclusivamente un ruolo diplomatico per l’UE.

ucraina

Servono parlamentari che promuovano per l’Europa una propria politica estera fuori dagli attuali schieramenti internazionali che hanno favorito, anziché impedire, le attuali situazioni di crisi e l’attuale pericolo di scivolamento verso il baratro di una guerra generale e catastrofica.

Non è il momento di mandare in Europa parlamentari che rappresentino o promuovano il proprio territorio. Vogliamo politici audaci che si impegnino a riformare profondamente le istituzioni europee, rendendole più democratiche e rappresentative del volere degli elettori, capaci di politiche autonome e cooperative sul piano internazionale.

Chiediamo quindi ai candidati di pronunciarsi più chiaramente e prendere impegni più netti sulla pace, così che i propri elettori possano poi rendergliene conto. Mai come questa volta coloro che verranno eletti avranno in mano il futuro della UE: una responsabilità cruciale.

È ora di uscire allo scoperto e di scrollarci di dosso la paura in cui ci ha gettato la propaganda bellicista: è ora di agire.
Per questo esortiamo tutti gli elettori di qualsiasi lista ad essere intransigenti con i propri candidati ed a farsi coraggio chiedendo loro a gran voce un impegno per la pace e la cooperazione internazionale.

Noi, un gruppo di iscritti al PD bergamasco, faremo la nostra parte e chiederemo conto di ciò ai candidati del nostro partito, in coerenza con il documento recentemente approvato dall’Assemblea
Provinciale del Partito Democratico.

Lettera firmata

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI